Published on Marzo 29th, 2023 | by Massimo Campi
0La 1000 km di Monza 1998
La McLaren di Bscher-Lees vince a Monza
Nella seconda metà degli anni ’90 il mondo delle competizioni a ruote coperte sta iniziando il suo rilancio grazie alla competizioni FIA GT ed ai campionati per vetture Sport oltre oceano. Monza si vuole rilanciare in questi contesti e, nel 1998, organizza una sua 1000 Km senza prendere parte a nessun campionato di riferimento, aprendo le porte alle Sport ed alle Gt facendole correre assieme, ricalcando il regolamento della 24 Ore di Le Mans. Per riempire lo schieramento di partenza vengono ammesse anche i prototipi che corrono nella categoria Sport Nazionale con motori Alfa Romeo che disputano solo i primi 16 giri di gara per mancanza di bocchettoni adatti ad un rifornimento rapido.
la pista brianzola, la domenica 29 marzo 1998 vede uno schieramento di partenza molto variegato, la star è la Ferrari 333SP del Team Momo Corse reduce dalla doppia vittoria alla 24 Ore di Daytona ed alla 12 Ore di Sebring. L’equipaggio della rossa è formato dal Team Manager Giampiero Moretti, con Mauro Baldi e Didier Theys. Accanto c’è l’altra 333SP del Team Doyle Racing per Eric Van De Poele – Fermin Velez e Wyne Taylor mentre la terza Ferrari è quella dell’Autosport di Gianfranco Bielli per l’equipaggio italo-svizzero composto da Enzo Calderari-Lilian Bryner-Angelo Zadra-Piero Nappi. Gli avversari delle sport italiane sono la Riley & Scott di Fabio Montani-Gabrio Rosa-Alex Caffi, le Porsche K8 di Almo Coppelli- Rocki Agusta-Jurgen Lassig, quella di Tomas Saldana-Enrico Bertaggia- Alfonso De Orleans e la potente McLaren GT1 del Team Davidoff pilotata da Tomas Bscher e Geoff Lees.
Mauro Baldi segna la pole con la 333SP della Momo seguito dall’altra 333SP del Team Doyle mentre la McLaren, prima GT viaggia con un tempo di tre secondi inferiore alle barchette del cavallino. Il via viene dato dal direttore di gara Daniele Galbiati alle 12,30 con Mauro Baldi che prende il comando della gara davanti a Taylor, Lees e Caffi. Dopo i primi rifornimenti è la McLaren, con un serbatoio più grande rispetto alle WCS, a prendere il comando delle operazioni ed il minor numero di soste ai box per il rifornimento sarà l’elemento fondamentale per la classifica finale. Intanto iniziano i vari ritiri per problemi meccanici, la Riley è presto ferma, la Ferrari del Team Doyle ha vari problemi. Il Team Momo continua la sua corsa, ma arrivano i primi imprevisti con la sostituzione delle pastiglie dei freni con conseguente perdita di tempo. L’atto finale è al 135 giro quando la Ferrari si ferma per il rifornimento, Theys è in ritardo di un giro rispetto alla McLaren ma quando riavvia il V12 si rompe l’alberino del motore di avviamento con conseguente ritiro.
L’unica Ferrari rimasta, quella di Calderari-Bryner-Zadra-Nappi è in seconda posizione e taglia il traguardo dietro la McLaren del Team Davidoff di Bscher-Less, salendo sul secondo gradino del podio seguita dalla Porsche 993 GT2 di Renato e Stefano Mastropietro con VincenzoPolli e Stefano Riva.
Per Giampiero Moretti è una grande delusione, dopo le due vittorie nelle classiche americane ci teneva particolarmente a fare una bella figura sul tracciato di casa, per il futuro della stagione il principale obiettivo sono nuove vittorie nella gare IMSA e la preparazione per la 24 Ore di Le Mans.
Immagini ©Massimo Campi