Personaggi

Published on Settembre 25th, 2022 | by Massimo Campi

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Henri Pescarolo 25 settembre 1942

 

Il 25 settembre 1942, in una Parigi in guerra, nasceva Henri Jacques William Pescarolo. Il suo destino sembra quello di seguire le orme del padre chirurgo, ma dopo due anni di università sceglie l’automobilismo. Inizia a frequentare le piste nel 1965, con una Lotus Seven, va forte e già l’anno dopo è nella squadra Matra di F.3. Con le piccole monoposto di Jean Luc Lagardere diventa nel 1967 Campione di Francia di F.3. Il 1968 è l’anno dell’esordio in F2 e per poi debuttare in F.1, al GP del Canada, ed in Messico arriva nono assoluto. Nel 1969 si dedica quasi esclusivamente alle gare di durata con le sport.prototipo della casa francese partecipando per la prima volta alla 24 Ore di le Mans.

Si fa crescere la barba per mimetizzare le ferite sul viso causate da un incidente durante le prove preliminari della 24 Ore, quando la sua Matra prende fuoco. Coraggioso e determinato, conclude la stagione vincendo la 1000 chilometri di Parigi con JP Beltoise e chiude al quinto posto il Gran Premio di Germania con una Matra F.2. Nel 1970 sempre con la vettura francese, disputa un’ottima annata in Formula 1, conquistando il terzo posto a Monaco, un quinto in Francia e finisce ancora a punti con due sesti posti a Spa ed in Germania, con le sport vince la 1000 Km di Buenos Aires in coppia con Jean Pierre Beltoise.

Finita l’esperienza con la Matra in F.1, nel 1971 viene ingaggiato da Frank Williams che dispone di una March privata. Secondo in Argentina, in una prova non valida per il mondiale, conquista un quarto e un sesto posto in campionato. Ottiene anche il giro più veloce nella combattutissima gara di Monza, tra l’altro la velocità di 247,016 km/H rappresentò fino al 2018 la più alta media sul giro fatta segnare in gara da una Formula 1. Con i prototipi corre per l’Alfa Romeo ed assieme a Andrea De Adamich, si aggiudica la BOAC 1000, per la categoria Vetture Sport.

Con la squadra di Frank Williams continua anche nel 1972, con modesti risultati ed un unico podio nella Rothmans 50000, gara non valida per il campionato corsa a Brands Hatch. Pescarolo sarà anche protagonista di uno spettacolare incidente nel corso del Gran Premio di Gran Bretagna, quando Williams decise di far debuttare una sua monoposto, anche se denominata Politoys, al posto della solita March clienti.

La carriera del pilota francese giunge ad una svolta quando conquista, nel 1972, per la prima volta la 24 Ore di Le Mans, al fianco di Graham Hill. Vittoria bissata anche l’anno successivo, sempre con una Matra.

Nel 1974 corre a pieno ritmo in Formula 1 anche se con una poco competitiva BRM, intanto si aggiudica per la terza volta l’amata 24 Ore di Le Mans. Corre con la Surtees nel 1975 mentre nel 1976 passa al team Norev Racing, che dispone di una Surtees privata.

L’esperienza con le monoposto è giunta al termine per il pilota francese, non è mai stato in grado di avere monoposto all’altezza delle sue potenzialità, mentre con vetture a ruote coperte riesce a cogliere i successi sperati. Dopo il successo alla 24 ore di le Mans del 1972, in compagnia di Graham Hill, al volante della Matra MS670 V12, continua a salire sul gradino più alto del podio a Le Mans, nel 1973, in compagnia del suo amico e coequipier Gérard Larrousse, al volante della barchetta MS670B, dopo una serrata lotta con la Ferrari 312PB. Anche nel 1974, sempre al volante della Matra MS670B, la coppia Pescarolo/Larrousse si aggiudica la maratona della Sarthe relegando al secondo posto la Porsche 911 Carrera RSR Turbo di Van Lennep/Marko.

Oltre alla maratona francese, Henri Pescarolo conquista numerose vittorie anche nelle gare del Mondiale Marche, permettendo all’Equipe Matra Sport di conquistare due titoli mondiali (1973-’74). L’ultima vittoria di Pescarolo a Le Mans risale al 1984: al volante della Porsche 956B del Joest Racing Team, in compagnia del tedesco Klaus Ludwig, Sempre nel 1984 partecipa alla 1000 km del Nurburgring, al volante di una Porsche 956, come compagno di Stefan Johansson e del giovane Ayrton Senna, di cui ricorda: “È arrivato, mi ha dato quattro secondi a giro e se n’è andato dicendo che la vettura era pesante, non camminava e non era per niente interessante”.

L’ultima vittoria di Pescarolo nell’Endurance, è il trionfo nella 24 Ore di Daytona del 1991. Anche in questo caso al volante di una Porsche, una 962 IMSA. Henri Pescarolo è anche un appassionato pilota di aerei ed elicotteri (ha anche dato alle stampe il volume Elicotteri per Magnus). Ai comandi di un biplano Pitts Special si è esibito in numerose manifestazioni di volo acrobatico.

Terminata l’attività di pilota, fonda la Pescarolo Sport, regalandosi altre soddisfazioni. Il Team Pescarolo ha raggiunto buoni risultati sportivi nella Le Mans Series con diverse vittorie nelle gare Endurance internazionali. Nonostante i risultati, è ben presto entrata in ristrettezze economiche, per poi finire sotto amministrazione controllata e infine fallire (previa estromissione dello stesso Pescarolo). Alla successiva asta fallimentare tenutasi nell’ottobre 2010 un trio di facoltosi appassionati di automobilismo decisero di rilevare in blocco ciò che restava dell’azienda, per poi restituire il tutto all’amico e permettergli di rifondare l’attività.

Immagini © Massimo Campi

 

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About the Author

Perito meccanico, fotografo, giornalista, da oltre 40 anni nel mondo del motorsport. Collaborazioni con diverse testate e siti giornalistici del settore.



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