Storia

Published on Novembre 22nd, 2023 | by Massimo Campi

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Felice Bonetto e la Carrera Panamericana

 

Felice Bonetto scompare tragicamente nella gara Messicana nel 1953

Talento e coraggio sono sempre le caratteristiche di Felice Bonetto, nato a Manerbio, in provincia di Brescia, il 9 giugno 1903 e morto il 21 novembre 1953 a Silao de la Victoria, mentre era in testa alla Carrera Panamericana con la sua Lancia D24. Come pilota aveva talento ma con un carattere spesso spigoloso ed irruento che gli ha impedito diverse volte di avere vetture ufficiali e competitive. La sua carriera inizia molto presto, a soli 17 anni con le moto, come molti piloti anteguerra. Dalle due passa alle quattro ruote dopo 11 anni, quando, nel 1931 con una Bugatti Type 37 debutta alla Bobbio-Penice. Non è un ricco possidente come quasi tutti i suoi colleghi, è figlio di un ferroviere e deve fare grandi fatiche economiche per acquistare le vetture con cui correre. Continua da privato e nel 1933 arrivano le prime affermazioni con il secondo posto nella Coppa Principessa di Piemonte al volante di un’Alfa Romeo 8C 2600. Nello stesso anno arriva terzo al Gran Premio di Monza e vince il Gran Premio della Montagna a Monteceneri in Svizzera. L’anno successivo è dodicesimo alla Mille Miglia sempre con l’Alfa, ma poi corre sempre meno a causa di varie difficoltà economiche.

felice bonetto panamericana 1953
Nel dopoguerra riprende a correre con una Delage 3.000 vincendo nel  1947 ad Asti e Vigevano e nel 1948 le gare di Mantova e Vercelli. Corre per la Ferrari nel 1949, ma tra il Drake e Bonetto non scorre buon sangue. Finisce secondo a Monza, nella Mille Miglia e nel Gran Premio di Napoli, ed alla fine si chiude il rapporto tra varie polemiche tanto da dire al figlio Roberto: “non mettere mai il sedere su una Ferrari”.

Farina-Fangio-Bonetto

Nel 1950 guida una Osca vincendo la cronoscalata di Pontedecimo-Giovi e con l’Alfa Romeo vince la gara sul circuito di Porto do Portogallo. in quest’anno partecipa alla prima stagione del campionato del mondo di Formula Uno con il tentativo fallito di qualificazione nel Gran Premio di Gran Bretagna, riesce a qualificarsi nel Gran Premio di Svizzera a Bremgarten sulla Maserati  e conclude al quinto posto conquistando due punti.

Bonetto_fangio_1953_Mexico_6

Nel 1951 torna alla Mille Miglia conquistando un sesto posto a bordo di una Alfa Romeo 412 spider in coppia con Casnaghi. Nel Giro di Sicilia, è 15° assoluto ma primo di classe con l’Alfa 1900Ti. E’ di nuovo al via nel mondiale di F.1 in varie gare. In Gran Bretagna è quarto con l’Alfa Romeo 159, si ritira nel Gran Premio di Germania, nel Gran Premio d’Italia condivide la vettura con Farina terminando al terzo posto e nel Gran Premio di Spagna termina al quinto posto.

Nel 1952 passa alla Lancia, guidando l’Aurelia B20 ottiene un secondo posto nel Giro di Sicilia con Gianpaolo Volpini, è ottavo posto alla 24 ore di Le Mans con Ernico Anselmi e conquista la vittoria assoluta nella Targa Florio. Partecipa a sole due competizioni di Formula Uno con la Maserati A6GCM nel Gran Premio di Germania non si qualifica e nel Gran premio d’Italia.

Bonetto-Cisitalia_circuitoMantova_1948

Nel 1953 conclude al terzo posto alle Mille Miglia, con la D20, alla 24 ore di Le Mans con Gino Valenzano, è costretto al ritiro. Conquista la vittoria a Monsanto in Portogallo su una Jaguar C-type. Ottiene la vittoria anche nella Bologna-Passo Raticolosa a bordo di una Lancia D24.

In F.1 è al via sempre con la Maserati A6GCM. E’ terzo nel Gran Premio d’Olanda dove condivide la vettura con José Froilán González, si ritira in Francia per problemi al motore, sesto nel Gran Premio di Gran Bretagna, in Germania è quarto, come in Svizzera dove condivide la vettura con Juan Manuel Fangio e si ritira nel Gran Premio d’Italia per mancanza di benzina.

A Novembre, Bonetto è nuovamente al volante della Lancia per la Carrera Panamericana in Messico. Ha la D24, come Fangio e Taruffi e parte velocissimo, vuole la vittoria, vuole una grande affermazione nella gara stradale più lunga, veloce e difficile al mondo. Vince la prima tappa Tuxtla Gutiérrez-Oaxaca distanziando di due minuti Taruffi e Fangio, Taruffi vince le tappe di Oaxaca e Puebla, Puebla-Messico, ma Bonetto risulta ancora in testa alla gara al via del terzo giorno di gara.

D24_Bonetto

Il 21 novembre da Città del Messico parte la terza giornata di gara. Ci sono da fare due tappe, la prima da Città del Messico a Leon e la seconda fino a Durango, per un totale di 950 Km con soli trenta minuti di pausa tra le due. Tra Bonetto e Taruffi è ormai guerra aperta, affrontano in piena velocità i veloci rettilinei, uno nella scia dell’altro, ma poco prima della cittadina di Silao Taruffi esce di strada in una veloce curva a destra, finisce in campo e danneggia lo sterzo. Bonetto invece entra a tutto gas a Silao ignorando la presenza di alcuni canali di scolo dell’acqua che attraversano la strada. Su uno di questi la D24, lanciata ad oltre 200 all’ora, si impunta, decolla, si schianta contro il balcone di una casa e termina la virata contro un palo. Lo sfortunato Bonetto muore sul colpo.

 

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About the Author

Perito meccanico, fotografo, giornalista, da oltre 40 anni nel mondo del motorsport. Collaborazioni con diverse testate e siti giornalistici del settore.



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