Published on Settembre 8th, 2021 | by Massimo Campi
0Gran Premio d’Italia nella storia: 4 settembre 2016, Rosberg transita vittorioso sotto la bandiera a scacchi
Di Carlo Baffi
Da due anni la Formula Uno è entrata nell’era turbo-ibrida. Una svolta importante che lancerà nell’orbita la Mercedes, che in questo campo vantava un’esperienza largamente superiore rispetto alla concorrenza. Si aggiunga l’arrivo a Stoccarda di Lewis Hamilton, che ha rimpiazzato Schumacher ed ecco spiegato il dominio delle Frecce d’Argento a partire proprio dal 2014. Anche il campionato 2016 è monopolizzato dalla “Stella a Tre Punte”, però se nel biennio precedente Hamilton ha potuto fregiarsi della corona iridata, ora il compagno Nico Rosberg gli sta dando molto filo da torcere. Quando il Circus fa tappa in Italia, Lewis è leader della classifica con 232 punti, Nico è secondo a 223. Il resto della truppa è lontana anni luce. Daniel Ricciardo sulla Red Bull è terzo a 151, quarto è Sebastian Vettel a 128. Da sottolineare che il tedesco, dopo i quattro mondiali conquistati con la Red Bull è emigrato (di lusso) a Maranello nel 2015, nella speranza di riportare la rossa ai fasti dell’era Schumacher. I tempi però sono assai duri e l’unica possibilità di cogliere qualche vittoria si palesano sfruttando eventuali problemi del duo di testa. La rivalità tra Lewis e Nico è molto forte.
Sono lontani i tempi quando correvano coi kart ed erano compagni di squadra ed amici. Nel quinto G.P. in calendario, in Spagna, sono protagonisti di un incidente al via che li elimina e getta alle ortiche una doppietta praticamente certa, tant’è che vengono redarguiti dai vertici della scuderia durante il post-gara. In Austria il copione si ripete, quando nel finale Hamilton attacca il leader Rosberg. Le vetture si toccano e Nico danneggia l’ala. Lewis vince ed il compagno chiude solo quarto. Episodi che ricordano faide interne famose, come Senna-Prost, o Mansell-Piquet. Toto Wolff e Niki Lauda, che guidano il team, provano a catechizzare i due galletti, ma ormai nel pollaio è guerra aperta. Le libere del G.P. d’Italia sono monopolizzate ancora una volta dalle due W07 e così avviene anche nelle qualifiche. Hamilton sigla la pole in 1’21”135, Rosberg è subito dietro, poi spuntano le Ferrari di Vettel e Raikkonen. In partenza Hamilton esita e viene sopravanzato da Roberg, Vettel, Raikkonen, Bottas e Ricciardo. Un errore che costerà caro al britannico. Rosberg è primo dopo aver respinto l’assalto di un arrembante Vettel. Lewis però non si arrende, si getta all’inseguimento e recupera passando Ricciardo e Bottas. E quando Vettel perde tempo al pit-stop, ne approfitta diventando secondo. Al 24esimo dei 53 passaggi previsti, Rosberg entra in pit-lane. Monta le gomme medie per arrivare sino al traguardo. Strategia decisa anche per Hamilton il giro dopo. Tra la 30esima e la 34 esima tornata, le Ferrari effettuano la seconda fermata insieme a Bottas. Valtteri e Seb tornano in pista con le soft, mentre Kimi con le medie.
Nel frattempo Ricciardo ha guadagnato una posizione su Bottas, che però se la ripiglia quando l’australiano cambia gli pneumatici al giro 37. La lotta tra i due culmina con una nuova battaglia al 47esimo passaggio. Daniel, con le gomme supersoft è velocissimo, si porta negli scarichi della Williams-Mercedes e ha la meglio infilandola in prima variante, guadagnandosi la quinta piazza. La gara volge ormai al termine e Rosberg può transitare vittorioso sotto la bandiera a scacchi dell’87esimo Gran Premio d’Italia. Per il tedesco, figlio del grande Keke iridato nel 1982, è la prima vittoria nel “Tempio della velocità”. Hamilton è secondo, Vettel è terzo. A chiudere la top ten: Raikkonen, Ricciardo, Bottas, Verstappen, Perez, Massa ed Hulkenberg.
Durante la cerimonia del podio, Rosberg omaggia il pubblico festante che ha invaso la pista parlando in italiano, lingua che conosce molto bene visto i suoi trascorsi nelle categorie addestrative:” ….Parliamo italiano – grida Nico al microfono – siete i migliori del mondo, è incredibile”. Frase che stupisce tutti in particolare quello che poco educatamente avevano riservato qualche fischio di troppo ai piloto delle Frecce d’Argento. Quando mancano sette round alla fine, Hamilton è ancora leader tra i piloti, con due sole lunghezze di vantaggio su Rosberg. A risultare determinante nella corsa al titolo sarà il ritiro del britannico nel G.P. di Malesia, in cui il tedesco, terzo al traguardo, allungherà in classifica. L’epilogo avrà luogo nell’ultima tappa ad Abu Dahbi e malgrado l’affermazione di Lewis, Nico giungendo alle sue spalle salirà sul trono di Re del Circus. Forse pago del risultato e molto provato per lo stress e la fatica di combattere contro un avversario durissimo come “Hammertime”, Rosberg darà ufficialmente addio alle corse cinque giorni dopo il suo trionfo di Jas Marina. A detta di qualcuno, il non concedere la rivincita a Lewis, sarebbe stato l’ultimo colpo basso rifilato al suo acerrimo rivale.
Immagini © Massimo Campi