di Carlo Baffi. SUPER VERSTAPPEN A MONTMELO’ - Motoremotion.it

Formula 1

Published on Maggio 23rd, 2022 | by Massimo Campi

0

SUPER VERSTAPPEN A MONTMELO’

 

di Carlo Baffi.

Il Campione del Mondo vince il G.P. di Spagna, malgrado tanti problemi. Alle sue spalle la seconda Red Bull di Perez. Corsa amara per la Ferrari giunta quarta con Sainz. Grande rammarico per il poleman Leclerc ritiratosi mentre era al comando. Risorge la Mercedes, terza con Russell e quinta con Hamilton, particolarmente sfortunato. Doppio sorpasso al vertice: Verstappen è il nuovo leader nella classifica pilota e la Red Bull è prima tra i costruttori.

C’era molta attesa per la 64esima edizione del Gran Premio di Spagna, sesta prova del Mondiale di Formula Uno. E’ risaputo quanto il tracciato di Barcellona sia sempre stato molto indicativo sui valori delle forze in campo. E con i tanti sviluppi tecnici portati dai team, possiamo dire che il campionato entra in una nuova fase. Un esame di maturità per Ferrari e Red Bull e di riparazione per la Mercedes, giusto per fare qualche nome. Purtroppo a tornare a caso con un pugno di mosche in mano è toccato al Cavallino, sebbene le evoluzioni presentate sulla F1-75 si sono dimostrate efficaci. Charles Leclerc è sempre risultato il più rapido, sia nelle libere che in qualifica. Dopo un testacoda nel primo run della Q3, ha strappato una pole con una vera e propria magia scendendo sotto il muro di 1’19”. Per il monegasco si tratta della 4^ pole stagionale, 13^ in carriera (come il mitico Alberto Ascari).

E che dire della gara? Il monegasco è partito bene allungando su Verstappen, scattato al suo fianco. All’ottavo giro aveva già 2” sul diretto rivale in classifica, saliti ad oltre 8 quando l’olandese finiva in ghiaia alla curva 4. Con le gomme soft la Ferrari numero 16 aveva un gran ritmo ed alla 21^ tornata rientrava per montare la mescola media sempre da leader. Il ferrarista era orientato a fare una gara di conserva forte dei 12” sulla Mercedes di George Russell che lo “proteggeva” da un eventuale ritorno delle Red Bull. Ma ecco che al 27esimo dei 66 passaggi in programma, la F1-75 ha rallentato ed ha preso la via dei box dove ha terminato la sua galoppata tradita dalla power unit al suo secondo G.P. Una doccia fredda che ha gelato il box Ferrari, in cui era presente anche l’Amministratore Delegato Benedetto Vigna. Un colpo di scena che ha di fatto spalancato le porte del successo a Max Verstappen che inseguiva in terza posizione. All’olandese va il merito di non aver mai mollato nonostante alcune complicazioni. Sin dalle qualifiche ha patito sia un calo di motore che gli ha fatto abortire il giro veloce finale. Sia noie al DRS, che seppur sostituito funzionava a corrente alternata. Al via ha cercato di non perdere terreno da Leclerc e quando al giro 8 è finito in ghiaia, complice una folata di vento, i suoi sogni di gloria si sono ridotti al lumicino. “Mad Max” è stato abile a tornare in pista senza innervosirsi (segno di maturità) e da li è iniziata per lui un’altra gara puntando su una strategia di tre soste. Davanti aveva il compagno Sergio Perez che, rispettando le gerarchie di squadra gli ha dato strada ed è così andato a caccia del secondo posto occupato dall’ottimo Russell sulla resuscitata Mercedes. Una volta negli scarichi della W13E, cercava di affondare il colpo frenato però dal DRS malfunzionante. I due effettuavano la sosta alla 13esima tornata passando dalle soft alle medie, ma l’inglese restava davanti. Ne scaturiva una lotta serrata in cui Verstappen pur con l’handicap del DRS continuava ad attaccare. Quando al 23esimo giro è riuscito finalmente ad aprire l’ala, ha infilato Russell all’interno della prima curva, ma George gli risposto per le rime riprendendosi la seconda piazza. Nel frattempo Leclerc alzava bandiera bianca e la Red Bull richiamava Max per la seconda sosta. Smaterializzatosi improvvisamente il leader del mondiale, Horner & C. coglievano al volo l’occasione per puntare al successo. Disponendo di gomme soft, l’iridato iniziava a spingere. Superato Bottas aveva davanti Russell e Perez che però giravano con le medie e dovevano fare a loro volta un altro pit-stop.

Come volevasi dimostrare Verstappen balzava in testa alla tornata 39, precedendo Perez di 17” e Russell di 21”. Il messicano aveva precedentemente avuto la meglio sul britannico. Ma a 25 passaggi dal termine e con gomme rosse, Max sarebbe riuscito a terminare la corsa davanti? Un dubbio che veniva sciolto al 45°esimo giro. La RB18 numero imboccava la pit-lane per la terza volta ripartendo con un altro treno di soft, alle spalle del proprio compagno, nuovo leader. “Checo” procedeva spedito forse illudendosi di poter fare bottino pieno, però si sa che le seconde guide, con tutto rispetto, devono piegarsi alla ragion di squadra ed ingoiare il rospo. Così quando Verstappen ha raggiunto il messicano, questi s’è dovuto fare da parte. L’ha fatto con una manovra plateale lamentandosi via radio:” …va bene per il team, ma me riparliamo dopo.” Frase eloquente che non necessita diulteriori commenti. Una volta primo, Max ha potuto portare a termine la sua marcia trionfale, salvo un piccolo allarme sorto a quattro passaggi dal termine per via di un black-out alla telemetria. I timori venivano meno al calare della bandiera a scacchi che sanciva per Verstappen il terzo trionfo stagionale, 24esimo in carriera col quale eguaglia un certo Juan Manuel Fangio. Un traguardo meritato raggiunto proprio sul circuito in cui il 15 maggio del 2016 era salito per la prima volta sul gradino più alto del podio, al suo esordio con la Red Bull. Non male come ciliegina sulla torta. Grazie a questo risultato, figlio di una grande caparbietà ed intelligenza tattica, “Super Max” balza al comando del mondiale piloti con sei lunghezze in più da Leclerc. Poco più di un mese fa, dopo il G.P. di Australia, Verstappen era staccato di 46 punti dal fantino della Ferrari. A Montmelò, in virtù di questa seconda doppietta del 2022, la Red Bull ha rifilato alla Rossa un parziale di 46 a 10, che gli permette di guidare anche nella Coppa Costruttori. Certo, stando ai tempi visti nelle prime fasi di gara, la Ferrari aveva un passo superiore alla Red Bull, ma quello che conta alla fine sono i risultati. Logica l’euforia nel clan di Milton-Keynes, in cui l’unica nota stonata è rappresentata dal malumore di Perez, probabilmente in attesa del rinnovo contrattuale. Nel post-gara, anche se sorridente sul podio, “Checo” è stato esplicito:” Avrei potuto vincere e penso che ci fossi vicino. Ci sono alcune cose che dovremo discutere nel team. Comunque alla fine è un buon risultato per la squadra.” L’apporto di Perez si sta rivelando sempre più consistente per la Red-Bull, elemento che invece sta venendo meno a Maranello. E qui entra in ballo Carlos Sainz. E’ inutile nascondersi, lo spagnolo sta diventando un caso perché ha nuovamente deluso. Nella gara di casa era chiamato ad una prova d’orgoglio galvanizzato dal podio di Miami. Il terzo posto in qualifica era incoraggiante, ma in corsa ha nuovamente deluso. Partito male, s’è visto superare da Russell e Perez; sei giri dopo è finito da solo nella ghiaia e per lui tutto è divenuto maledettamente complicato. “Ho danneggiato il fondo e la vettura non era più la stessa” dirà a G.P. concluso dopo aver rimediato un quarto posto, grazie ad un rallentamento di Hamilton che l’aveva sverniciato alla grande. Quello che però deve far riflettere è la sua ammissione sulle difficoltà di guida:” Sto faticando con la macchina – confessa il madrileno. Anche se gli aggiornamenti funzionano ed è veloce, è molto complicata da pilotare per il mio stile di guida. Non trovo il bilanciamento che l’hanno scorso mi faceva andare fortissimo.” Per contro Mattia Binotto, team principal di Maranello non parla di un “problema Sainz”.” Abbiamo Charles che guida in modo divino e Carlos ci arriverà. Dobbiamo dargli una macchina veloce per permettergli di stare davanti a tutti.” Ed in merito alla situazione del campionato aggiunge ai microfoni di Sky:” Occorre vedere il bicchiere mezzo pieno, abbiamo realizzato una vettura veloce e siamo in grado di svilupparla. Nel 2021, su questa pista che usura particolarmente le gomme, perdevamo 8 dei decimi dai top team, oggi siamo in pole. Il nostro passo gara è tornato ad essere uno dei motivi che fa della Ferrari una delle monoposto più temibili.” L’ultimo pensiero è rivolto al futuro con ottimismo:” Ci rituffiamo nel mondiale già dalla prossima sfida a Monaco.” Fra sette giorni infatti andrà in scena il Gran Premio di Monte Carlo, l’appuntamento più glamour del mondiale. Impossibile fare un pronostico, dal momento che sulle stradine del Principato i valori possono ribaltarsi e poi basta un minimo errore per mandare tutto in fumo. Leclerc corre in casa con tutti i rischi che ne derivano e la memoria corre alle qualifiche del 2021 quando in possesso della pole finì contro le barriere compromettendo la sua partecipazione alla gara. Il “Principino” però sta dimostrando, oltre alle doti tecniche, di essere molto cresciuto. Aspetto rilevato anche da Binotto:” Charles, non ha fatto drammi. Dopo il ritiro s’è presentato al muretto ed ha incoraggiato il team.” Un atteggiamento da vero uomo squadra, che sa fare gruppo. Sarà quindi interessante assistere al nuovo confronto tra il ferrarista e Verstappen, tenendo conto che nella battaglia potrebbero inserirsi anche Russell ed Hamilton. Eh si perché il Gran Premio di Spagna ha rilanciato le ambizioni della Mercedes. La trasferta iberica era considerata da tanti l’ultima spiaggia dell’audace progetto di Brackley. A Miami s’erano visti degli sprazzi di una ritrovata competitività confermati in questo fine settimana, dove le W13E dotate di un nuovo fondo hanno cominciato sfruttare il loro potenziale. L’incubo del porpoising pare sia stato risolto sui rettilinei agevolando così il compito dei due drivers che hanno ben figurato nelle libere ed in qualifica: Russell 4° ed Hamilton 6°. Per George è stata la miglior qualifica stagionale a 0”643 dal tempo monstre di Leclerc (a Miami la differenza era di 0”829). La prova del nove la si è avuta poi in corsa. Russell s’è ritrovato a lottare con la Red Bull di Verstappen nelle posizioni di vertice dando filo da torcere all’olandese. Davvero meritevole il suo terzo posto finale. Sfortunata invece la prova di Hamilton. Dopo sole tre curve è stato urtato dalla Haas di Magnussen, dovendo proseguire lentamente con la gomma bucata fino ai box. Tornato in pista nelle retrovie con le soft e forse anche sfiduciato chiedeva via radio di ritirarsi con l’intento di preservare la power-unit. Dal box invece gli hanno risposto picche:” …puoi raggiungere la zona punti.” Ebbene, da li in avanti Lewis ha sfoderato gli artigli gestendo al meglio gli pneumatici. La sua rimonta è culminata al 60esimo passaggio con un magistrale sorpasso su Sainz che lo issava a ridosso del podio. Peccato che un problema idraulico palesatosi a tre tornate dal termine l’abbia costretto ad alzare il piede perdendo la quarta piazza a beneficio del ferrarista. Fuori dall’abitacolo, l’eptacampione ha detto rammaricato:” Senza quell’urto potevo essere addirittura in lotta per la vittoria. Oggi con le medie avevo un gran passo. Giornate come queste servono per metterci alla prova.” Ottimo anche l’umore di Russell:” Ho cercato di tenere dietro le Red Bull e mi sono divertito anche se poi non ci sono riuscito.” A chi gli chiedeva se avesse pensato di vincere quando era primo rispondeva:” Quando sei in testa, pensi di avere qualche possibilità. Gli ultimi giri sono stati faticosi, è stata una gara di sopravvivenza. Sapevamo di avere un margine su chi ci seguiva e sono felice di aver portato la macchina in terza posizione.” A far da eco al giovane talento inglese arrivava anche il commento del team boss Toto Wolff:” Abbiamo fatto un bel passo avanti, ma c’è ancora molta strada da fare.” E dopo aver elogiato i propri piloti, definendo Hamilton un “super-hero”, ha azzardato:” Scommetto che potremo lottare per il campionato se abbiamo una vettura capace di arrivare prima e seconda. E’ un’impresa difficile, ma non impossibile.” Ed in merito al progetto W13E, il manager austriaco ha ribadito che non essendoci regole nuove in chiave 2023, i tecnici cercheranno di migliorare la macchina attuale sviluppandone la filosofia di progettazione, concludendo con un monito verso la concorrenza:” Non molliamo.” Dunque archiviati i commenti sui primi della classe, è doveroso sottolineare l’ottima prestazione di Valtteri Bottas sesto con l’Alfa Romeo-Ferrari, che ha preceduto nell’ordine Ocon (Alpine), Norris (McLaren-Mercedes) il quale ha avuto un malore prima dello start, Alonso (Alpine) e Tsunoda (Alpha Tauri-Honda).

 

Campionato Piloti
1° Verstappen 110 – 2° Leclerc 104 – 3° Perez 85 – 4° Russell 74 – 5° Sainz 65 – 6° Hamilton 46 – 7° Norris 39 – 8° Bottas 38 – 9° Ocon 30 – 10° Magnussen 15 – 11° Ricciardo, Tsunoda 11 – 13° Gasly 6 – 14° Vettel, Alonso 4 – 16° Albon 3 – 17° Stroll 2 – 18° Zhou 1

Campionato Costruttori
1^ Red Bull-Honda 195 – 2^ Ferrari 169 – 3^ Mercedes 120 – 4^ McLaren-Mercedes 50 – 5^ Sauber Alfa Romeo-Ferrari 39 – 6^ Alpine-Renault 34 – 7^ Alpha Tauri-Honda 17 – 8^ Haas-Ferrari 15 – 9^ Aston Martin-Mercedes 6 – 10^ Williams-Mercedes 3

Immagini Pirelli press

Print Friendly, PDF & Email

Tags: , , ,


About the Author

Perito meccanico, fotografo, giornalista, da oltre 40 anni nel mondo del motorsport. Collaborazioni con diverse testate e siti giornalistici del settore.



Back to Top ↑