FERRARI Le Gran Turismo da corsa

di Massimo Campi – Giorgio Nada Editore

L’autentica epopea delle Gran Turismo Ferrari da corsa costituisce una sorta di storia nella storia della Casa del Cavallino che con le vetture a ruote coperte iniziò da subito a correre e, naturalmente, a vincere. Dalle prime 166 nelle diverse declinazioni alle varie 250 GTO e LM degli anni Sessanta, passando poi alle 275 GTB e 365 “Daytona” del decennio successivo, sino alle F40, 550 Maranello e quindi alle contemporanee 488, è stata una unica, lunga quanto gloriosa vicenda sportiva, con le “Rosse” protagoniste in gare di straordinario fascino come la Mille Miglia o la 24 Ore di Le Mans. Una storia oggi raccolta e finalmente raccontata in un volume che si avvale anche di una ricchissima galleria di immagini, per la maggior parte inedite.

 

Le competizioni sono sempre state il miglior veicolo pubblicitario per le vetture del cavallino rampante, la storia tra le Ferrari granturismo e le competizioni sportive è molto lunga. Tutto parte da quando è stata fondata la Ferrari, dalle prime corse del dopo guerra e, con fasi alterne, arriva fino ai giorni nostri. Oggi la classe regina delle corse è la Formula 1, la monoposto del cavallino rampante sono sempre tra le protagoniste. Negli anni ’50 le gare più importanti e rinomate si svolgevano con le vetture a ruote coperte, spesso con competizioni su strada. Alcune di queste rappresentavano l’evento principale della stagione sportiva, la Mille Miglia su tutte, poi la Carrera Panamericana. La Scuderia di Maranello partecipava a queste gare con i suoi prototipi ufficiali, ma c’erano molti facoltosi clienti sportivi disposti a spendere importanti cifre anche per l’epoca, pur di correre con le vetture del cavallino rampante.

Enzo Ferrari, abile commerciante e promotore del suo marchio, subito intuisce le possibilità che offre il mercato sportivo ed inizia a preparare ed in seguito realizzare granturismo adatte alle competizioni. Il Campionato Mondiale Marche inizia nel 1953, per dare un titolo alle più importanti gare di durata che già si svolgevano da anni con le vetture a ruote coperte. Ma i prototipi di tipo a barchetta spesso non riuscivano a riempire gli schieramenti di gare come la 24 Ore di Le Mans, la Carrera Panamericana, la 24 ore di Daytona o la 12 ore di Sebring, e venivano ammesse le vetture granturismo preparate che le case costruttrici vendevano ai vari piloti privati, spesso gentleman driver molto facoltosi che le usavano anche durante la settimana per viaggiare.Ben presto ci si accorse che anche queste vetture potevano rappresentare un importante business per la case e la Federazione sportiva istituì un campionato anche per le vetture turismo. La Ferrari, che viveva proprio sul commercio delle vetture coupè o berlinette preparate per i clienti sportivi, che in seguito verranno denominate “granturismo”, diventa la casa da battere con i suoi vari modelli. Spesso i gentleman driver fanno anche rivestire le loro vetture dai più importanti  carrozzieri: Touring, Pinifarina, Vignale che lavoravano abitualmente sui telai prodotti a Maranello, realizzano modelli unici su ordini dei facoltosi proprietari.

Oltre alla gare su strada ci sono quelle in salita, terreno ideale per molti gentleman driver. Alcuni piloti privati spesso non hanno molto tempo da dedicare alle competizioni: gli impegni aziendali impediscono lunghe trasferte. Le gare in salita, che si svolgono nella giornata della domenica, impegnano solo il tempo nel fine settimana, hanno una grande diffusione negli anni ’50. Il pubblico accorre sempre numeroso ai bordi delle strade e le vetture del cavallino sono sempre quelle più veloci ed ammirate.  Con la fine delle grandi maratone su strada, come la Mille Miglia e della Carrera Panamericana, vengono sospese in seguito anche quelle sui circuiti stradali. Dagli anni sessanta le gare si svolgono soprattutto in circuito e le ruote coperte sono l’attrazione principale, almeno fino all’inizio degli anni ’70, quando le monoposto prendono il sopravvento. La Ferrari, in quegli anni, ha già vinto titoli mondiali e nove volte la 24 Ore di Le Mans, la regina delle gare di durata, ma ha anche conquistato molte vittorie di classe con le granturismo delle varie scuderie sportive che corrono con le vetture di Maranello.  Le granturismo continuano a correre per merito delle scuderie private che conquistano varie vittorie di classe con le vetture del cavallino, ma le competizioni a ruote coperte hanno sempre meno attrattiva per i piloti che preferiscono le monoposto.

Dopo un paio di decenni le competizioni per le vetture granturismo a ruote coperte rinascono negli anni ’90. Le supercar, come vengono definite, sono vetture che fanno sognare. Vederle correre sulle piste diventa nuovamente una grande attrazione, sia per il pubblico che per i piloti. Enzo Ferrari, prima di passare a miglior vita, ha voluto la F40, la supercar più potente mai prodotta fino ad allora nella fabbrica emiliana. In mani private, adeguatamente preparata, diventa la vettura del rilancio sportivo a ruote coperte. Con l’era di Luca Cordero di Montezemolo al timone della fabbrica, viene lanciato il Ferrari Challenge, campionato monomarca, inizialmente con la Ferrari 348. Siamo all’inizio degli anni ’90, da allora le vetture granturismo appositamente prodotte a Maranello diventano una presenza fissa negli autodromi. Visto il successo, nascono i campionati negli Stati Uniti, nell’Asia-Pacifico e in Europa, con le finali mondiali.

All’inizio del terzo millennio la Ferrari 550 Maranello conquista la vittoria di classe alla 24 Ore di Le Mans ed il titoli mondiale nel campionato FIA GT. È l’inizio di una nuova era, di un impegno sempre maggiore del cavallino rampante che fonda la Ferrari Clienti per l’assistenza sportiva. Con la Le Mans Series ed il World Endurance Championship viene istituito il titolo mondiale per le vetture granturismo. La Ferrari è da subito protagonista, lottando con storici avversari come Porsche, Ford, Corvette, Aston Martin. Le ultime grandi vittorie ed i titoli mondiali, arrivano proprio da queste vetture che ancora una volta portano il cavallino rampante sul tetto del mondo.

 

FERRARI Le Gran Turismo da corsa – di Massimo Campi – Giorgio Nada Editore

Autore: Massimo Campi

Formato: 24.5×26,5 cm – Pagine: 192 – Foto: centinaia in b/n e a colori – Cartonato – Testo: italiano – Collana: Ferrari

Per informazioni: https://www.giorgionadaeditore.it/

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