La vita spericolata di Rudy
Di Carlo Baffi
L’affascinante mondo dei rally raccontato dall’esperto e blasonato, Roberto Rudy Dalpozzo
Il titolo curioso ed originale è di quelli che attirano l’attenzione: “Il lato B dei miei rally”. Il protagonista merita eccome, è un certo Roberto Rudy Dalpozzo, nato a Ravenna nel 1947. Un nome che nei rally ha contato e conta tantissimo. Un’istituzione come navigatore, pilota, team manager ed opinionista televisivo. Una lunga avventura iniziata nel lontano 1972 a bordo di una Opel Kadett preparata da Virgilio Conrero, una figura emblematica con cui formerà un binomio vincente. La carriera di Dalpozzo è costellata di importanti successi in campo italiano ed europeo, correndo al fianco di nomi storici quali Ballestrieri, Fassina, Verini, Ormezzano, Battistolli e per marchi del calibro di Peugeot, Lancia, oltre che della sopracitata Opel. Davvero indimenticabili quegli anni a cavallo tra il ’70 e l’80, con imprese entrate negli annali condite da imperdibili aneddoti che hanno caratterizzato il dietro le quinte delle competizioni. Al di là delle gesta sportive, si narrano le goliardate messe in piedi dai protagonisti per sciogliere la tensione che da sempre grava sulle corse. Un backstage che parte sin dagli esordi. Da una ricognizione effettuata a bordo di una Opel Kadett berlina usata come muletto su una statale sul Lago Maggiore, quando dopo aver tagliato la strada ad un camion con rimorchio carico di mattoni, Dalpozzo ed il suo pilota si ritrovano a dover sfuggire all’ira del camionista imbufalito che li ha inseguiti e raggiunti sino ad un’area di servizio: era il 1972. L’anno in cui Dalpozzo si laurea Campione nel Trofeo Rally Nazionali di Gruppo 1 sull’inseparabile Opel Kadett. Nella stagione successiva arriverà il titolo italiano, il primo di tanti. E che dire dei due botti durante le prove del Rally di Sanremo 1983, complice la presenza di una minuscola Ape Piaggio? Uno di questi terminò con un ruzzolone sul greto asciutto di un fiume sottostante. Fortunatamente tutto si risolse con un grande spavento e nessuna conseguenza fisica per l’equipaggio. Ma questo è solo l’antipasto. Ovviamente si parla anche delle grandi affermazioni e dei mostri sacri del calibro di Alen, Rohrl, Andruet e Biasion. E non mancano nemmeno i ricordi dei compagni di viaggio dell’autore, che completano questa sorta di lungometraggio di una lunga attività agonistica vissuta intensamente. In sintesi questa è l’opera scritta da Rudy Dalpozzo insieme alla brava Francesca Pasetti. Un volume di 320 pagine elegante e cartonato, ricco di testi e foto frutto di una documentazione accurata che non può mancare nella libreria degli appassionati. E non mancano pure le fondamentali note relative ai vari percorsi. Insomma una compilation di storie coinvolgenti e che come sta scritto sulla quarta di copertina:”…ce ne sarebbero ancora tante da ricordare.” Frase che sa di preludio ad un probabile seguito. Per cui “stay tuned”.
Il lato B dei miei rally
Di Roberto Rudy Dalpozzo e Francesca Pasetti
Pagine: 320
Formato: copertina rigida 23cm X 28cm
Edk Editore
About the Author
Massimo Campi Perito meccanico, fotografo, giornalista, da oltre 40 anni nel mondo del motorsport. Collaborazioni con diverse testate e siti giornalistici del settore.
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