La Brabham torna alle corse con una LMP2 “open source”
Brabham, marchio storico dell’automobilismo (tre titoli piloti e due titoli costruttori in F1), ha annunciato l’intenzione di ritornare alle competizioni, nel Mondiale Endurance (Wec),dopo due decenni di assenza. Lo farà attraverso un progetto innovativo da portare avanti con un’operazione di finanziamento collettivo.
In sostanza, la Brabham sta cercando di mettere insieme entro il 10 novembre e tramite micro-finanziamenti a cui possono partecipare anche i normali appassionati, un budget di 250mila euro per costruire una LMP2 e finanziare la squadra, con l’obiettivo di un impegno agonistico triennale. Il primo giorno di raccolta fondi ha portato in cassa 33mila sterline provenienti da 266 piccoli investitori
Il progetto ruota attorno ad un portale on-line attraverso il quale il team si propone di condividere le conoscenze ed i piani d’azione con i microfinanziatori, con tanto di comunity, di forum e di votazione sulle soluzioni tecniche da adottare.
Le 250mila sterline della prima raccolta fondi saranno utilizzate per perfezionare il portale di condivisione, che successivamente si evolverà in tre fasi, in funzione dell’interessa riscontrato, tutte finalizzate ai fan, piloti e tecnici.
“Abbiamo faticato molto per portare il marchio Brabham di nuovo sotto il controllo della famiglia ed ora vorrei riportarlo in pista con onore, proseguendo l’attività di mio padre Jack Brabham iniziata negli anni Sessanta”, ha commentato David Brabham, vincitore della 24 Ore di Le Mans nel 2009 e team principal della futura squadra (nella foto).
“Purtroppo non ho la forze sufficienti per supportare l’intera operazione nei modi tradizionali, così ho pensato di introdurre il sistema open source tipico della programmazione informaticaanche nelle competizioni per coinvolgere fattivamente gli appassionati di tutto il mondo e dare loro l’opportunità di essere parte attiva in questo nuovo, ma storico, team”.
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