Formula 1

Published on Agosto 23rd, 2015 | by Bruno Brida

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GP Belgio: Hamilton bravo, Vettel sfortunato

Lewis Hamilton (Mercedes F1) ha vinto il GP Belgio, battendo ancora una volta il compagno di squadra Nico Rosberg. Due i secondi di distacco tra i due.

Fin qui tutto nella norma. La novità sta invece nella composizione del lotto degli avversari alle loro spalle, nell’ordine: Romain Grosjean (Lotus F1), Daniil Kvyat (Red Bull), Sergio Perez (Force India) e Felipe Massa (Williams F1).

Grosjean

Romain Grosjean, un terzo posto da festeggiare.

Il bello è che la Lotus, in perenne lotta con i conti in rosso, e la Red Bull, da un paio d’anni in lotta con il suo motorista Renault, hanno conquistato meritatamente la loro posizione finale. Eliminato fin dai primissimi giri Pastor Maldonado per guasto meccanico, Grosjean (arretrato in griglia di cinque posizioni per la sostituzione del cambio) ha disputato una gara tutta all’attacco, con poche sbavature ed il suo terzo posto ha fatto piacere a tutti.

Così come le prestazioni della Red Bull a cui Renault ha finalmente fornito power unit potenti ed anche affidabili. E’ vero che Daniel Ricciardo è stato fermato da un guasto ma di origine elettrica che ha tolto energia in ogni parte della vettura.

Emblematico invece il comportamento della Williams. Ancora una volta, dopo le qualifiche, sembrava pronta per la grande impresa … invece al via entrambi i suoi piloti si sono trovati in difficoltà anche nella velocità massima, che è sempre stata uno dei suoi punti forti.

Tra l’altro, il team Williams non ha perso l’abitudine di complicarsi la vita ai pit stop, come un tempo. Ne ha fatto le spese il povero Bottas che al primo cambio gomme è ripartito con tre soft e … una medium posteriore.

La direzione corse ha deciso di sanzionarlo per “violazione alle norme di sicurezza” in gara. Lo hanno obbligato ai box per ovviare al pasticcio dei meccanici? Assolutamente no … gli hanno affibbiato un normalissimo drive through, consentendogli così di rimanere in pista con la sua scelta “ibrida” di gomme, proibita dal regolamento. Evidentemente in Formula 1 le regole sono fatte per essere interpretate a capocchia.

Le Ferrari? Al traguardo ne è arrivata in zona punti una sola, quella di Kimi Raikkonen che, partito dalla penultima fila per colpa della penalizzazione conseguente alla sostituzione del cambio, ha rimontato caparbiamente fino alla settima posizione finale.

Onestamente troppo poco per quello che hanno fatto le Rosse in pista. Sebastian Vettel, infatti, è stato autore di una gara maiuscola, consistente che lo aveva portato in terza posizione, grazie ad una strategia di gomme azzardata (28 giri con le medium), necessaria per difendersi dagli attacchi della Lotus di Grosjean e stava per cogliere un nuovo, meritatissimo podio. Quasi in vista del traguardo, però, ha improvvisamente ceduto lo pneumatico posteriore destro all’inizio del Kemmel. Alla fine è stato classificato al 12° posto.

Maurizio Arrivabene

Maurizio Arrivabene. “La nostra strategia era giusta”

Al rientro ai box Sebastian Vettel era furioso: “E’ successo qualcosa di simile a quello successo a Nico venerdì. E’ inaccettabile che una gomma esploda così. Se capitava 200 metri prima non stavo qui a parlare. Per Rosberg si è parlato di un detrito, io non accetto scuse”. Scuro in viso anche Maurizio Arrivabene, team principal della Scuderia Ferrari, che ha preferito trincerarsi dietro a dichiarazioni di maniera … ma molto a fatica: “Le strategie sono sempre basate su dati ben precisi ed i nostri dati erano giusti”.

Vettel Belgio

L’attimo dello scoppio della gomma sulla Ferrari di Sebastian Vettel catturato dall’obiettivo di Sam Bloxham.

Chiamato direttamente in causa, Paul Hembery, direttore Motorsport Pirelli, spiega che “il problema capitato a Vettel è legato all’usura, completamente diverso rispetto a quello di Rosberg di venerdì, dovuto ad un taglio per un detrito. Vettel ha fatto 28 giri, gli altri al massimo venti. Comunque valuteremo i dati con la squadra”.

La classifica finale del GP Belgio 2015: 1 Lewis Hamilton Mercedes 1:23:40.387; 2 Nico Rosberg Mercedes 00:02.058; 3 Romain Grosjean Lotus 00:37.988; 4 Daniil Kvyat Red Bull Racing 00:45.692; 5 Sergio Perez Force India 00:53.997; 6 Felipe Massa Williams 00:55.283; 7 Kimi Raikkonen Ferrari 00:55.703; 8 Max Verstappen Toro Rosso 00:56.076; 9 Valtteri Bottas Williams 01:01.040; 10 Marcus Ericsson Sauber 01:31.234; 11 Felipe Nasr Sauber 01:42.311; 12 Sebastian Vettel Ferrari 1 giro; 13 Fernando Alonso McLaren 1 giro; 14 Jenson Button McLaren 1 giro; 15 Roberto Merhi Marussia 1 giro; 16 Will Stevens Marussia 1 giro. Ritirati: Carlos Sainz Jr. Toro Rosso; Daniel Ricciardo Red Bull; Pastor Maldonado Lotus; Nico Hulkenberg Force India.

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About the Author

Laureato in ingegneria. Giornalista da oltre 40 anni nel settore motoristico, produzione e sportivo. Consulente della comunicazione. Esperienze: redattore di Quattroruote, caporedattore di Autoruore 4x4, caporedattore centrale della Gazzetta di Crema e della Gazzetta di Monza, direttore di Paddock.



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