Formula 1

Published on Marzo 13th, 2024 | by Massimo Campi

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Crash-gate: Massa fa causa a Fom e Fia

 

Di Carlo Baffi

L’ex ferrarista deciso a far annullare il G.P. di Singapore 2008 che a suo dire gli costò il titolo iridato.

Non bastava il caso Horner che dagli inizi di febbraio sta affliggendo la Red Bull. Non bastavano le due indagini in cui è imputato il Presidente della Fia Mohammed Ben Sulayem: interferenze sul risultato del G.P. di Arabia del 2023 e tentativo di ostacolare il G.P. di Las Vegas. Ora arriva pure la causa di Felipe Massa a scuotere ulteriormente la F.1. In realtà non si tratta di un fulmine a ciel sereno. Nell’aprile 2023, il paulista era ritornato sulla gara incriminata del 28 settembre 2008 in cui Nelsinho Piquet fu protagonista di un incidente provocato volutamente dai vertici del suo team, la Renault; parliamo di Flavio Briatore e Pat Symonds che furono ritenuti colpevoli, condannati e poi riabilitati. Felipe dichiarò la sua intenzione di fare ricorso insieme ai propri avvocati al fine di ottenere giustizia. Il fine era quello di impugnare il risultato facendo invalidare il G.P. di Singapore e rimettere così in discussione il Mondiale perso per un solo punto all’ultimo round in Brasile a beneficio di Lewis Hamilton. In teoria nel caso in cui la corsa di Marina Bay fosse cancellata, l’inglese (allora in forza alla McLaren) si vedrebbe tolti i punti guadagnati per il terzo posto ed ai fini della classifica finale Massa si laureerebbe Campione del Mondo. A scatenare il tutto erano state le parole del 92enne Bernie Ecclestone, l’ex padre padrone della Formula Uno, che la primavera scorsa, al sito britannico “f1-insider.com” confessò che sia lui che l’allora Presidente Fia Max Mosley erano a conoscenza dell’illecito già nel 2008 (la combine sarebbe venuta alla luce l’anno dopo) e che avrebbero taciuto il tutto per non rovinare la reputazione della F.1. Non scordiamoci che solo due anni prima il paddock era finito sottosopra per la squallida spy-story, che aveva visto coinvolte la Ferrari come parte lesa e la McLaren come imputata e poi condannata. Col passare del tempo, Massa si è convinto sempre più a far valere i suoi presunti diritti e nell’autunno passato scrisse una lettera sia al Presidente Fia Ben Sulayem, che all’Amministratore Delegato della Fom Stefano Domenicali. In quella comunicazione parlava apertamente di voler adire alle vie legali, ponendo un termine ultimo per poi dar corso alla sua battaglia. Fia e Fom chiesero una proroga di circa un mese al fine di completare un’investigazione interna: andavano esaminati accuratamente i fatti dal momento che si trattava di un caso parecchio complicato e pure scomodo. Dopo una lunga attesa, Massa passato dalle parole ai fatti. I suoi legali hanno confermato infatti di aver presentato un ricorso presso l’Alta Corte di Giustizia di Londra contro la Federazione, la F.1 e pure Ecclestone che allora governava il Circus. Dunque il “cold case” si riapre ufficialmente e chissà se potrà riservare qualche sorpresa in un paddock dove scorrono non pochi veleni.

 

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About the Author

Perito meccanico, fotografo, giornalista, da oltre 40 anni nel mondo del motorsport. Collaborazioni con diverse testate e siti giornalistici del settore.



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