Storia

Published on Settembre 29th, 2015 | by Massimo Campi

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Gioventù bruciata

il 30 settembre del 1955, James Dean perde la vita in un incidente con la sua Porsche, la notizia fa subito il giro del mondo.

Come tutti i grandi è diventato un’icona subito dopo la sua morte. Stiamo parlando di James Byron Dean, stella nascente di Hollywood ma anche pilota dilettante, che il 30 settembre del 1955, mentre si stava proprio recando a fare una gara a Salinas con la sua Porsche 550 Spider.

James Dean ha interpretato nella sua corta vita quattro film ed aveva partecipato a sole tre gare, ma le nomination agli oscar e la cruenta fine lo hanno fatto diventare un mito. Nato l’8 febbraio 1931a Marion, nello stato dell’Indiana, nella fattoria della sua famiglia da Winton e Mildred Wilson Dean, all’età di nove anni, dopo la morte della madre, Dean fu mandato da suo padre a vivere con i parenti in una fattoria vicino a Fairmount, in Indiana. Conosciuto come “Jimmy”, Dean cominciò la sua carriera con uno spot televisivo per la Pepsi Cola seguito da una parte come rimpiazzo nel ruolo di stunt tester nel gioco televisivo “Beat the Clock”. Apparve in decine di ruoli in film indimenticabili come “Attente ai marinai” ma guadagnò riconoscimento e successo nel 1955 con il suo primo ruolo da protagonista ne “La valle dell’Eden”, grazie al quale ricevette una nomination al Premio Oscar per il ruolo di miglior attore protagonista. Seguirono in rapida successione altri due ruoli da protagonista in “Gioventù bruciata”, film emblematico di Nicholas Ray che fece di Dean un simbolo della gioventù moderna, e “Il gigante” del 1956, per il quale ottenne ancora una nomination per l’Oscar.

Fama, gloria, voglia di trasgressione come il suo amico McQueen, lo portano alle corse di auto, dove si possono vivere emozioni vere. Inizia con le moto, Triumph, poi vetture, MG, Jaguar XK120, ed infine le gare amatoriali organizzate dalla California Sport Car Club dove debutta, il 26 marzo del 1955 a Palm Spring con la sua Porsche 356 Super Speedster con il n°23 sulle portiere. Nella batteria di qualificazione sbaraglia il campo degli avversari, la domenica è terzo all’arrivo della finale vinta da Ken Miles ed il lunedì parte per il primo set di “Gioventù bruciata”. Le altre due gare sono a Bakersfield ed a Santa Barbara. James Dean divenne amico del multi milionario Lance Reventlow, il futuro costruttore della Scarab, ed è stato proprio lui l’ultimo a vederlo vivo. “Jimmy tutto gas” come era soprannominato dagli amici, partì al volante della sua nuova 550 Spyder, da Hollywood in direzione Salinas dove doveva correre l’1 e 2 ottobre. Dietro alla Porsche colore argento ci sono gli amici Bill Hickman e Sandy Roth, con una Ford ed un carrello, dove doveva essere trasportata la 550 Spyder, ma Dean volle rimanere alla guida per prendere dimestichezza con il mezzo. L’ultima sosta è alle 17 di quel maledetto 30 settembre, all’altezza dello snack di Blackewell’s Corners quando incontra Lance Reventlow e Bruce Kessler (altro pilota), entrambi in direzione Salinas. Due battute sulla gara, sulle macchine e poi di nuovo via in direzione della pista. L’ultimo saluto e via in direzione di Salinas, ma alle 17,45 vicino a Cholame, una Ford Custom guidata da Donald Turnupseed svoltò a sinistra e gli tagliò la strada. Dean viaggiava a forte velocità, non riuscì ad evitarlo. Lo scontro fu quasi frontale, della 550 rimasero i rottami sparsi sulla strada.

La sua macchina portava sul cofano il numero 130 ed era stata chiamata da lui stesso “Little Bastard”- (Piccola Bastarda). Dalla gloria James Dean passò immediatamente alla leggenda. È sepolto a Park Cemetery a Fairmount, in Indiana.

 

 

 

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About the Author

Perito meccanico, fotografo, giornalista, da oltre 40 anni nel mondo del motorsport. Collaborazioni con diverse testate e siti giornalistici del settore.



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