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Published on Marzo 12th, 2014 | by redazione

F1 GP Australia: Il Mondiale riparte con il dubbio Red Bull

Il Mondiale di Formula 1 sta per ripartire da Melbourne con due grossi interrogativi: in Australia la Red Bull riuscirà ad entrare in zona punti, dopo i disastrosi test pre-campionato? Che farà Sebastian Vettel se le difficoltà tecniche dalla sua RB10 dovessero diventare croniche?

«Se questa situazione difficile dovessi durare – ha confidato ad alcuni intimi Helmuth Marko, “mentore” del quattro volte iridato e soprattutto uomo di fiducia di Dietrich Mateschitz, padrone del team – non mi meraviglierei più di tanto se Sebastian cominciasse a pensare di cambiare casacca». 

Ovvio che la Red Bull, abituata a dominare e a non lesinare sui soldi, cerchi di trovare una soluzione anche a problemi non strettamente di sua competenza. «Sappiamo di avere una vettura potenzialmente competitiva, con cui, però, la power unit della Renault non riesce assolutamente a dialogare. Per questa ragione  – dice Marko – i nostri ingegnere hanno sviluppato un nuovo software in sostituzione di quello originale francese». Funzionerà? «Lo speriamo».

Altro tema che tiene banco nel paddock dell’Albert Park di Melbourne riguarda la qualità dello spettacolo offerto in pista con i nuovi V6 turbo ibridi. «Non credo che ci sarà una grande differenza rispetto agli anni precedenti, soprattutto da quando è arrivato nel Mondiale la Pirelli»,  ha tagliato corto Fernando Alonso, dopo una lunga biciclettata in pista.

«Nelle stagioni passate abbiamo dovuto gestire il degrado delle gomme . Da quest’anno dovremo prestare un po’ d’attenzione alle batterie e al consumo di carburante. Tutto qui. Sfido gli spettatori, sia quelli in tribuna sia quelli davanti alla televisioni, accorgersi visivamente che che giriamo qualche decimo più lenti».

Alonso calcola poi che, nonostante il gran parlare del diverso modo di correre nel 2014, l’impatto delle nuove regole sui piloti sarà inferiore a quanto molti si aspettano. «Certo, l’accelerazione e la coppia erogata dalla power unit sono un po’ diverse rispetto al passato, così come l’uso del cambio – conclude lo spagnolo – ma state sicuri che quando il semaforo diventerà verde  nulla cambierà in termini di adrenalina, sorpassi, strategia, gestione piloti risparmio di pneumatici. Si baderà solo a conquistare posizioni. Come l’anno scorso e gli anni prima ancora».

Come spesso accade il parere del tecnico è un più complesso di quello del pilota. «Negli ultimi anni l’affidabilità delle vetture di Formula 1 – spiega il direttore dell’Ingegneria della Scuderia Ferrari, Pat Fryè stata incredibile, ma in questa stagione la complessità dei progetti metterà la resistenza delle monoposto molto più a dura prova, specialmente in qualifica e in gara».

Mentre le preoccupazioni legate all’affidabilità domineranno le prime gare, la gestione della nuova power unit promette di essere un lungo puzzle da mettere insieme per piloti ed ingegneri. «In certe gare – spiega infatti Fry – saremo al limite con il carburante e dovremo fare del nostro meglio per economizzarlo. Di fatto l’obiettivo principale per la gara dei tecnici di tutti i team sarà trovare il bilanciamento migliore tra il tipo di potenza, elettrica e termica, ed il consumo». 

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