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Manifestazioni

Published on Maggio 8th, 2018 | by Massimo Campi

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Minardi Day, due giorni nella passione

La passione ed i personaggi sono stati l’anima della manifestazione dedicata alla scuderia faentina

Giancarlo Minardi ha vinto la sua sfida, la terza edizione dell’ Historic Minardi Day si è confermata come una delle manifestazioni più ambite per gli appassionati che sono accorsi sul circuito del Santerno. La sfida era alta, due settimane prima c’è stato il Motor Legend, altra kermesse dedicata alle auto d’epoca, ma il richiamo delle vetture, ormai anziane, hanno saputo riscuotere nuovamente la passione del popolo dei motori. A Imola il patron faentino ha raccolto intorno a sé i piloti che hanno fatto la storia della suo team e oltre 150 macchine da corsa. Tra gli invitati anche Vatteri Bottas ed Aldo Costa, ma anche piloti del calibro di Alessandro Nannini, Pierluigi Martini, Gianni Morbidelli, Giovanni Lavaggi, Riccardo Patrese, Emanuele Pirro, Gabriele Tarquini, Alex Caffi, Roberto Farneti, accompagnati da progettisti del calibro di Mauro Forghieri, Gabriele Tredozi.

Le vere protagoniste sono state le macchine, nel paddock ci sono state ben 28 Formula 1 e altre 150 macchine da competizione con Formula 2, F3000, Gran Turismo e Prototipi che si sono alternate in pista per tutte le due giornate. Tra le monoposto ammirate nei box c’erano sono dei veri gioielli: si va Cooper T51 degli anni ’60 passando per i decenni successivi attraverso le monoposto più importanti come Ferrari, Benetton, Jordan, Arrows, Tecno, Fittipaldi, Fondmetal, Dallara, Osella, Tyrrell, Toro Rosso e, naturalmente, la Minardi M185, che debuttò nel Gran Premio del Brasile sul Circuito di Jacarepaguà, ed infine la Tyrrell P34 del 1977, la 6 ruote, la ex monoposto di Ronnie Peterson che Pierluigi Martini ha fatto girare per la prima volta dopo aver completato il restauro nei giorni precedenti. Insieme alle Formula 1 grande spazio è stato riservato anche alle vetture di F2, F3, F3000 e Formula Abarth e Italia che hanno saputo formare i campioni, oltre alle vetture GT e Prototipi delle principali Case costruttrici tra le quali Abarth, Alfa Romeo, Aston Martin, BMW, Caterham, Lamborghini, Lavaggi, Lotus e Lucchini. Infine la Scuderia del Portello ha portato ad Imola una serie di monoposto motorizzate Alfa Romeo, partendo dalla De Tomaso F.1 degli anni ’50, pilotata dal patron Marco Cajani, per poi schierare in pista Alfa Boxer e F.3 che hanno portato sulle piste il marchio ed i motori della fabbrica di Arese.

Immagini Massimo Campi

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About the Author

Perito meccanico, fotografo, giornalista, da oltre 40 anni nel mondo del motorsport. Collaborazioni con diverse testate e siti giornalistici del settore.



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