Formula 1

Published on Aprile 23rd, 2024 | by Massimo Campi

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F.1 GP Cina: E’ sempre più Formula Verstappen!

 

Di Carlo Baffi

A Shanghai, il Campione del Mondo s’è imposto nuovamente al volante della Red Bull davanti ad un bravissimo Norris sulla McLaren ed al compagno Perez. Le Ferrari di Leclerc e Sainz chiudono rispettivamente al quarto e quinto posto in affanno.

La precedente edizione del Gran Premio della Cina risaliva ancora all’era pre-covid, parliamo del 2019. Fino ad allora il tracciato di Shanghai era terra di caccia della Mercedes, in particolare di Lewis Hamilton, con 6 successi per entrambi. Dopo un quadriennio di assenza causa pandemia, lo scenario è cambiato. Il Circus ha dei nuovi padroni assoluti, Max Verstappen e la Red Bull. Se l’olandese ha siglato il suo primo trionfo nel paese del dragone, la Red Bull s’era imposta in due occasioni: nel 2018 con Ricciardo e nel 2009 con Vettel che siglava la prima vittoria del team anglo-austriaco. Il binomio Verstappen-Red Bull si riconferma imbattibile e la debacle australiana è solo un ricordo lontano, così come lo scandalo che ha investito Horner e la faida interna che pareva minasse gli equilibri dei campioni in carica. La compagine di Milton Keynes dà ancora l’idea di essere la macchina da guerra inarrestabile degli ultimi anni e di monopolizzare il campionato. Solo Lando Norris, grazie ad un’ottima gara è riuscito ad evitare la quarta doppietta stagionale delle RB20 che partivano entrambe dalla prima fila. La sua McLaren-Mercedes ha messo in ombra la Ferrari che per la prima volta non è salita sul podio. Per quanto concerne le altre contendenti, il quadro generale non presenta grandi novità con Mercedes ed Aston Martin lontane anni luce dalle posizioni di vertice.

L’alieno – Nella Sprint Race del sabato in cui partiva quarto, Max Verstappen ha lasciato scornare gli avversari per poi involarsi dall’ottavo dei 19 giri previsti verso il suo 8° successo in carriera nelle garette. Tra parentesi girava un secondo più veloce della concorrenza. Lo stesso giorno, nelle qualifiche, ha firmato la sua 37esima pole (1’33″660), 100esima per la Red Bull, dominando la sessione, rifilato 3 decimi alla vettura gemella di Perez e quasi mezzo secondo al terzo, Alonso. La domenica ha preso subito la testa e la sua affermazione non è mai stata in dubbio. Significativo il messaggio via radio rivolto a Leclerc dal suo box al giro 15, quando s’è ritrovato alle spalle l’olandese tornato in pista dopo la sosta: “non perdere tempo” a difendere la posizione. Morale 58° trionfo in F.1 per “Mad Max”, 4° stagionale e consolidamento della leadership in classifica davanti a Perez. Unico rammarico il giro veloce mancato, realizzato invece da Alonso. Ma non è questo dettaglio a rovinare la festa del tre volte iridato che nel post-gara ha sottolineato l’efficienza della sua astronave:” E’ stato fantastico, per tutto il fine settimana siamo stati molto veloci. E’ stato piacevole guidare questa vettura con tutte le mescole, era come se fosse sui binari e potevo fare ciò che volevo. Anche per questo non ero preoccupato dopo la Safety Car, perchè sapevo che avevamo del passo in più rispetto agli altri.” E Verstappen guarda con ottimismo alla prossima trasferta di Miami datata 5 maggio. Un tracciato cittadino su cui la Red Bull ha vinto due volte su due: “Dovrebbe essere una buona gara per noi – dice Max – se la strategia è più semplice, la pista presenta delle difficoltà, per cui sarà un weekend molto impegnativo.” Come detto, la doppietta Red Bull è sfumata, complice uno start poco felice di Perez sopraffatto da Alonso. Il messicano s’è comunque rifatto ripigliandosi la seconda piazza al 5° dei 56 passaggi previsti. La doppia sosta l’ha penalizzato ed alla fine ha dovuto accontentarsi del terzo gradino del podio, come nella sprint race. In classifica “Checo” è secondo a 25 punti dal leader … Maximo.

Acuto – Che la pista di Shanghai fosse gradita alla McLaren-Mercedes lo si era percepito prima nelle libere del venerdì con il secondo tempo di Oscar Piastri e poi nella qualifica Sprint con la pole di Lando Norris. Peccato che nella partenza sul bagnato l’inglese ha dovuto vedersela con il suo connazionale Hamilton, che da pilota scafato l’ha costretto ad andare largo in curva 1. Una manovra che gli fatto perdere un sacco di posizioni, racimolando solo un 5° posto davanti al compagno. In qualifica, le due MCL38 confermavano il loro potenziale ottenendo il quarto e quinto tempo ed in gara il buon Lando è riuscito ad incunearsi tra le due Red Bull conquistando un prezioso posto d’onore, mettendosi dietro i piloti del Cavallino. Ed il bottino della compagine di Woking sarebbe potuto essere ancora più ricco se Piastri non avesse patito un danno al retrotreno nell’incidente innescato da Stroll, il quale ha tamponato Ricciardo che a sua volta è entrato in contatto con Oscar, alla fine risultato ottavo. Dunque, McLaren in crescita e saldamente terza tra i costruttori con un discreto margine su Mercedes ed Aston Martin.

Fiato corto – Finora il Cavallino era sempre andato a podio, dimostrando che la domenica grazie ad un buon passo gara riusciva a rimediare delle pecche manifestate sul giro secco in qualifica. Purtroppo in Cina è andata diversamente. Nella garetta, Charles Leclerc e Carlos Sainz sono giunti quarto e quinto dopo un duello rusticano non gradito dal Monegasco. A testimoniarlo è il suo team radio all’indirizzo del compagno:”… ne dobbiamo parlare dopo. Ma comunque sembra che lui stia lottando più contro di me che contro gli altri…” Frase che testimonia una certa allergia di Charles alla competitività Carlos, il quale s’è poi scusato imputando la sua aggressività alla situazione di caos in cui si trovava. Frederic Vasseur, il team principal, avrebbe poi parlato di un chiarimento tra i suoi galletti, aggiungendo che Sainz era un po’ turbato dalla battaglia coriacea combattuta contro il connazionale Alonso. Detto ciò, il manager transalpino si diceva fiducioso del ritmo gara visto nella Sprint, peccato che la qualifica sia risultata alquanto avara di soddisfazioni: Leclerc 6° e Sainz 7°. Fra l’altro il madrileno era pure finito contro le barriere in Q2. Fortunatamente per lui il danno non è stato rilevante e approfittando della bandiera rossa, poteva qualificarsi in Q3 dopo il provvidenziale intervento dei meccanici. Comunque sia nel box della rossa c’era una certa fiducia in vista della domenica. “ Sarà una corsa lunga – confidava Vasseur – in cui il degrado gomme giocherà un ruolo importante, così come effettuare dei buoni pit-stop e predisporre una buona strategia. Ci prepareremo nel dettaglio, perché abbiamo visto che i sorpassi sono possibili se non si rimane bloccati in un treno di vetture con Drs, come accaduto nella sprint race.” Ma allo spegnimento delle luci, le Rosse venivano subito passate da Russell (Mercedes) ed Hulkenberg (Haas-Ferrari). Alla fine della prima tornata, sia Leclerc che Sainz ripassavano il teutonico ed al giro 9 il “Principino” infilzava Russell all’esterno di curva 1 e successivamente pure Piastri. Al di là di ciò, la SF-23 non è mai riuscita a trovare il passo adeguato dei migliori (Red Bull e Norris) evidenziando problemi nel portare in temperatura le gomme, soprattutto con la mescola hard. Sotto la bandiera a scacchi Leclerc e Sainz hanno replicato il risultato della garetta, ma è evidente che sono stati al di sotto delle aspettative. Una condizione che impone l’arrivo di nuovi aggiornamenti al fine di conservare lo status di seconda forza, vista la crescita della McLaren. “Come team non possiamo essere soddisfatti del nostro risultato di oggi- dichiarava Leclerc – Da Shanghai ci portiamo a casa dei punti sui quali concentrarci: il nostro ritmo in qualifica e la performance sulle Hard è stato il maggiore problema in gara. La nostra strategia era buona e così anche la prestazione. Dopo la Safety Car ci siamo trovati in pista tutti con le stesse gomme dure, ma noi non siamo riusciti a sfruttarle al meglio.
Ora dobbiamo affidarci ai nostri sviluppi tecnici e saranno questi a definire la direzione per la prossima parte dalla stagione.” Difficoltà confermate da Sainz:” E’ stata una gara difficile su un circuito impegnativo per noi. Le prime curve sono state tutt’altro che semplici, il nostro ritmo non era il massimo e trovandomi nel traffico, abbiamo deciso di anticipare il pit stop per passare alle gomme Hard. A circa un terzo di gara, quando è uscita la Safety Car, siamo dovuti rimanere fuori con quelle stesse gomme e così abbiamo concluso al quinto posto.
In generale – ha aggiunto l’iberico – abbiamo faticato più del dovuto e il risultato di oggi è lontano da quello che vogliamo. Analizzeremo tutto prima di andare a Miami, dove sono fiducioso che possiamo tornare allo stato di forma mostrato nei weekend precedenti.” Critico pure Vasseur:” Considerate le posizioni di partenza, oggi era difficile aspettarsi un risultato più brillante, però era lecito attendersi che avremmo avuto un ritmo migliore di quanto invece si è visto in corsa. Dobbiamo identificare le cause che oggi ci hanno fatto perdere competitività, specie con le gomme Hard. A Miami dobbiamo migliorare, sia in qualifica che in gara, perché in questa F.1 tutto si gioca sul filo dei centesimi ed ogni dettaglio può fare una grandissima differenza.
Con entrambi i piloti avevamo pianificato due soste – spiegava il team principal – Charles è stato bravo ad allungare lo stint con le Medium e quando c’è stata la Virtual Safety Car abbiamo puntato su un unico stop, così ha potuto tentare di giocarsela per il podio.
Carlos invece si era appena fermato quando la corsa è stata neutralizzata ed anche con lui siamo stati costretti a passare ad uno stop. Questo lo ha costretto ad essere conservativo nel finale, ma è riuscito comunque a portare a casa il miglior risultato possibile.”

Evanescente – Il secondo posto di Lewis Hamilton nella Sprint aveva un po’ illuso. Infatti è stato frutto della classe del sette volte campione capace prima di mettere la sua W15 in prima fila con pista bagnata e poi abile a costruirsi un margine sugli inseguitori impegnati a darsele di santa ragione. Un colpo di coda che però non ha avuto seguito nelle qualifiche. Se Russell era soltanto ottavo, l’eptacampione è finito disperso al 18° posto: fuori dopo la Q1, complice un errore sul finire della sessione. Passiamo a domenica. Buono lo spunto di Russell al via con cui ha sorpreso le Ferrari che si sono date fastidio a vicenda. Alla fine però George era sesto, mentre Hamilton è risalito nono. Dopo 5 G.P. e Sprint-Race esclusa, il miglior piazzamento di Russell è il 5° posto in Bahrain, mentre per Hamilton il 7° rimediato anche per lui a Sakhir. Insomma il presente delle Frecce d’Argento è sempre più problematico ed al team di Toto Wolff non resta che aggrapparsi alle evoluzioni della W15 previste per Imola.

Matador – In questo fine settimana, Fernando Alonso s’è messo in evidenza sin dalle qualifiche della garetta in cui partiva terzo. Durante la mini-gara è stato secondo, ha ingaggiato un corpo a corpo con Sainz che gli ha procurato l’afflosciamento di una gomma. Sostituiti gli pneumatici s’è ritrovato in fondo e s’è ritirato. Per nulla abbattuto, Fernando ha successivamente disputato ottime qualifiche arpionando il terzo posto e dalla seconda fila ha cercato di attaccare sin da subito calzando un treno di gomme soft. Una scelta che gli ha consentito di sopravanzare Perez allo start e di restare secondo per le prime cinque tornate. Ha utilizzato ancora un altro treno di rosse che però non ha potuto spremere al meglio per via della seconda safety car. A causa del terzo pit è finito fuori dalla top-ten, ma ha sfoderato la sua immancabile grinta ed ha chiuso settimo. Stendiamo un velo pietoso, l’ennesimo, sulla performance di Lance Stroll, sebbene fosse risultato il più veloce nelle libere. Il canadese, partito undicesimo, ha tamponato in regime di safety-car Daniel Ricciardo (Racing Bulls) ed è stato giustamente punito dai commissari con 10” di penalità. Una manovra che ha mandato su tutte le furie l’australiano che non gli ha risparmiato severe critiche. Malauguratamente quanto accaduto non è che l’ennesimo patatrac che vede protagonista il canadese.

Eroico – Dopo essere approdato in Q3 ed aver conseguito il nono tempo davanti alla Sauber-Ferrari di Valtteri Bottas, Nico Hulkenberg è partito a fionda ed al termine dei 56 giri ha portato a casa un decimo posto che vale oro. La Haas-Ferrari settima tra i Costruttori, incamera così un altro punto e si porta a due lunghezze dalla Racing Bulls sesta.

Momenti di gloria – Gioia anche per il pilota di casa Guanyu Zhou, che qualificatosi sedicesimo, ha guadagnato due posizioni all’arrivo. La Federazione Internazionale gli ha poi concesso di portare la sua Sauber-Ferrari sulla finish line insieme ai primi tra classificati, in modo da raccogliere il giusto tributo dei tanti tifosi locali.

 

Ordine d’arrivo:
1°- Max Verstappen (Red Bull-Honda) – 56 giri
2° – Lando Norris (McLaren-Mercedes) – 13″773
3° – Sergio Perez (Red Bull-Honda) – 19″160
4° – Charles Leclerc (Ferrari) – 23″623
5° – Carlos Sainz (Ferrari) – 33″983
6° – George Russell (Mercedes) – 38″724
7° – Fernando Alonso (Aston Martin-Mercedes) – 43″414
8° – Oscar Piastri (McLaren-Mercedes) – 56″198
9° – Lewis Hamilton (Mercedes) – 57″986
10° – Nico Hulkenberg (Haas-Ferrari) – 1’00″476
11° – Esteban Ocon (Alpine-Renault) – 1’02″812
12° – Alexander Albon (Williams-Mercedes) – 1’05″506
13° – Pierre Gasly (Alpine-Renault) – 1’09″223
14° – Guan Yu Zhou (Sauber-Ferrari) – 1’11″689
15° – Lance Stroll (Aston Martin-Mercedes) – 1’22″786
16° – Kevin Magnussen (Haas-Ferrari) – 1’27″533
17° – Logan Sargeant (Williams-Mercedes) – 1’35″110

Ritirati:
Daniel Ricciardo (Racing Bulls-Honda)
Yuki Tsunoda (Racing Bulls-Honda)
Valtteri Bottas (Sauber-Ferrari)

Classifica Piloti:
1° Verstappen 110 – 2° Perez 85 – 3° Leclerc 76 – 4° Sainz 69 – 5° Norris 58 – 6° Piastri 38 – 7° Russell 33 – 8° Alonso 31 – 9° Hamilton 19 – 10° Stroll 9 – 11° Tsunoda 7 – 12° Bearman 6 – 13° Hulkenberg 4 – 14° Magnussen 1

Classifica Costruttori:
1^ Red Bull-Honda 195 – 2^ Ferrari 151 – 3^ McLaren-Mercedes 96 – 4^ Mercedes 52 – 5^ Aston Martin-Mercedes 40 – 6^ Racing Bulls-Honda 7 – 7^ Haas-Ferrari 5.

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About the Author

Perito meccanico, fotografo, giornalista, da oltre 40 anni nel mondo del motorsport. Collaborazioni con diverse testate e siti giornalistici del settore.



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