Published on Ottobre 24th, 2013 | by Massimo Campi
025 ottobre 1970: Rindt mondiale
Gran Premio del Messico, ultimo atto del campionato del mondo del 1970, una delle stagioni più tristi della storia della formula Uno, quella vinta da un pilota che non ha potuto festeggiare il coronamento della sua carriera.
La stagione ’70 verrà ricordata come quella del titolo mondiale postumo a Jochen Rindt, ma bisognerà attendere il mese di ottobre per assegnare matematicamente il titolo.
In lizza per tutto l’anno ci sono Lotus e Ferrari: la 72 progettata da Colin Chapman è un missile, difficile stargli dietro e Rindt vince ben cinque gare fino alle fatidiche prove del G.P. d’Italia a Monza dove perde la vita alla frenata della Parabolica per il cedimento di un freno.
In campionato lo insegue Jacky Ickx con la Ferrari 312B, con Monza rimangono quattro gare ancora da disputare e matematicamente il belga può ancora farcela, ma a Monza vince Clay Ragazzoni, il suo compagno di squadra della rossa, mentre il belga si ritira.
In Canada è doppietta Ferrari e le speranze si riaccendono, ma a Watkins Glen, il 4 ottobre, arriva la riscossa di Colin Chapman con la prima vittoria del giovane Emerson Fittipaldi. Ickx arriva solamente quarto, abbandonando matematicamente la speranze di vincere il titolo mondiale.
In Messico, il 25 ottobre, le Ferrari di Ickx e Ragazzoni ottengono una nuova doppietta, ma il mondiale rimane a Jochen Rindt, unico titolo postumo nella storia della F.1 con cinque lunghezze di vantaggio sul belga che non avrà mai più una simile occasione nella sua lunga carriera, ma non si pentirà di quel titolo mancato ed andato ad un grande, veloce e valoroso campione.