Published on Settembre 1st, 2015 | by redazione
0GP Italia: l’insidia dell’alta velocità
A Monza sta per iniziare il lungo week-end del GP Italia.
Sarà disputato domenica 6 settembre su un circuito che presenta i rettilinei più veloci di tutto il calendario e che richiede un basso set up aerodinamico.
Quello dell’Autodromo Nazionale è un tracciato semplice solo in apparenza perché nasconde diverse insidie. Proprio perché molto veloce – anzi è il più veloce dell’intero campionato di F1 – tende, ad esempio, ad essere più impegnativo per gli pneumatici rispetto ad un circuito più lento, in quanto i diversi carichi determinano un accumulo di calore, in particolare sulla spalla dello pneumatico.
A Monza, infatti, entrano in gioco sia notevoli accelerazioni laterali, con curve lunghe come la Parabolica, sia grandi sollecitazioni longitudinali, a causa dell’elevata trazione e frenata. Gli elevati carichi di energia, fino a 4,5 g, che si scaricano sulle gomme e i violenti impatti sui cordoli sollecitano in modo importante le coperture.
Considerato il basso carico aerodinamico, i piloti dovranno prestare particolare attenzione agli pneumatici, al fine di evitare lo slittamento delle ruote in accelerazione. Altre fortissime sollecitazioni avvengono in frenata, arrivando anche da picchi di velocità vicini a 360 km/h.
Per il GP Italia Pirelli – che renderà note le conclusioni delle indagini relativi dalla delaminazione della gomma di Vettel a Spa – ha scelto il P Zero White medium ed il P Zero Yellow soft: due mescole versatili, capaci di bilanciare al meglio prestazioni e durata (la differenza prestazionale Differenza di prestazione tra le due mescole dovrebbe aggirarsi su 0,8 – 1 secondo al giro).