Published on Aprile 2nd, 2023 | by Massimo Campi
0Fabrizio Barbazza dalla Formula Monza ad Indianapolis
Sono diversi i piloti che, partendo dalla piccola Formula 875 Monza sono arrivati ai vertici dell’automobilismo mondiale, tra questi c’è Fabrizio Barbazza.
Nato a Monza il 2 aprile 1963, Fabrizio Barbazza corre a 18 anni nella F.Monza dopo essere stato Campione Juniores di Motocross e nel 1982 è al volante di una monoposto nel Campionato Italiano di Formula 3. La sua migliore stagione è quella del 1985 dove è terzo in classifica finale con la Dallara 385 Alfa Romeo del Team Venturini.
Emigra in America, correndo nella neonata serie Indy Lights. È subito campione vincendo con la March del Team Arciero il Campionato 1986, un risultato che lo proietta nella serie CART dove arriva terzo ad Indianapolis che rimarrà il suo unico podio della categoria. A fine stagione chiuse dodicesimo in classifica, primo tra i debuttanti e gli venne assegnato il titolo di Rookie of the year.
Torna in Europa nel 1988 correndo in F.3000 con il Team Pavesi, una stagione al di sotto delle aspettative per poi tornare a correre nel 1989 in America, alterna dosi tra la CART e la F. Nippon. Per la stagione successiva è nuovamente in F.3000, dove conquista un quarto posto a Monza, ma fu protagonista di ben cinque incidenti e otto ritiri complessivi in undici gare stagionali.
Il salto in F.1 avviene nel 1991, grazie a Patrizio Cantù, il Team Manager della scuderia per cui correva che aveva rilevato la AGS, prendendo il posto dello svedese Stefan Johansson, che aveva abbandonato il team dopo appena due gare. La vettura non era però competitiva e Barbazza, come anche il suo compagno di squadra Tarquini, si trovò in grandi difficoltà. Solamente in Canada sfiorò la qualificazione, risultando di appena 31 millesimi più lento di Érik Comas, ultimo tra i qualificati. Nonostante l’introduzione di due nuovi telai i risultati non migliorarono e da metà stagione la AGS si trovò a dover affrontare le prequalifiche, da cui difficilmente riusciva a emergere. Dopo il Gran Premio di Spagna la squadra si ritirò per mancanza di fondi e Barbazza rimase appiedato anch’egli.
Dopo una parentesi americana è nuovamente in Formula 1 nel 1993 con la Minardi dove conquista due punti, frutto di due sesti posti ottenuti sotto il diluvio di Donington e a Imola.
Nel 1995 è al volante della Ferrari 333 SP del team Euromotorsports nelle gare IMSA, è secondo al debutto nella 24 Ore di Daytona, ed è ancora al secondo posto nella propria classe, nella successiva 12 Ore di Sebring , ma la sua carriera finisce alla terza gara di campionato.
Alla 3 ore di Road Atlanta il 1º maggio 1995 Barbazza è coinvolto in una carambola innescata dalla Porsche dell’esordiente Ray Hendricks, che finisce contro la GT di Joe Cogbill. Il monzesea perde il controllo della sua Ferrari 333 SP nel tentativo di evitare i rottami paratiglisi davanti e rimase fermo in mezzo alla pista, sbarrando la strada alla sport prototipo di Jeremy Dale, che non poté far nulla per evitare l’impatto con la vettura dell’italiano, colpendola alla fiancata destra, alla velocità di 250 km/h, e spezzandola in due. Barbazza, viene estratto dai rottami e rimane per un periodo in coma farmacologico. Riesce a riprendersi dopo una lunga riabilitazione, ma la sua carriera è ormai giunta al termine.