Storia

Published on Marzo 20th, 2024 | by Massimo Campi

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Ferrari e GT dalla strada alla pista

Le Ferrari stradali sono le vetture sportive per antonomasia, alcune di loro sono state sviluppate appositamente per le competizioni e negli ultimi 30anni hanno vinto molte gare e titoli mondiali.

Il Dna da corsa è da sempre nelle vetture di produzione della casa italiana che ha fatto proprio della sportività il suo migliore veicolo pubblicitario. Le Gt di Maranello hanno spesso scritto pagine di storia nelle corse di durata, dove spesso si è dovuta scontrare con la rivale di sempre, la Porsche, unica a conquistare più titoli e vittorie della rossa, ma anche quella che ha il più elevato numero di partecipazioni.

Dopo gli inizi, degli anni ’50, la Ferrari ha partecipato alle gare di durata con vari modelli, iniziando dalla 250 Swb, poi con la 250 Gto, la Ferrari Gt più famosa e costosa di sempre. Seguirà la 275 Gt Competizione, la bellissima 365 Gtb/4 Daytona, e la 512 BB. Ma negli anni ’80 l’interesse della Ferrari per la gare a ruote coperte e per i clienti sportivi, era ai minimi storici. Per ritornare a vedere una GT Ferrari sulle piste bisogna aspettare la fine degli anni ’80 con la F40, ma sarà nel primo decennio del terzo millennio che le Gt Ferrari torneranno a vincere la classe GT nelle competizioni internazionali di durata.

Le formule dominano la scena nella seconda metà degli anni ’80, con le GT a ruote coperte si corre poco, resiste Le Mans, e le classiche americane. Dopo la fine del mondiale sport nascono diverse iniziative, soprattutto negli States con le serie Imsa, ed in Europa nasce la serie BPR, studiata appositamente per far correre le supercar. Nel 1987 la Ferrari festeggia i quattro decenni della sua storia con una Gt che diventerà subito un mito: la F40. Scultura nata attorno al V8 di 2.936 cc, sovralimentato con due turbine che eroga la bellezza di 478 cv e spingendo la vettura ad oltre 325 km/h. La linea aerodinamica è concepita senza compromessi per tenere in strada la belva brutale che sembra più figlia di un prototipo da corsa che di una vettura nata per andare in strada. Il telaio è in kevlar e fibra di carbonio, misto ad elementi tubolari in acciaio, a sottolineare la diretta discendenza della tecnologia da corsa. La F40 è la vettura che i clienti sportivi aspettavano da anni e viene realizzata una piccola serie di 33 esemplari di cui 19 siglati LM con le specifiche per correre nella serie Imsa GTO, in seguito sono realizzate altre 7 per correre nella serie GT Italiano Supercar ed altre 7 siglati GTE per la serie BPR. La F40 debutta in America a Laguna Seca nel 1989 affidata a Jean Alesi, poi corre a Le Mans dal 1994 al 1996. Il potente V8 supera i 700 cv nelle versioni più spinte, ma non viene sviluppata l’elettronica in funzione dei consumi che la penalizzano soprattutto nella gare brevi. La sua diretta avversaria e la McLaren F1 GTR con la BMW che sviluppa maggiormente il propulsore. La F40 riesce a reggere il confronto nelle gare brevi, ma nelle gare lunghe è nettamente penalizzata rispetto alla rivale creata da Gordon Murray.

La Ferrari nel 1996 ripropone una GT ad alte prestazioni con lo schema tradizionale del motore anteriore. Viene presentata la 550 Maranello con il V12 di 5,5 litri. In Europa rinascono i campionati dedicati alle Granturismo Supercar preparate. Vari campionati nazionali ed il Fia Gt a livello mondiale. La 550 con il suo motore aspirato che eroga quasi 500 è una vettura potenzialmente competitiva per correre nelle varie serie. Viene preparata una vettura dalla Italtecnica, dietro richiesta di Stephane Ratel, uno degli organizzatori della serie BPR diventata in seguito Fia GT, ma il risultato non è dei migliori. Il magnate e collezionista Federic Dor commissiona alla Prodrive inglese di David Richards la preparazione di alcune vetture. Nasce la 550 Maranello Gts, la vettura che riporterà la Ferrari alla conquista di grandi vittorie, anche se in Ferrari verranno sempre viste con distacco non essendo una iniziativa partita e controllata direttamente dalla fabbrica. Nel 2003 arriva la vittoria di classe nella 24 ore di Le Mans, dopo 22 anni di assenza. Conquista tre titoli Fia GT gestita dalla Scuderia Italia e dalla Larbre Competition.

In tutto vengono prodotti 10 esemplari della 550 Maranello Gts dalla Prodrive con una preparazione ed uno sviluppo che interviene su quasi tutte le componenti della vettura dal motore al telaio. Il motore è spostato per variare i pesi e centrare le masse, le sospensioni sono riviste ed al posteriore viene montato un alettone per stabilizzarla alle alte velocità. Diventa una vettura imbattibile che rilancia il marchio del cavallino rampante nelle grandi classiche di durata.

Nel 1994 debutta il Ferrari Challenge, la serie monomarca che si corre con le 348 dedicata ai clienti sportivi. Il grande successo di queste competizioni con le Ferrari piccole a motore centrale induce Maranello ad avere sempre più interesse verso le gare dedicate alle Granturismo che genera anche una ricaduta sullo sviluppo delle vetture di produzione. Dalla 348 si passa alle varie evoluzioni fino ad arrivare alla 360 Modena, la capostipite di tutte le attuali vetture Gt da competizione del cavallino rampante. È la prima vettura con la scocca in alluminio, progettata da Antonio Felisa, ha delle carreggiate molto larghe ed una aerodinamica studiata e sviluppata in galleria del vento per ottimizzare e sfruttare la potenza del V8 di 3,6 litri montato in posizione centrale. Viene preparata e corre in varie configurazioni, da quella dedicata al Challenge, alla N-Gt ed a quella estrema per la Gt2. La base iniziale è la versione Challenge, da cui deriva la GTC sviluppata direttamente a Maranello. Partecipa dal 2002 al 2005 alla 24 ore di Le Mans e vince la classe N-Gt del campionato GT-Fia.

Dopo la 360 arriva la F430, il suo debutto risale al 2006 e fino al 2011 rappresenta la punta di diamante del cavallino rampante nelle competizioni Gt. Rispetto alla sua progenitrice ha la carreggiata anteriore più larga della posteriore. Il motore della F430, modello F136E è un V8 di 90° con monoblocco e testate realizzate in lega di alluminio. Rispetto all’unità montata sulla Ferrari 360, esso presenta varie differenze a livello di componentistica. La cilindrata, passa da 3.586 cm³ a 4.308 cc; nonostante ciò, il peso dello stesso è diminuito di circa 4 kg, mentre le performance sono notevolmente migliorate, con un aumento del 25% della coppia, che arriva a 465 Nm a 5.250 giri/min, ed un aumento del 23% della potenza, che tocca i 490 CV a 8.500 giri/min. In linea con le ultime scelte tecniche, la F430 ha una distribuzione a 4 valvole per cilindro con doppio albero a camme in testa per bancata.

Rispetto alla versione di serie la F430 ha una cilindrata ridotta a 3.996 cm³ per far rientrare la vettura nella classe di peso dai 3,8 ai 4,0 litri (accorgimento che permette un risparmio di peso di 50 kg, limitando il peso totale a 1.130 kg), la potenza è contenuta per mezzo di flange poste, come da regolamento, sui condotti di aspirazione; la berlinetta, inoltre, monta due silenziatori sui collettori di scarico per limitare il rumore; la potenza, a seconda del regolamento GT2 adottato (ALMS, ILMC-LMS o GT Open) oscilla tra i 430 ed i 470 CV a 6600/7500 g/min. A livello aerodinamico il fondo vettura è totalmente piatto come da regolamento, all’anteriore vi è un largo spoiler rasente il suolo e sul paraurti vi sono 2 grandi sfoghi d’aria laterali per lo smaltimento dell’aria calda che investe i radiatori, al posteriore monta un alettone sopra il cofano.

La F430 GTC è realizzata nel 2006 dal dipartimento Ferrari Corse Clienti e sviluppata in collaborazione con Michelotto Automobili. Ha gareggiato nella classe GT2 dei più prestigiosi Campionati GT al mondo come il FIA GT2, la Le Mans Series (LMS), l’American Le Mans Series (ALMS), l’Asian Le Mans Series (AsianLMS), l’Intercontinental Le Mans Cup (ILMC), il GT Open e altri numerosi Campionati nazionali. Quanto a palmarès la F430 GTC ha vinto 11 Titoli FIA GT2 (4 Costruttori, 4 Team, 3 Piloti), 4 LMS (2 Team e 2 Piloti), 4 ALMS (1 Costruttori, 2 Team, 1 Piloti), 2 AsianLMS (1 Team, 1 Piloti), 1 ILMC (1 Costruttori), 12 GT Open (4 Assoluti, 3 Team e 5 Piloti) oltre a vari titoli ottenuti nel GT Italiano, nel GT Spagnolo e nella serie italiana ed internazionale Superstars GTSprint. Le affermazioni più importanti sono le vittorie Gt a Le Mans nel 2008 e 2009 e la 12 ore di Sebring nel 2007, 2009 e 2010 tutte con il Team Risi.

Al salone di Francoforte 2009 la casa italiana presenta la nuova Ferrari 458 Italia, l’erede della F430, sempre con il V8 di 4.497 cc della famiglia F136 Ferrari/Maserati che genera, nella vettura di serie, una potenza di 570 cv a 9.000 giri/min. il design è completamente nuovo, con una vettura che si distingue per alcune tecnologie sviluppate dall’esperienza dell’azienda nella massima formula come l’iniezione diretta del carburante ed il cambio automatico a 7 rapporti con doppia frizione della Getrag. Lo stile esterno e le caratteristiche dell’auto sono state progettate per l’efficienza aerodinamica, producendo un carico aerodinamico 140 kg a 200 km/h. Della 458 Italia vengono subito realizzate le tre principali versioni da competizione, quella per il Challenge Ferrari, la 458 GT3 per le varie gare granturismo nazionali ed internazionali, e la 458 GT2 per la GTE che corre nella serie GTE (Gran Turismo Endurance) per le grandi gare internazionali gestite da ACO e FIA. A causa dei limiti imposti dai vari regolamenti, il motore V8 da 4,5 litri della GT2 genera una potenza di solo 470 cv, inferiore a quella dell’auto stradale e della 458 Challenge, ma esprime tutta la potenza soprattutto ai bassi regimi. Rimane una delle vetture più vincenti di primi anni ’10 del terzo millennio, vincendo la classe GTE della 24 Ore di Le Mans nel 2012 e 2014, oltre la 12 Ore di Sebring 2021 e le edizioni della Petit Le Mans 2011 e 2012. Tra i titoli conquistati ci sono i titoli mondiali FIA GTE del 2012,  2013 e 2014. La versione GT3 è stata una delle protagoniste dei vari campionati nazionali GT, Italia, Francia, Inghilterra, oltre alla serie GT Open e Blancpain International Series.

L’erede della 458 Italia è la Ferrari 488, la prima stradale di Maranello a motore centrale a utilizzare un V8 turbo dai tempi della F40. Presentata nel 2016, è equipaggiata il V8 di 3,9 litri, che nella versione di serie genera una potenza di 670 cv a 7000 giri. Oltre alla versione per il Challenge la 488 da competizione è sviluppata per le specifiche della classe GTE e GT3. Nel 2017 la 488 GTE ha vinto sia il titolo costruttori che il titolo piloti FIA WEC gestita dalla AF Corse. Quella della Risi Competizione ed è arrivata terza anche alla 12 Ora di Sebring 2017 e alla Petit le Mans 2017. Nel 2019 la Ferrari 488 Evo della AF Corse ha vinto la classe LMGTE Pro nella 24 Ore di Le Mans, e nel 2021, la Ferrari 488 GT3 Evo ha vinto la 24 Ore di Spa nella categoria PRO Class, gestita dal team Iron Lynx.

 

Per chi volesse degli approfondimenti sulla storia delle Ferrari GT da Corsa:

FERRARI Le Gran Turismo da corsa – di Massimo Campi – Giorgio Nada Editore

Autore: Massimo Campi

Formato: 24.5×26,5 cm – Pagine: 192 – Foto: centinaia in b/n e a colori – Cartonato – Testo: italiano – Collana: Ferrari

Per informazioni: https://www.giorgionadaeditore.it/

 

 

Immagini © Massimo Campi

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About the Author

Perito meccanico, fotografo, giornalista, da oltre 40 anni nel mondo del motorsport. Collaborazioni con diverse testate e siti giornalistici del settore.



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