25 agosto 2001: addio allo “Zio Ken” - Motoremotion.it



Storia

Published on Agosto 27th, 2013 | by Massimo Campi

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25 agosto 2001: addio allo “Zio Ken”

 

Il 25 agosto 2001 a 77 anni di età è scomparso uno dei personaggi che ha scritto alcune importanti pagine della nostra storia, ovvero Ken Tyrrell, “il boscaiolo”, come veniva chiamato, in alternativa allo “zio Ken”, l’altro suo soprannome.Ken_Tyrrell_1

 Era uno degli ultimi “romantici”, ma forse è meglio definirlo anche come uno degli ultimi “duri”, appartenente a quella stirpe di uomini che faceva capo ad Enzo Ferrari e Colin Chapman, insomma quelli che sapevano decidere e con alcune idee o intuizioni, spesso geniali, riuscivano a conquistare i più ambiti risultati.

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Ken Tyrrell, altezza 1,90, occhiale a lenti quadrate, naso a becco di falco, durante la seconda guerra mondiale è un addetto della Royal Air Force allo sgancio di bombe, in seguito gioca come stopper nella squadra di calcio dell’Ockham. Guadagna da vivere, ed anche molto bene, facendo il commerciante di legnami. Scopre l’automobilismo all’età di 27 anni, assistendo ad una gara di F.3 di 500 cc a Silverstone, ed è subito amore a prima vista.

Dopo il calcio, le auto da corsa diventano la grande passione della sua vita, ma ben presto si accorge di non avere la stoffa del grande campione, capisce che è meglio lasciare perdere, abbandona il volante nel 1960 per fondare il suo team, la cosa che sarebbe diventata la più grande ragione della sua vita.

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Fonda la Ken Tyrrell Racing Organisation installando la sede proprio ad Ocknam, nel Surrey, vicino al circuito di Brooklands. Inizia con la F.Junior, per poi passare con la neonata F.3. Con le sue monoposto corrono gente dal piede pesante: John Love, Henry Taylor, Tony Maggs, John Surtees, ma l’incontro che cambierà il suo destino avviene nel 1964 con un giovane scozzese di 25 anni di nome Jackie Stewart.

La grande stagione di Ken Tyrrell è proprio quella legata a Jackie Stewart, con il risultato di ben tre titoli mondiali conquistati. Poi è iniziata una lunga fase calante del team, fino a quando la Tyrrell è stata ceduta alla Bar di Craigh Pollock.

Per Ken Tyrrell era definitivamente finita un’epoca, si sentiva poco integrato nello show business attuale, dove conta di più fare scena che mostrare risultati concreti, dove conta più essere un politico che un talent scout, forse la migliore caratteristica del boscaiolo.

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Finita la grande stagione, dopo avere scoperto Stewarth, dalle sgrinfie dello Zio Ken sono passati tanti altri giovani di belle speranze, da Patrick Depailler a Ronnie Peterson, Jody Scheckter, Didier Pironi, Stefan Bellof, Michele Alboreto, Martin Brundle, Jean Alesì, insomma tutta gente dal piede pesante e cuore grande.

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About the Author

Perito meccanico, fotografo, giornalista, da oltre 40 anni nel mondo del motorsport. Collaborazioni con diverse testate e siti giornalistici del settore.



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