Ferrari: via Allison, arriva Binotto
Dopo tre anni cambia di nuovo la direzione tecnica della Scuderia Ferrari. Va via James Allison, arriva Mattia Bilotto.
Allora è vera crisi (l’ennesima) quella che sta vivendo la Scuderia Ferrari! Come nel calcio, che quando una squadra incassa sconfitte pesanti il presidente cambia l’allenatore, a Maranello salta il direttore tecnico James Allison. Sembra per disaccordi con quel Sergio Marchionne che alla vigilia della stagione si era lanciato in avventate dichiarazioni inneggianti ad una stagione tutta rossa. L’entusiasmo del presidentissimo italo-canadese era arrivato al punto da ventilare la discesa nel campo della F1 dell’Alfa Romeo, a fianco del Cavallino.
A questo punto, con il divorzio da Allison, tutto viene messo in discussione, come ormai triste abitudine di quella che avrebbe dovuto essere nel 2016 una macchina da vittoria.
Già perché, anche se ovviamente a Maranello si giura il contrario, con metà stagione ancora da disputare, la Ferrari ha deciso di concentrarsi sulla monoposto che verrà, affidandosi ad un tecnico interno, Mattia Binotto, da 21 anni in azienda (nella foto).
Peccato che, a quanto si dice, lo sviluppo della monoposto 2017 la Ferrari sia tragicamente in ritardo rispetto ai progetti Mercedes e Red Bull … proprio come sta accadendo in pista quest’anno.
Insomma, non è che le cose sotto la presidenza di Sergio Marchionne la situazione sia cambiata rispetto ai tempi di Luca Cordero di Montezemolo. E ciò è triste, molto triste!
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Bruno Brida Laureato in ingegneria. Giornalista da oltre 40 anni nel settore motoristico, produzione e sportivo. Consulente della comunicazione. Esperienze: redattore di Quattroruote, caporedattore di Autoruore 4x4, caporedattore centrale della Gazzetta di Crema e della Gazzetta di Monza, direttore di Paddock.
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