Formula 1

Published on Novembre 22nd, 2014 | by redazione

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Ormai in Formula 1 è guerra civile

I media inglesi parlano ormai di “guerra civile in Formula 1”.

Nonostante la netta chiusura di Bernie Ecclestone nei loro confronti (“Non un soldo in più ai ribelli … imparino ad amministrarsi meglio”), Sauber, Force India e Lotus continuano nella richiesta di una più equa ripartizione degli utili e denunciano l’esistenza di un vero e proprio cartello costituito dai team maggiori ai loro danni. I

L’ultimo atto (per ora) della loro protesta è avvenuto alla tradizionale (ed obbligatoria per regolamento) conferenza stampa del venerdì. La Fia aveva convocato tra gli altri i team principal ribelli (Bob Fernley per la Force India, Gerard Lopez per la Lotus Monisha Kaltenborn per la Sauber), ma all’incontro con i giornalisti Force India e Lotus hanno mandato le “seconde linee” (rispettivamente Otmar Szafnauer e Federico Gastaldi), mentre Sauber ha disertato la conferenza stampa (nella foto di Autosport). A questo punto si prospetta una pesante ammenda per la squadra svizzera.

Per smuovere la situazione i contestatori hanno chiesto l’intervento del Commissario europeo per la concorrenza, a cui si è rivolta anche la parlamentare europea Anneliese Dodds (laborista del Gruppo dell’Alleanza Progressista di Socialisti e Democratici) per chiedere chiarimenti sulla situazione .

Che dicono i team maggiori della faccenda? Mercedes e McLaren sono per la ricerca di un accordo con i ribelli, la Williams non si esprime, mentre Red Bull e Ferrari sono sulle stesse posizioni di chiusura di Ecclestone. Marco Mattiacci, a questo proposito, ha detto chiaramente che Maranello vuole più soldi. Altro che dividerli con le squadre minori!

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