WEC: dalle LMP1 Hybrid alle Hypercar
È stato un cambiamento epocale quello dello scorso anno quando sono state abolite le vecchie LMP1 Hybrid in favore delle nuove Hypercar e Le Mans Daytona Hybrid, nuove vetture che rappresentano il futuro della categoria.
Dopo vari anni di lotte con vetture bellissime: Toyota, Porsche, Audi, il mondiale endurance si è dovuto ridimensionare quando le due tedesche hanno abbandonato il campo lasciando i giapponesi padroni della situazione, ma anche a combattere solo contro se stessi. Una cambiamento tecnico che non è stato facile da mettere a punto, lo scorso anno c’erano solo Toyota, Glikenhaus e Peugeot, dal 2023 con l’arrivo della Ferrari e delle future vetture si sono nuovamente riaperte le sfide tecniche per la vittoria.
Le precedenti vetture avevano una tecnologia altissima, mentre le attuali Hypercar, per ridurre i costi, hanno soluzioni tecnologiche meno estreme. I prototipi Hypercar sono molto meno complessi rispetto alle LMP1, mentre le LMDH sono in pratica delle LMP2 con una unità ibrida aggiunta, anche se le loro prestazioni sono simili alle Hypercar, ma il costo è ulteriormente contenuto.
Il confronto tra le due generazioni, ed una tecnologia inferiore si nota nelle prestazioni. Nel 2017, ultimo vero anno della competizione tra Toyota e Porsche, il miglior tempo in qualifica è stato quello delle Toyota TS050 di Kamui Kobayashi che ha fatto la pole position in 3’14”791 sul tracciato di 13,629 Km. Nel 2022 la pole position è stata conquistata dalla nuova Toyota GR010 con un tempo di 3’24”408 sul tracciato che è stato lievemente modificato e misura attualmente 13,626 km. In pratica un divario di quasi 10 secondi tra le due generazioni di vetture.
La differenza di prestazioni tra le due generazioni di vetture va ricercata nelle potenza e nel peso: le LMP1 Hybrid avevano una potenza massima di circa 1.000 cavalli con un peso di 870 kg, mentre le attuali Hypercar sono limitate a 700 cavalli di potenza ed hanno un peso di circa 1.040 kg.
A le Mans 2023 la pole è stata conquistata dalla Ferrari 499P di Antonio Fuoco che ha segnato un tempo di 3’22’’982, un secondo e mezzo più veloce della Toyota dello scorso anno ma oltre otto secondi più lento della pole conquistata con le precedenti LMP1 Hybrid confermando ancora il netto divario prestazionale con le vecchie vetture.
Mentre le LMP1 Hybrid potevano essere costantemente sviluppate, le Hypercar sono contingentate anche nello sviluppo, proprio per contenere i costi. Vedremo in futuro le varie evoluzioni, I tempi delle Hypercar sono destinati a scendere, ma non riusciranno a coprire il divario tra peso e potenza per equiparare le prestazioni delle precedente generazione di vetture.
Immagini ©Massimo Campi
About the Author
Massimo Campi Perito meccanico, fotografo, giornalista, da oltre 40 anni nel mondo del motorsport. Collaborazioni con diverse testate e siti giornalistici del settore.
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