Ferrari la prima grande vittoria a le Mans 1949 - Motoremotion.it


Storia

Published on Giugno 25th, 2019 | by Massimo Campi

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Ferrari la prima grande vittoria a le Mans 1949

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La leggenda del cavallino rampante parte da una grande vittoria, quella della 24 ore di Le Mans del 1945, una vittoria dovuta alla testardaggine di Luigi Chinetti che volle a tutti i costi correre sul tracciato della Sarthe con una rossa di Maranello.

La Ferrari in quegli anni era veramente una piccola fabbrica che cercava di riorganizzarsi dopo le ferire della Guerra. Luigi Chinetti ed Enzo ferrari si conoscevano dal lungo tempo, da quando il Drake gestiva le Alfa Romeo e Chinetti correva con le vetture del Portello. La guerra li porta lontano, Ferrari ha abbandonato la fabbrica milanese ed ha deciso di tentare la sua grande avventura. Luigi Chinetti all’inizio del secondo conflitto mondiale è rimasto in America. Con la rinascita dell’economia si è messo nel commercio delle macchine e sono ripresi i contatti tra i due vecchi amici. Chinetti inizia ad importare le nuove vetture italiane, in America si vendono bene tra i nuovi ricchi e sarà ben presto la fortuna di entrambi.

Anche per Luigi Chinetti le corse rappresentano una importante forma di pubblicità , soprattutto per vetture sportive come le rosse. Ha già vinto due volte la 24 Ore di Le Mans, nel 1932 e nel 1934, la prima volta in coppia con Raymond Sommer la seconda con Philippe Etancelin sempre con l’Alfa Romeo 8C, e propone a Ferrari una spedizione per conquistare nuovamente la maratona più importante al mondo con una rossa di Maranello che vuole ripartire nel 1949.

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Per partecipare a Le Mans servono due vetture, otto meccanici e due piloti da affiancare a lui ed a Richard Dreyfus. Ma a Maranello le risorse sono poche, l’idea è molto bella, i tecnici Ferrari sarebbero entusiasti, ma Ferrari non ha soldi e non è in grado di soddisfare le richieste del pilota e imprenditore che ormai si ritiene un italo-americano. Chinetti dal nuovo continente ha già assorbito il tipico pragamatismo e non demorde, trova un finanziatore, il ricco Lord Selsdon, compra due Ferrari 166 e da Ferrari ottiene in cambio due meccanici e due tecnici.

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L’equipaggio è decisamente squilibrato, Chinetti e Selsdon hanno un passo decisamente diverso, ma l’importante è partire, poi si vedrà durante la gara ed è così che dopo 24 ore quello strano equipaggo transita per primo sotto la bandiera a scacchi della prima 24 Ore di le Mans del dopo guerra. Luigi Chinetti è rimasto per oltre 20 ore al volante della rossa, lasciando l’abitacolo all’aristocratico co-pilota solo per poco tempo, tanto per rilassarsi e per inserire il nome del finanziatore nell’albo d’oro della maratona francese.

E’ il primo vero successo internazionale di una Ferrari, sarà anche il primo successo di un dodici cilindri a le Mans. La grande storia internazionale della Ferrari parte proprio da questa vittoria per una gara in cui lo stesso Ferrari non voleva partecipare. Da allora è iniziato un feeling tra le rosse e la maratona della Sarthe che hanno portato a scrivere per nove volte il successo nell’albo d’oro di Le Mans. Le altre vittorie sono state conquistate nel 1954, nel 1958 ed ininterrottamente dal 1960 al 1965 ed attualmente la Ferrari è terza come numero di successi dopo i 16 della Porsche ed i 12 dell’Audi, pur essendo assente nella massima categoria dal 1973.

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About the Author

Perito meccanico, fotografo, giornalista, da oltre 40 anni nel mondo del motorsport. Collaborazioni con diverse testate e siti giornalistici del settore.



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