Formula 1

Published on Novembre 29th, 2023 | by Massimo Campi

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29 novembre 1975: la fine del Team Embassy Hill

 

E’ il 29 novembre 1975 quando il Piper Aztec di Graham Hill urta contro un albero sulla pista di Elstree durante l’atterraggio.

Immagini © Massimo Campi – Raul Zacchè/Actualfoto

Nel 1975 il Team  Embassy-Hill sembra una squadra con buone potenzialità di crescita ed un giovane pilota veloce come Tony  Brise pronto a nuove sfide per la prossima stagione. Il Team è fondato da Graham Hill, da tre stagioni corre nel mondiale di Formula 1. La storia della squadra risale al Gran Premio degli Stati Uniti 1969, quando la Lotus del Campione Mondiale Graham Hill vola fuori pista a 18 giri dalla bandiera a scacchi sul tracciato di Watkins Glen. La vettura prende il volo, la scocca è distrutta, il campione inglese viene estratto dai rottami con le gambe spezzate, come la sua carriera da pilota ufficiale Lotus e deve iniziare una lunga riabilitazione. Nel 1970 è al via con la Lotus del Rob Walker Racing Team la  scuderia fondata nel 1953 da Rob Walker, discendente dei fondatori della famosa fabbrica di whisky. Ma è l’ultima stagione per il team privato del magnate inglese, i risultati sono scarsi e per le due stagioni successive Graham Hill è al volante della Brabham gestita da Ron Tauranac che vende a fine stagione 1972 la squadra a Bernie Ecclestone. Graham Hill è il pilota più anziano della massima formula, deve lottare con giovani aggressivi e più veloci di lui. I sedili nelle squadre al vertice sono tutti occupati, ma Hill ha esperienza e tante conoscenze oltre ad un grande fair play ed ottiene una sponsorizzazione della Imperial Tobacco con cui crea la sua squadra denominata Embassy-Hill per il campionato di Formula Uno del 1973.

Il debutto del Team Hill con la Shadow

Come monoposto, Graham Hill si rivolge a Don Nichols che ha realizzato la nuova Shadow, una vettura molto bella equipaggiata con il Ford Cosworth DFV. L’avventura della nuova squadra inizia alla quarta gara sul tracciato spagnolo del Montjuich. Graham Hill è alla guida della Shadow, che si presenta con una livrea molto elegante, bianca e rossa, ma la monoposto ha ancora bisogno di messa a punto. Nelle 12 gare disputate ci sono ben cinque ritiri e come miglior risultato un nono posto a Zolder in Belgio. Il primo anno della nuova squadra è piuttosto deludente, finisce presto la collaborazione con la Shadow e per la stagione successiva Graham Hill si fa costruire dei telai dalla Lola di Eric Broadley. La storia della Embassy Hill dura altri due stagioni, nel 1975 fa anche debuttare una vettura di sua costruzione denominata GH1. La monoposto è  derivata dalla Lola T370 e debutta al Gran Premio del Sud Africa con Rolf Stommelen. Nel successivo Gran Premio di Spagna corrono François Migault e Rolf Stommelen e quando il pilota tedesco è in testa la perdita dell’alettone provoca la sua uscita di pista con l’uccisione di quattro spettatori. Nel Gran Premio di Monaco Graham Hill tenta di qualificarsi ma senza fortuna e si convince che il suo futuro ruolo sarà quello di Team Manager.  Sostituito Stommelen con Tony Brise la scuderia riesce ad ottenere i suoi primi punti al Gran Premio di Svezia con l’inglese che arriva sesto.

Tutto però finisce tragicamente il 29 novembre 1975, in un incidente aereo in cui perirà Graham Hill, assieme a Tom Brise, mentre stavano rientrando da una sessione di test al Castellet. Hill stesso è alla guida del suo aereo, a causa della folta nebbia il Piper Aztec urta contro un albero sulla pista di Elstree durante l’atterraggio. Oltre ai due piloti perdono la vita  il progettista Andy Smallman ed alcuni meccanici.

 

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About the Author

Perito meccanico, fotografo, giornalista, da oltre 40 anni nel mondo del motorsport. Collaborazioni con diverse testate e siti giornalistici del settore.



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