Formula 1

Published on Luglio 3rd, 2022 | by Massimo Campi

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Sainz s’impone a Silverstone!

Di Carlo Baffi

Dopo aver siglato la sua prima pole in Formula Uno, lo spagnolo della Ferrari conquista anche il suo primo successo in un Gran Premio che ha vissuto momenti di terrore subito dopo il via. Complice un contatto con la Mercedes di Russell, l’Alfa Romeo di Zhou va fuori pista capovolta arrestandosi ai piedi delle tribune. Fortunatamente il pilota cinese non ha riportato danni. Il Cavallino torna alla vittoria in un finale concitato davanti alla Red Bull di Perez ed alla Mercedes di Hamilton. Leclerc e Verstappen chiudono fuori dal podio rispettivamente quarto e settimo. Deluso il monegasco vittima di una strategia discutibile. Nel mondiale piloti l’olandese resta leader con 34 lunghezze di vantaggio sul compagno Perez. Tra i costruttori la Ferrari recupera punti sulla capolista Red Bull.

La 74esima edizione del Gran Premio di Gran Bretagna, decimo round del mondiale di F.1, sarà ricordata per l’exploit di Carlos Sainz junior. Al suo 150esimo G.P., il madrileno figlio d’arte, ha festeggiato la sua prima pole ed il suo primo trionfo nella massima serie. Due grandi risultati messi a segno sul mitico circuito di Silverstone, ovvero la casa del motorsport, dove nel 1950 nacque la F.1. Ma questa corsa resterà nella memoria di tutti anche per la grande paura che si è materializzata nel corso del primo passaggio. Su una pista asciutta e sotto un cielo che minaccia pioggia (la stessa che ha condizionato le qualifiche) allo spegnimento dei semafori, Max Verstappen è lesto a prendere il via superando Sainz grazie al grip dei suoi pneumatici soft (i suoi avversari montavano le medie). Dietro di loro, il ferrarista Charles Leclerc (partito terzo) deve guardarsi dall’assalto della Mercedes di Lewis Hamilton (scattato quinto). E’ lotta aperta anche alle spalle dei primi. In piena accelerazione, Guan You Zhou (Alfa Romeo-Ferrari) è appaiato alla Mercedes di George Russell, il primo è sulla sinistra il secondo è sulla destra, quando tra i due si insinua l’Alpha Tauri di Pierre Gasly. La gomma anteriore di quest’ultimo urta quella posteriore di Russell che perde il controllo della W13 e finisce per colpire Zhou. L’Alfa Romeo si capotta immediatamente e vola sulla sabbia della via di fuga della curva 1. La C42 del cinese pare un missile che finisce per arrestare la sua corsa oltre le barriere. Grazie alla rete di contenimento non piomba tra il pubblico assiepato in tribuna. Avrebbe provocato una strage. Sono attimi di terrore, con Russell che una volta arrestata la sua monoposto si precipita verso l’Alfa Romeo incidentata per assicurarsi delle condizioni del collega. “Quando ho visto Zhou volare è stato spaventoso – dichiarerà l’inglese ancora choccato – che aggiunge – Abbiamo azzardato a partire con gomme hard, non avendo grip sono stato inghiottito dagli altri e poi sono stato colpito nel retrotreno. Fortunatamente Zhou, prontamente soccorso e trasferito al centro medico, non ha subito conseguenze. Nel rivedere le immagini, lo schianto appare ancora più terrificante dal momento che si nota il cedimento del roll-bar. La presenza dell’halo è quindi risultata determinante per la salvezza del pilota, il quale ha rischiato di rimanere decapitato. Halo salva-vita anche durante la Feature Race di F.2 disputata poche ore prima del G.P., sempre a Silverstone. Nell’occasione, Dennis Hauger della Prema è finito sulla monoposto di Roy Nissany (Dams), che aveva innescato la collisione e che deve dire grazie alla protezione introdotta nel 2018. Dunque solo tanta paura e per l’ennesima volta va sottolineato il gran lavoro in ambito della sicurezza svolto dalla Federazione Internazionale. Urge però capire le ragioni che hanno portato al collasso del roll-bar. Stiamo parlando di un elemento vitale per la sicurezza dei piloti. Ma tornando alla gara, appena dopo l’incidente di Zhou s’è verificato un altro tamponamento. Sebastian Vettel (che compiva 35 anni) colpiva la Williams di Alexander Albon, costretto a frenare per evitare le macchine coinvolte nella carambola e che a sua volta sbatteva contro Tsunoda ed Ocon. A differenza di Zhou, il thailandese dopo le visite effettuate al centro medico dell’autodromo, è stato trasporto all’ospedale di Coventry per ulteriori accertamenti e dimesso in serata. Ovviamente a seguito degli incidenti sopradescritti viene esposta bandiera rossa, proprio mentre si verifica una situazione paradossale. Attraverso la radio alcuni piloti avvisano che un piccolo gruppo di manifestanti ha invaso la pista. Un allarme che per la verità era stato lanciato già il venerdì da parte del distretto di polizia del Northampton e che si è puntualmente verificato. Superata la grande angoscia, dopo quasi un’ora d’interruzione le monoposto vanno in pista per il secondo via. Si riparte ancora da fermi con 17 macchine in griglia. Questa volta però Sainz è bravissimo nel difendersi da Verstappen e prendere il comando. Anche Leclerc è scattato a molla e passa Perez dopo un contatto che provoca un danneggiamento delle ali. Se il monegasco prosegue, il messicano ripara ai box e rientra in fondo e cambia l’ala anteriore. Intanto Hamilton sopravanza Norris ed è quarto, poi Alonso, Gasly, Tsunoda, Ocon e Latifi. Davanti Verstappen non molla la presa e quando Sainz commette un errore ne approfitta per assumere la leadership, che però dura pochissimo. Alla 12esima tornata infatti, rallenta di colpo per via di una foratura che lo costringe a raggiungere i box dove monta le medie. Rientrato in pista, il Campione del Mondo non è soddisfatto della sua RB18, lamentandosi via radio di un problema al retrotreno. Dice di volersi ritirare, ma dal suo pit-wall gli dicono di non mollare cercando di limitare i danni. Sainz è di nuovo primo con Leclerc che si sta avvicinando insieme ad Hamilton, terzo. Dai tempi “Hammertime” risulta essere il più veloce in pista. Seppure il monegasco abbia un ritmo gara migliore del compagno, dal box Ferrari gli dicono di conservare le gomme e di non attaccare Carlos a cui viene chiesto di spingere di più forte. La W13 numero 44 però incombe sempre più su Charles che a sua volta è ormai in zona DRS sull’altra rossa. Solo prima del 34esimo giro, lo spagnolo cede, forse la testa ingoiando il rospo. E mentre Hamilton fa il suo pit-stop e torna in lotta con le hard, Leclerc inanella giri veloce e pare in grado di fare il vuoto. Con Verstappen nelle retrovie, sarebbe l’occasione migliore per ridurre lo svantaggio nella classifica piloti. E’ d’obbligo l’uso del condizionale in quanto la sorte non si dimostrerà amica del “Principino”.

E’ il passaggio 39, quando l’Alpine di Esteban Ocon in lotta fino a poco prima con Verstappen, si ferma lungo il tracciato. Una circostanza che provoca l’intervento della safety-car. E’ la svolta della corsa. Ai box si precipitano Sainz, Hamilton, Perez, Alonso, Tsunoda, Norris e Verstappen per montare le soft. Solo Leclerc viene lasciato in pista con le hard usate e si prospetta per lui un finale complicato. Potrà arrivare sino al 52esimo ed ultimo giro respingendo gli assalti dei rivali forti di una mescola nuova che garantisce loro una prestazione migliore? Perché non è stato richiamato ai box come Sainz? Sarebbe stato in condizione di lottare al pari con gli altri. Dubbi che vengono confermati appena dopo il restart. Sainz, velocissimo, piomba su Leclerc che cerca di resistergli vanamente. L’iberico prende il comando, mentre il monegasco, in palese crisi di gomme, si trova fare i conti con Perez tornato nelle posizioni di vertice. Sopravanzato da “Checo”, ora su Charles incombe anche Hamilton. L’inglese ne ha di più, ma il ferrarista sfodera il talento e l’orgoglio. Ne nasce un duello che infiamma il tifo sugli spalti, ovviamente tutti per Lewis, il pilota di casa. Dopo essere stato superato, Leclerc sfrutta il DRS e ripassa l’eptacampione con una manovra da fuoriclasse alla curva Copse, dove è quasi impossibile passare in due. I valori in campo sono però impari e l’idolo di casa arpiona il terzo posto dopo poco alla curva Stowe, accompagnato dal boato dei suoi fans. La situazione vede quindi Sainz primo, poi Perez, Hamilton e Leclerc. Dietro di loro Alonso è quinto davanti a Norris, mentre Verstappen deve tenere a bada un combattivo Schumacher. Un ordine di classifica che resta inviato e Sainz può così tagliare vittoriosamente il traguardo, raggiungendo l’ambito obiettivo. Perez sale meritatamente sul secondo gradino del podio dopo un’encomiabile rimonta precedendo Hamilton che firma anche il giro veloce aggiudicandosi il punto addizionale. A Leclerc non resta che accontentarsi della quarta posizione, difesa dal ritorno di Alonso. Un finale che tutto sommato va bene a Verstappen cheper come si era messa la gara, cede soltanto sei lunghezze dal suo diretto rivale nella corsa all’iride, piazzandosi settimo. Un’altra occasione sprecata dal Cavallino, che pur tornando al successo dopo mesi non può dirsi pienamente soddisfatto in ottica di classifica. La frustrazione di Leclerc va in scena a fine corsa, quando incalzato dalle domande dell’inviata di Sky Sport, cerca di rispondere con grande fair-play.” Io non sono nessuno per chiedere chiarimenti alla Ferrari. Ma anche questa volta manca il risultato. Sono deluso ed ho l’impressione di aver perso tempo rispetto al mio ritmo ottimale, soprattutto nei primi giri. Comunque oggi va celebrata la prima vittoria di Carlos e non voglio che l’attenzione di tutti sia rivolta alla mia delusione.” Parole da gentleman, anche se poco prima il team principal della rossa Mattia Binotto ha faticato un po’ a riportare il suo pilota alla calma. Una rabbia più che comprensibile a fronte dell’ennesimo trionfo sfumato? Una polemica che vede coinvolto  Binotto, il quale dal canto suo cerca nuovamente di fare il pompiere. Sinceramente non è facile trovarsi nella sua situazione. Per assurdo nel giorno in cui torna a vincere una sua vettura, vede salire sul gradino più alto del podio il pilota sbagliato.” Sono contentissimo per Sainz che ha vinto il suo primo G.P. con la Ferrari a Silverstone. E’ una bella vittoria anche per noi, sul territorio inglese. A fine gara ho detto a Charles – ha proseguito il team-boss – che ha fatto un garone e che è giusto guardare avanti. Gli ho detto di calmarsi a fronte di quanto gli sia capitato. Per lui è un’occasione persa, però anche in questo caso dobbiamo essere soddisfatti perché fino a pochi giri dal termine stava vincendo. E’ arrivato quarto… oggi non poteva fare di più. C’è amarezza, ma è frutto di circostanze esterne.” Ed in merito al dilemma della diversa strategia adottata, ha spiegato:” Non avremmo potuto fare un doppio pit stop perché tra le vetture non erano abbastanza distanti. Se fermavamo entrambi, Carlos avrebbe perso ulteriori posizioni su chi lo inseguiva.

Dovevamo scegliere quindi di fermare solo un pilota. Abbiamo deciso di richamare Carlos per due motivi. Il primo è che Charles in quel momento era primo quindi manteneva la vetta e poi perché aveva le gomme più fresche rispetto a Carlos. E in ripartenza dalla Safety Car – ha sottolineato Binotto –  Carlos sarebbe stato alle spalle di Charles, per proteggerlo nelle prime curve. Speravamo in un degrado maggiore delle gomme Soft negli ultimi giri in modo che Charles potesse rifarsi delle posizioni perse, però è andata diversamente. Ma c’è una ratio, non abbiamo fatto le cose a caso”. Certo, le decisioni rispondono ad una logica che sposa in pieno l’interesse della scuderia. Meno quelli di Leclerc. Ed anche se mancano ben 12 G.P. all’ultima bandiera a scacchi, iniziano ad essere troppe le occasioni perdute per recuperare terreno nei confronti di “Mad Max”. Fra sette giorni i nostri eroi torneranno a confrontarsi in Austria sul Red Bull Ring, proprio in casa di Verstappen & C. La Ferrari è chiamata ad una nuova impresa, che sulla carta non pare delle più semplici. Non resta che incrociare le dita e chissà che la dea bendata dia finalmente una mano provvidenziale al “Principino”.

Al di là delle tensioni, complimenti a Sainz che finalmente ha rotto il fatidico ghiaccio. “Ho vinto alla mia 150esima gara sulla Ferrari e a Silverstone, non potevo chiedere di più – ha confessato euforico lo spagnolo – Non è stato facile, ho faticato molto col bilanciamento, poi con la safety car ho avuto la chance di tornare al comando e l’ho sfruttata. Alla ripartenza ero nervoso perchè sapevo di giocarmi tutto, ma ce l’ho fatta.” Dulcis in fundo, vanno elogiati Perez ed Hamilton. Sergio è rientrato in corsa dopo che inizialmente è finito disperso nelle retrovie. Lewis invece, malgrado i soliti problemi della Mercedes, è tornato a combattere tra i top drivers, rappresentando una minaccia anche nelle scelte strategiche della rossa. E’ ritornato l’”Hammertime” dei tempi d’oro, proprio nella sua Silverstone. Infine, applausi a Mick Schumacher che conquista i suoi primi punti iridati, grazie ad un incoraggiante ottavo posto.

Immagini Pirelli press – illustrazione Carlo Baffi

Il mondiale piloti
1° Verstappen 181 – 2° Perez 147 – 3° Leclerc 138 – 4° Sainz 127 –  4° Russell 111  – 6° Hamilton 93 – 7° Norris 58 – 8° Bottas 46 – 9° Ocon 39 – 10° Alonso 28 – 11° Gasly e Magnussen 16 –  13° Ricciardo e Vettel 15 – 15° Tsunoda 11 – 16° Zhou 5 – 17° Schumacher 4 – 18° Albon e Stroll 3.

Il mondiale costruttori
1^ Red Bull-Honda 328 – 2^ Ferrari 265 – 3^ Mercedes 204 –  4^ McLaren-Mercedes 73 – 5^ Alpine-Renault 67 – 6^ Sauber Alfa Romeo-Ferrari 51 – 7^ Alpha Tauri-Honda 27 – 8^ Haas-Ferrari 20 – 9^ Aston Martin-Mercedes 18 – 10^ Williams-Mercedes 3.

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About the Author

Perito meccanico, fotografo, giornalista, da oltre 40 anni nel mondo del motorsport. Collaborazioni con diverse testate e siti giornalistici del settore.



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