Immagini ©Massimo Campi – Raul Zacchè/Actualfoto
Pioveva, tantissimo, in quella domenica del 21 aprile 1985 sulla pista dell’Estoril, ma le macchine erano pronte al via, con una nera in prima fila, quella del brasiliano Ayrton Senna, per la prima volta in pole position e con la determinata volontà di vincere, di dimostrare al mondo intero che lui era arrivato, pronto ad essere protagonista anche in Formula 1. La pioggia, quella era diventata amica del pilota di San Paolo, aveva passato giornate intere ad allenarsi dai tempi del kart sotto l’acqua ed aveva dimostrato tutte le sue potenzialità con la Toleman l’anno prima a Montecarlo, quella gara stoppata pochi istanti dopo che era passato in testa, ma con la classifica calcolata nel giro precedente.
Da allora molto era cambiato. Nigel Mansell aveva lasciato la Lotus in direzione Williams, si era liberato il suo sedile ed il brasiliano era pronto a sostituirlo. La scomparsa di Colin Chapman era stato un duro colpo per il team, che viene preso in mano da Peter Warr. Per la stagione 1983 la Lotus sviluppa la prima vettura con il motore Turbo Renault e nel 1984 arriva alla direzione tecnica Gerard Ducarouge che inizia a risollevare le sorti della squadra.
Per il 1985 il tecnico francese progetta la nuova Lotus 97T che utilizza alcune parti derivate dalla Lotus 96T, la monoposto pensata per la Indycar tra cui il sistema di realizzazione della scocca in pannelli di carbonio. Il V6 Renault è uno dei motori più potenti della massima formula, ma è anche tra i assetati di benzina. Nel 1985 i serbatoi sono da 220 litri e spesso le vetture con i motori turbo devono rallentare nelle ultime tornate per non rimanere a secco di carburante.
Il Gran Premio del Portogallo è la seconda gara della stagione 1985. La pioggia è tra la principali protagoniste della gara che vede la Lotus di Senna patire dalla pole position e prender subito il comando delle operazioni. Al suo fianco c’è Alain Prost che ha problemi alla partenza ed è superato anche da Elio De Angelis. Michele Alboreto, Derek Warwick e Niki Lauda sono dietro le vetture in testa alla gara, fino a quando Prost esce di strada sull’asfalto sempre più bagnato e Alboreto supera De Angelis diventando secondo alle spalle del brasiliano che continua indisturbato la sua gara solitaria.
La pioggia aumenta ancora d’intensità, tanto che i direttori sportivi delle squadre proposero di interrompere la gara e la direzione di corsa, raggiunte le due ore di gara, avvisò i concorrenti che il GP si sarebbe interrotto al 67° giro, due in meno rispetto alla durata prevista.
Per Senna è il primo trionfo mondiale, è il settantaquattresimo pilota a riuscirci. Il brasiliano taglia in traguardo precedendo la Ferrari di Alboreto staccata di un minuto e tre secondi, unico a pieni giri come il brasiliano, e Tambay. Segue De Angelis che giunge quarto con l’altra Lotus 97T.
Ayrton Senna conquista anche la prima vittoria per la Lotus dopo il decesso di Colin Chapman, e conquisterà la seconda vittoria stagionale in Canada. La Lotus 97T si dimostra una monoposto molto veloce, soprattutto in prova e nella prima parte di stagione dove conquista diverse pole position soprattutto con il brasiliano. Oltre alla vittoria in Portogallo ed in Belgio, la monoposto è nuovamente prima ad Imola con De Angelis.
La scarsa affidabilità e gli elevati consumi del motore Renault, penalizzano Senna che per ben sette gare dopo la vittoria in Portogallo non conquista punti. Senna rimane senza benzina a pochissimi giri dalla fine ad Imola e Silverstone e diverse volte ha dovuto rallentare per terminare la gara, rinunciando alla vittoria.
In totale la Lotus 97T, nella stagione 1985, conquista 71 punti (frutto di 3 vittorie, 2 secondi posti, 4 terzi, 1 quarto, 6 quinti e 1 sesto), facendo chiudere la scuderia al quarto posto nella classifica costruttori.
