Personaggi

Published on Aprile 30th, 2024 | by Massimo Campi

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Roland Ratzenberger l’altro pilota

 

Il tragico fine settimana di Imola 1994 rimarrà indelebile nella storia del motorsport come uno dei più tragici con la scomparsa di Ayrton Senna, il numero uno di quell’epoca ed uno dei più famosi negli annali della massima formula. Ma accanto al suo dramma c’è anche quello di Roland Ratzenberger, un pilota, professionista, che era riuscito a racimolare qualche sponsor per riuscire a debuttare in Formula 1 con la Simtek, un team di secondo piano.

Roland Walter Ratzenberger era nato in Austria a Salisburgo il 4 luglio del 1960 da una famiglia modesta, ma questo non gli aveva impedito di inseguire il sogno di gareggiare in auto ed arrivare alla Formula 1. Aveva lasciato gli studi per lavorare come meccanico, poi come istruttore, e alla fine era diventato pilota.

Inizia a correre in Germania nel 1983 con varie vittorie ed emigra in Inghilterra dove corre nel prestigioso Brands Hatch Formula Ford Festival, arrivando secondo nel 1985 e primo l’anno dopo. Il successivo passo nella carriera fu il passaggio in F3 inglese, dove riuscì a ben figurare.

Accetta contratti pur di correre e partecipa a quattro 24 Ore di Le Mans vincendo nel 1993 la classe C2 con la Toyota 93-CV insieme a Mauro Martini e Naoki Nagasaka. Corse anche nel campionato automobilistico giapponese, dove nel 1990 e 1991 riuscì a vincere alcune gare. Nel 1992 tornò in F3 e si classificò settimo in classifica generale, mentre l’anno successivo si piazzò undicesimo.

Ratzemberger, come molti piloti ha il sogno di correre in Formula 1 e riesce ad ottenere il finanziamento dalla MTV, un budget ridotto che gli consente un sedile per qualche gara con la Simtek, creata dal giovane tecnico Nicholas Wirth, allora figlioccio di Max Mosley il gran capo della FIA. La macchina non è eccezionale, al primo Gran Premio, a Interlagos in Brasile, non si qualifica, ma ad Aida, in Giappone, riesce a concludere in undicesima posizione.

Il sogno di Roland dura poche settimane. Sabato 30 aprile 1994, quando prende parte alle qualifiche del Gran Premio di San Marino a Imola, compie un errore alla chicane delle Acque Minerali. Esce leggermente di pista ma ritorna subito sul circuito, non accorgendosi di aver danneggiato l’ala anteriore della macchina. A oltre 300 km/h, tra le curve Tumbarello e Gilles Villeneuve la parte superiore dell’ala anteriore si stacca, la vettura esce di pista, si schianta contro il muro di contenimento e dopo sei testacoda si ferma, in mezzo alla pista. Estratto dalla macchina, al pilota viene praticato un massaggio cardiaco e pochi minuti dopo un elicottero lo trasporta all’Ospedale Maggiore di Bologna, dove accorre Ayrton Senna in lacrime.

Per Roland è finito il sogno e quell’incidente condizionerà psicologicamente anche il campione brasiliano che nasconderà nell’abitacolo delle sua Williams una bandiera austriaca. Roland Ratzemberger verrà sempre ricordato come l’altro pilota, vittima di quel drammatico fine settimana sulle rive del Santerno e quella bandiera non riuscirà mai ad essere sventolata.

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About the Author

Perito meccanico, fotografo, giornalista, da oltre 40 anni nel mondo del motorsport. Collaborazioni con diverse testate e siti giornalistici del settore.



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