Published on Luglio 17th, 2023 | by Massimo Campi
0John Cooper, l’uomo che ha cambiato il volto del motorsport
Ci sono personaggi che hanno fatto delle rivoluzioni con le loro invenzioni, tra questi c’è stato sicuramente John Newton Cooper che era nato a Subirton, Surrey, Regno Unito, il 17 luglio 1923. John Cooper è diventato una leggenda delle gare automobilistiche con la sua trovata di montare il motore posteriore, ovvero dietro alle spalle del pilota. John Cooper, con suo padre Charles Cooper, gestiscono un piccolo garage a Subirton specializzato nella manutenzione di auto da corsa.
Dopo la guerra i due iniziarono a costruire auto da corsa monoposto semplici ed economiche per i vari clienti sportivi, piccole monoposto che un enorme successo e nel 1948 fondarono la propria azienda per la produzione di queste vetture.
L’idea di montare il motore alle spalle del pilota diventa solo una questione di convenienza, soprattutto per motivi economici. Il progetto originale per la prima auto da corsa Cooper con motore posteriore è stato elaborato da Owen Maddock , il motore è un Jap da motocicletta e la trasmissione avviene attraverso una catena. “Di certo non avevamo la sensazione che stessimo creando una svolta scientifica! … Abbiamo messo il motore nella parte posteriore … perché era la cosa pratica da fare”, sono le parole di John Cooper.
Però le vetture sono molto agili e bilanciate, i Cooper iniziano a realizzare con quella soluzione tecnica anche le loro monoposto di F.Junior e Formula 1. Alla guida di quelle vetture ci sono giovani piloti che diventeranno futuri campioni: Jack Brabham, Stirling Moss , Maurice Trintignant e Bruce McLaren.
In breve la soluzione a motore posteriore dilaga nel motorsport, un periodo di nove anni, la squadra ha vinto 16 Gran Premi conquistando anche due mondiali con Jack Brabham. La Cooper diventa una azienda di primo piano nelle gare automobilistiche, tanto che si occupa anche dello sviluppo della Mini per la British Motor Corporation.
John Cooper è stato fondamentale per lo sviluppo della tecnologia inglese nel motorsport, ed ha ricevuto l’ Ordine dell’Impero Britannico (CBE) per i suoi servizi al motorsport britannico. Rimase a capo dell’azienda di garage della famiglia del West Sussex fino alla sua morte all’età di 77 anni avvenuta 24 dicembre 2000.
Immagine © Massimo Campi