Formula 1

Published on Febbraio 23rd, 2024 | by Massimo Campi

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Ford V8 e l’ultimo mondiale nel 1994

 

Quando la Benetton/Ford di Michael Schumacher, al giro n.36 del GP di Adelaide 1994, urta la Williams/Renault di Damon Hill distruggendogli una sospensione e facendo finire i sogni del figlio del grande Graham di vincere quel mondiale, finisce un’epoca. Il rampollo tedesco di Flavio Briatore vince il suo primo titolo, un motore V8 Ford vince il suo ultimo titolo mondiale. La carriera del colosso americano nella massima formula è iniziata nel 1967 con l’ormai leggendario motore DFV. Il motore era una partnership con Cosworth Racing e fu presentato nell’aprile di quell’anno.

Una storia vincente iniziata con il DFV e la Lotus

Nel 1966 la F.1 cambia regolamento tecnico ed i motori salgono a tre litri di cilindrata. Colin Chapman risente notevolmente della crisi motoristica inglese, corre con i motori BRM ma cerca una unità molto più semplice, leggera e compatta per le sue filanti Lotus. Il cerchio si chiude, Colin Chapman coinvolge la Ford ed i suoi ex collaboratori Duckworth e Costin nella avventura formula uno. Duckworth si mette al tavolo da disegno e nasce il DFV (Double Four Valve) di tre litri. Monoblocco in alluminio, otto cilindri a V di 90°, 32 valvole, iniezione indiretta, distribuzione ad ingranaggi, alesaggio 85,6 mm e corsa di 64,8 mm per una cilindrata totale di 2.993 cc. In pratica l’architettura del DFV è ottenuta accoppiando due motori FVA di F.2. Viene montato sulla Lotus 49 e debutta al Gran Premio d’Olanda con Jim Clark e Graham Hill.

E’ il 4 giugno 1967 a Zandvoort ed è un debutto che fà scalpore. Hill conquista la pole e parte in testa alla corsa distaccando gli avversari. Lo strapotere del pilota inglese dura alcuni giri e poi si deve ritirare per un problema alla distribuzione. Viene dato via libera a Jim Clark, che naviga in quarta posizione dopo una partenza in terza fila a causa di problemi al telaio nelle prove.La verde Lotus in poche tornate si sbarazza della Ferrari di Amon, della Cooper-Maserati di Rindt e della Brabham-Repco di Jack Brabham. Lo scozzese vince ed ottiene il giro più veloce in gara, l’otto cilindri Cosworth entra prepotentemente nella leggenda.

L’ultima vittoria conquistata dall’otto cilindri Cosworth risale al Gran Premio di Detroit, il 5 giugno 1983, esattamente sedici anni ed un giorno dopo la prima vittoria di Jim Clark. Negli Stati Uniti, sul primo gradino del podio sale un giovane Michele Alboreto al volante di una Tyrrell 011-Ford Cosworth DFY.

Il V8 Cosworth è diventato il motore da corsa di Formula 1 di maggior successo di tutti i tempi, raggiungendo 155 vittorie dal 1967 fino alla sua ultima gara nel 1983, quando Keke Rosberg ha utilizzato il motore per vincere il Gran Premio di Monaco poco prima dell’inizio dell’era Turbo. Dopo quei successi ci sono alcuni anni nelle retrovie degli schieramenti, squadre di secondo piano, per poi tornare in auge con l’abbandono dei motori sovralimentati e le nuove motorizzazioni aspirati di 3,5 litri.

Ford HB per gli ultimi successi con Schumacher

Il nuovo propulsore è il Ford HB e l’ultima versione di 3,5 è il V8 EC di 3.498 cc sviluppato per la Benetton. Nel 1994 il V8 targato Ford Zetec-R aveva una potenza di circa 740 CV a 14.500 giri/min, in quella stagione il motore più performante risulta essere il Renault, ad inizio stagione Flavio Briatore annuncia alla stampa che il loro obiettivo sarebbe stato il secondo posto, tutti davano per scontato la vittoria di Senna con la Williams, ma dopo le prime gare e la fine del brasiliano ad Imola, sono cambiati i parametri di riferimento, con Damon Hill e David Coulthard che non riescono a riempire completamente il gap del vantaggio accumulato dalla Benetton di Schumacher ad inizio campionato.

La Benetton nel 1994, pilotata da Schumacher, JJ  Lehto e Jos Verstappen vince il titolo mondiale costruttore ed a fine anno bastano otto vittorie e due secondi posti per fare di Schumacher il Campione del Mondo di Formula 1 1994 con 103 punti.

Dopo i drammatici incidenti del 1994, di Senna e Wendringer, la FIA riduce le cilindrate a 3.0 litri e finisce la storia vincente dei motori V8 Ford in Formula 1.

Immagini ©Massimo Campi

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About the Author

Perito meccanico, fotografo, giornalista, da oltre 40 anni nel mondo del motorsport. Collaborazioni con diverse testate e siti giornalistici del settore.



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