Published on Marzo 28th, 2023 | by Massimo Campi
0Consalvo Sanesi il pilota piĂą veloce del Settebello
Una Giulietta Spider contro il treno Settebello, una sfida di altri tempi sulle strade, d’asfalto e ferrate d’Italia. Siamo nel 1961, Consalvo Sanesi è uno dei collaudatori dell’Alfa Romeo, uno dei più veloci, ha anche partecipato ad alcuni Gran Premi di Formula 1 con l’Alfetta e la rivista Quattroruote promuove l’iniziativa di una gara tra il treno più veloce ed una delle vetture già iconiche del boom economico. La sfida è tra Milano e Roma, con la l’Alfa Giulietta Spider che prende il via da Piazza Duomo, nel capoluogo lombardo.
Sanesi parte a tavoletta, a tutta velocità percorre l’Autostrada A1, che allora terminava a Firenze, proseguendo poi su strade statali. Il cammino non fu povero di contrattempi: Consalvo Senesi rimediò infatti una foratura e in più commise un errore di percorso. Tutto questo però non fermò l’alfiere Alfa, che raggiunse trionfalmente Via Vittorio Veneto a Roma 5 ore e 59 minuti dopo la sua partenza. Il Settebello, che non effettuava fermate, arrivò alla stazione Termini 38 minuti dopo. Fu una vera impresa, che destò una grande pubblicità per il marchio lombardo.
Consalvo Sanesi era nato il 28 Marzo 1911 a Terranuova Bracciolini, un piccolo comune della provincia di Arezzo. All’età di 18 anni entrò a far parte dell’Alfa Romeo dove si trasferì a Milano, abitando proprio vicino alle officine. Entrato come semplice meccanico iniziò la sua esperienza al fianco di piloti di tutto rispetto, tra questi ci fu Giuseppe Campari. Un suo grande estimatore era Enzo Ferrari, che gli chiese di trasferirsi a Modena, ma il collaudatore aretino scelse di rimanere con l’Alfa e nel 1939, quando ci fu il divorzio fra il “Drake” e la casa del “Biscione“, Sanesi, fu promosso pilota della nuova “Alfa Corse“. Quell’anno arrivò la prima vittoria ufficiale, alla guida di una Alfa Romeo nella Litoranea Libica, una corsa di durata che si disputava da Tobruk a Tripoli. Dopo il secondo conflitto mondiale, alla ripresa delle competizioni, Sanesi continua il suo ruolo di collaudatore, ma è anche promosso pilota ufficiale del biscione insieme a Nino Farina, Achille Varzi e Carlo Felice Trossi.
Nel 1946 sale sul terzo gradino del podio al Gran Premio di Milano, e nel 1947 è secondo dietro a Varzi. Ci fu poi ancora un secondo posto a Bari, nel 1947 e un terzo piazzamento nel Gran Premio d’Italia al Parco Sempione, dopo essersi aggiudicato la pole position. I risultati continuano nel 1948 dove è secondo al Gran Premio di Francia, mentre nel Gran Premio d’Italia arrivò terzo e facendo segnare il miglior giro.
La carriera di Consalvo Sanesi continua nelle stagioni seguenti, con vari risultati, ma è anche protagonista di molti incidenti, da cui riuscì sempre, a venirne fuori, anche se mal concio. L’incidente più grave è a Sebring nel 1964 quando,  uscendo dai box con il serbatoio pieno, fu colpito da un’altra vettura. L’Alfa Giulia di Sanesi prese fuoco, non permettendo ai soccorritori di avvicinarsi. Fu il gesto eroico del pilota Chauncey Maggiacomo, a salvargli la vita, ma con ustioni molto gravi che misero fine alla carriera del pilota aretino.
La vita di Consalvo Sanesi si spense a Milano il 28 luglio 1998 all’età di 87 anni.