24H LeMans

Published on Luglio 7th, 2023 | by Massimo Campi

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Vincere a Le Mans con una Gruppo C

 

Marco Fumagalli ha vinto la classe C2 alla Le Mans Classic con la sua Argo 19C

 Immagini © Massimo Campi – Raul Zacchè/Actualfoto

Le gare riservate ai prototipi Gruppo C sono sempre più popolari, le grosse vetture che hanno fatto la storia negli anni ’80 sono un appuntamento fisso degli eventi organizzati da Peter Auto. Alla Le Mans Classic si sono disputate due gare e nella categoria C2 il gentleman driver Marco Fumagalli è stato il grande protagonista con la Argo C2. Il pilota lombardo è salito due volte sul podio, entrambe da vincitore, anche se una revisione delle classifica dopo gara lo ha relegato al secondo posto nella prova del sabato.

“Dovevamo correre in due, ma il mio socio ha avuto un problema ed ho corso solo io entrambe le gare. Durante le prove si è anche rotta la quinta marcia con un lavoro supplementare per sistemare il cambio. Al via della gara del sabato il mio principale avversario era l’inglese Jack Fabby con la sua Tiga. Durante la gara eravamo in lotta per il primo posto ed io ero il più veloce. Lui entra tre secondi prima dell’apertura delle pit lane per la sosta prevista, mentre io, visto l’anticipo, continuo per un altro giro ma mi trovo invischiato in una slow zone con bandiere gialle a causa di un incidente. Ci fanno percorrere un lungo tratto di pista a velocità molto ridotta dove perdo un  minuto, mentre Fabby ritorna in pista, si ritrova primo ma successivamente viene penalizzato con due minuti in classifica per essere entrato prima dell’apertura della pit lane. Dopo la sosta continuo con il mio ritmo sono formalmente primo e vengo dichiarato vincitore, ma dopo due ore i commissari annullano la sua penalizzazione ed mi ritrovo secondo distaccato da Fabby di soli 10 secondi nonostante il minuto perso in pista con la slow zone. Nella gara sprint della domenica non c’è stata storia, sono subito andato in testa alla prima staccata e non ho mai mollato fin sotto la bandiera a scacchi nonostante un incidente che ha fatto entrare la safety car per un lungo periodo durante la gara. ho tenuto saldamente la testa della gara, distaccando i miei avversati per coronare l’antico sogno di vincere sul tracciato della Sarthe”.

La tua vettura supera i 300 km/h su una pista così veloce

“La Argo raggiunge i 311 Km/h sull’Hunaudieres nel tratto antecedente alla prima chicane. Oltre a quel tratto tra i più veloci c’è quello tra Mulsanne ed Indianapolis, ma tutto il tracciato delle Sarthe è molto veloce con alcune curve molto tecniche. È una pista bellissima, correre a Le Mans davanti a quel pubblico è sempre un grande piacere e salire su quel podio, dove molti grandi campioni hanno celebrato il loro successo è sempre un onore per ogni pilota.”

Un evento riuscito con tanto pubblico

“E’ stata un bella manifestazione, siamo anche riusciti ad organizzare un piccolo raduno con le Vespe Piaggio facendo da scorta ai ragazzini della Little Big Le Mans con le loro macchinine.”

La Argo 19C è un prototipo degli anni ‘80

“E’ stata realizzata nel 1988 e monto in V8 Cosworth con la cilindrata portata a 3,3 litri come da regolamento di quel periodo per la categoria C2. Alla Le Mans Classic è anche venuto Jean Massody che all’epoca correva con questa vettura ed ha voluto mettere il suo autografo all’interno dell’abitacolo, una visita che mi ha fatto molto piacere!”

Le Mans è una pista particolare

“Il tracciato francese è sempre molto affascinante, soprattutto per la sua storia. Quando arrivi alla staccata del Ponte Dunlop inizia l’emozione ricordando i tanti episodi storici che sono successi su questa pista. I tratti più impegnativi sono quelli delle staccate sulle varianti dell’Hunaudieres ed a Mulsanne dove passi da oltre 300 a 55 all’ora in circa 200 metri con i freni che montiamo noi. Molto tecniche sono anche le Esse Porsche, Indianapolis 1 ed il curvone dopo la partenza dove si viaggia a velocità molto elevate.”

 

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About the Author

Perito meccanico, fotografo, giornalista, da oltre 40 anni nel mondo del motorsport. Collaborazioni con diverse testate e siti giornalistici del settore.



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