Storia

Published on Giugno 4th, 2022 | by Massimo Campi

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DFV Cosworth, la prima vittoria a Zandwoort 1967

Nel 1958, a Londra, due tecnici della Lotus, con un grande talento per la meccanica, decidono di mettersi in proprio. Sono Mike Costin e Keith Duckworth. I due si conoscono alla corte di Colin Chapman. Costin è uno dei responsabili tecnici della Lotus, mentre Duckworth, giovane ingegnere della De Havilland e appassionato di meccanica di auto, è un cliente Lotus. Duckworth, viene assunto da Chapman dopo varie visite alla Lotus e proposte di modifica alle vetture stradali. Impiegato alla progettazione entra subito in sintonia con Costin, uniscono i loro nomi e chiamano la loro factory Cosworth. I due si staccano da Chapman e nell’impresa coinvolgono Bill Brown, compagno universitario di Duckworth e Benny Rood che ha un locale dove eseguire le elaborazioni dei motori da corsa. Il punto di partenza è l’elaborazione di un motore Fiat 1.100 e la costruzione di una F.Junior progettata da Duckworth per Howard Panton. Ma il motore italiano, pur ampiamente usato sulle F.Junior dell’epoca, mostra presto i suoi limiti strutturali. Panton, pilota dilettante, è anche un commerciante Ford e convince gli uomini Cosworth ad elaborare il motore della neonata Ford Anglia. Il quattro cilindri della berlina inglese ha il vantaggio di essere superquadro, con un alesaggio di 80,9 mm ed una corsa di soli 48,4 mm, per una cilindrata di 997 cc. Il 26 dicembre 1959, nel tradizionale Boxing Day di Brands Hatch esordisce la F.Junior Ford-Cosworth. Il telaio non è gran che, ma il motore è subito notato da tutti i concorrenti tanto che nella stagione successiva, il 1960, la Cosworth realizza ben 126 motori di F. Junior nella sua officina. L’elaborazione del quattro cilindri Anglia, noto anche come Ford Kent, impartisce la svolta decisiva all’impresa Cosworth. Dal 997 cc di serie che fornisce circa 35 cv a 5.000 giri, Duckworth e Costin ricavavano la versione per le gare  con oltre 75 cv a 8.000 giri, una potenza che rende il motore dell’Anglia il dominatore assoluto della categoria. Nel 1962 la versione di 1.000 cc raggiunge i 105 cv a 8.800 giri. Dal 1963 si cambia cilindrata, si passa ai 1.100 cc. La base è sempre il 997 cc. Lasciata inalterata la corsa di 48,4 mm, l’alesaggio è aumentato dagli originali 80,9 mm a 84,5 mm. L’alimentazione è assicurata da due carburatori doppio corpo da 40 mm di diametro. Il Ford Cosworth di 1.098 cc arriva al tetto dei 114 cv, una potenza molto elevata per le monoposto dell’epoca. Infatti le F.Junior vengono giudicate troppo veloci e viene creata, nel 1964 la Formula Tre.

La cilindrata è ridotta a 1.000 cc, il cambio passa da cinque a quattro rapporti e l’alimentazione deve avere un solo carburatore di 36 mm di diametro. Il Ford Anglia è sempre il motore da battere e nel giro di una stagione, nonostante la riduzione di cilindrata, le potenze salgono di gara in gara, fino a raggiungere il tetto dei 120 cv. Il carburatore, ricavato da un doppio corpo che equipaggiava le Ferrari, sulle F.3 viene sistemato verticalmente. Il quattro cilindri, respirando meglio, aumenta il regime di rotazione fino a superare gli 11.000 giri. Il primo motore interamente progettato dalla Cosworth è datato 1964. La sigla che lo contraddistingue è SCA (Single Cam serie A) ed equipaggia le monoposto di F.2. Il motore nasce dall’esperienza fatta sul monoblocco Kent dell’Anglia. Ha una cilindrata di 1.000 cc, quattro cilindri in linea, un solo asse a camme in testa ed una architettura molto semplice.

I risultati ottenuti con la preparazione del Ford Anglia consolidano il rapporto tra la Ford e la Cosworth. La casa inglese incarica la Cosworth di preparare i motori della Cortina Lotus, con cui hanno fatto le ossa piloti del calibro di Jim Clark. Il monoblocco è sempre quello del Ford Kent, ma con una cilindrata di 1,5 litri. La Cosworth Enginnering Ltd è ormai una realtà nelle corse. La Ford stacca un assegno di 100.000 sterline per dare il proprio nome al motore realizzato dalla piccola fabbrica di motori e nella metà degli anni sessanta la Cosworth si trasferisce a Northampton, che diventerà la sede storica della fabbrica.

Nasce il DFV di Formula Uno

Nel 1966 la F.1 cambia regolamento tecnico ed i motori salgono a tre litri di cilindrata. Colin Chapman risente notevolmente della crisi motoristica inglese, corre con i motori BRM ma cerca una unità molto più semplice, leggera e compatta per le sue filanti Lotus. Il cerchio si chiude, Colin Chapman coinvolge la Ford ed i suoi ex collaboratori Duckworth e Costin nella avventura formula uno. Duckworth si mette al tavolo da disegno e nasce il DFV (Double Four Valve) di tre litri. Monoblocco in alluminio, otto cilindri a V di 90°, 32 valvole, iniezione indiretta, distribuzione ad ingranaggi, alesaggio 85,6 mm e corsa di 64,8 mm per una cilindrata totale di 2.993 cc. In pratica l’architettura del DFV è ottenuta accoppiando due motori FVA di F.2. Viene montato sulla Lotus 49 e debutta al Gran Premio d’Olanda con Jim Clark e Graham Hill. E’ il 4 giugno 1967 a Zandvoort ed è un debutto che fà scalpore. Hill conquista la pole e parte in testa alla corsa distaccando gli avversari. Lo strapotere del pilota inglese dura alcuni giri e poi si deve ritirare per un problema alla distribuzione. Viene dato via libera a Jim Clark, che naviga in quarta posizione dopo una partenza in terza fila a causa di problemi problemi al telaio nelle prove.

La verde Lotus in poche tornate si sbarazza della Ferrari di Amon, della Cooper-Maserati di Rindt e della Brabham-Repco di Jack Brabham. Lo scozzese vince ed ottiene il giro più veloce in gara. l’otto cilindri Cosworth entra prepotentemente nella leggenda. Da allora la fabbrica inglese ha prodotto motori che hanno vinto 175 Gran Premi di F.1. L’otto cilindri DFV, il motore più longevo e vittorioso della F.1, è rimasto sulla breccia per diciassette anni, con varie versioni sempre più aggiornate. In questi anni ha conquistato dodici titoli mondiali piloti con nove piloti diversi e dieci titoli mondiali costruttori con cinque squadre diverse.

L’ultima vittoria conquistata dall’otto cilindri Cosworth risale al Gran Premio di Detroit, il 5 giugno 1983, esattamente sedici anni ed un giorno dopo la prima vittoria di Jim Clark. Negli Stati Uniti, sul primo gradino del podio sale un giovane Michele Alboreto al volante di una Tyrrell 011-Ford Cosworth DFY. E’anche l’ultima vittoria di un motore aspirato nell’era dei motori turbo. La Cosworth realizza anche una unità sovralimentata per la F.1 sei cilindri turbo che ottiene solo dei piazzamenti, ma con il ritorno agli aspirati il motore inglese ritorna alla ribalta. L’architettura è sempre ad otto cilindri a V, sulle testate non c’è più il nome Cosworth, ma solo Ford. E’ il modello EC-Zetec-R di 3,5 litri e conquista il titolo piloti 1994 con Michael Schumacher ed il titolo costruttori con la Benetton.

Immagini © Massimo Campi – Raul Zacchè/Actualfoto

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About the Author

Perito meccanico, fotografo, giornalista, da oltre 40 anni nel mondo del motorsport. Collaborazioni con diverse testate e siti giornalistici del settore.



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