9.1 C
Milano
domenica 23 Marzo 2025

F1 Bahrain: La McLaren spaventa

di Carlo Baffi

Nella tre giorni di test collettivi prestagionali, la scuderia Campione del Mondo ha mostrato il suo potenziale e si candida ad essere la dominatrice. A seguire la Ferrari, da cui però ci si attendeva qualcosa in più. Promettente la Mercedes con Russell ed il debuttante Antonelli. Incognite sulla Red Bull che non soddisfa l’iridato Verstappen, ma che comunque resta tra le prime quattro. Sorprende invece la “cenerentola” Williams, che sigla il miglior tempo assoluto con l’ex-ferrarista Sainz.

Giorno 1 – Archiviate le presentazioni delle monoposto,  mercoledì 26 febbraio hanno finalmente cominciato a parlare i cronometri. Il palcoscenico è quello mediorientale di Sakhir, dove le condizioni meteo hanno un po’ spiazzato tutti: temperature più basse del previsto intorno ai 15-14 gradi ed un vento fastidioso in aumento. Logicamente il lavoro dei team ha riguardato la verifica dei riscontri aerodinamici mediante l’utilizzo di sensori, “rastrelli” e vernice flow wiz, al fine di valutare la correlazione tra i dati di galleria del vento e Cfd con quelli reali della pista. Quindi niente ricerca spasmodica delle prestazioni a beneficio della percorrenza di più giri possibili in cui si provano i vari assetti. Una lunga giornata di lavoro, interrotta da un black-out elettrico che ha fermato l’intero impianto e costretto gli organizzatori a concedere un’ora supplementare di collaudi. Dai primi riscontri, che però sono da considerarsi molto indicativi, è emerso un poker di scuderie, guarda caso proprio quelle che avevano terminato il mondiale 2024 ai primi posti. La McLaren, grazie al miglior tempo di Lando Norris con 1’30”430, si conferma la monoposto da battere malgrado non abbia percorso molte tornate. L’inglese, ha girato 1” più rapido di Max Verstappen, che fu il più veloce nel 2024 durante primo giorno di test sempre in Bahrain. Segno inequivocabile che sebbene le vetture siano giunte a fine ciclo (dal 2026 entrerà in vigore il nuovo regolamento), i tecnici hanno ulteriormente apportato sviluppi interessanti. Alle spalle del vice Campione s’è issato George Russell (1’30”587 siglato nel pomeriggio) sulla Mercedes, che aveva già impressionato nella mattinata con il primo posto di Andrea Kimi Antonelli, settimo a fine giornata e migliore fra i rookie. Il 18enne bolognese ha percorso 78 passaggi in modo costante nelle simulazioni di passo, senza commettere alcun errore. La W16E è sembrata molto reattiva, aiutata forse anche dal freddo, condizione gradita anche nella stagione passata. Terzo è risultato Max Verstappen (1’30”674). La prima monoposto del dopo-Newey presenta parecchie modifiche varate dai tecnici guidati da Pierre Wachè al fine di migliorare l’efficienza: parliamo delle masse radianti riposizionate, le pance più piccole, il minore ingombro del cofano motore ed il fondo nuovo. E la Ferrari? E’ finita quarta con Charles Leclerc (1’30”878) che è sceso in pista nel pomeriggio compiendo 71 giri, dopo i 70 di Lewis Hamilton effettuati la mattina. C’era grande attesa intorno all’eptacampione alla sua prima uscita stagionale come nuovo portacolori del Cavallino. Il britannico però non è andato oltre il 13° crono di 1’31”34. La Scuderia ha comunque completato il menù previsto con 141 tornate pari a 763 chilometri utilizzando sia le mescole C2, che le C3 con entrambi i drivers. Dietro i big è spuntato a sorpresa Carlos Sainz jr sulla Williams-Mercedes, suo il tempo di 1’30”955 ottenuto nel 2° turno con 68 passaggi all’attivo. Più indietro Racing Bulls, Sauber, Alpine, Aston Martin e Haas.

Giorno 2 – E’ un capitolo interessante, quello scritto giovedì 27 febbraio, che ha fornito due conferme: l’emergente Williams sul giro secco e la McLaren sul passo gara. Sotto un cielo nuvoloso con piovaschi e le temperature ancora intorno ai 15-14 gradi, ha avuto inizio la sessione mattutina, nella quale Lewis Hamilton ha segnato il miglior tempo in 1’29”379 (45 giri percorsi) migliorandosi costantemente con le Pirelli medie; segno che la confidenza nella monoposto aumenta. Un risultato confortante per la Rossa, la quale ha ricevuto la visita del Presidente John Elkann. “Sir Lewis” ha preceduto il suo ex-compagno Russell di 4 decimi, che ha guidato la Mercedes per 71 passaggi. Poi ecco Carlos Sainz, prim’attore anche nel pomeriggio (Albon era a riposo), quando nelle simulazioni di qualifica ha spodestato Hamilton dalla vetta: 1’29”348 (montava le C3) al termine delle 127 tornate sulla sua Williams-Mercedes. Un acuto che conforta non solo lo spagnolo, ma anche tutta la compagine diretta da James Vowles, che in questo mondiale cercherà di migliorare la deludente classifica del 2024 in cui è figurata penultima. Un guizzo che potrebbe essere utile anche sotto il profilo economico per attrarre nuovi investitori, sempre ben accetti. D’accordo, qualcuno potrà osservare che non si conoscono le quantità di benzina imbarcate sulla FW47 e le mappature del motore, però la prestazione c’è stata ed il valore di Carlos è indubbio. Sempre nel pomeriggio, a colpire sono state le evoluzioni della McLaren-Mercedes, questa volta sul passo gara. Norris, subentrato a Piastri, ha fatto emergere tutto il potenziale della MCL39, rispetto a Ferrari e Mercedes, anch’esse impegnate nei long run, rispettivamente con Leclerc ed Antonelli. La vettura papaya è sicuramente la macchina da battere, è ben bilanciata e garantisce un gran ritmo. L’inglese ha inoltre cercato i giri veloci, spingendo nei singoli settori con eccellenti parziali, ma rallentando all’ultima curva per non dare riferimenti alla concorrenza. Nella classifica finale infatti, Piastri e Norris risulteranno solo 13° e 14° (44 passaggi per Oscar e 77 per Lando). La Ferrari ha comunque ben figurato, terza con Leclerc (1’29”431) al termine di 83 tornate. Opinione analoga per la Mercedes che dopo il quarto crono di Russell del mattino, ha mandato in pista Antonelli per la simulazione gara. Andrea Kimi, ha nuovamente mostrato le sue qualità eccelse finendo a 6 millesimi da George e siglando il 5° tempo. Dubbi invece in casa Red Bull dopo le buone prestazioni del giorno prima. Assente Max Verstappen, il quale sarà impegnato nel terzo ed ultimo giorno, il compito di svezzare la RB21 è toccato all’esordiente Liam Lawson, il quale però non è andato al di là della settima posizione (1’30”252) dietro all’exploit di Lance Stroll, 6° sull’Aston Martin. Il canadese ha fatto meglio del compagno Fernando Alonso, undicesimo.

Giorno 3 – Il venerdì 28 ha chiuso la maratona dei primi collaudi con George Russell risultato il più rapido: 1’29”545 dopo 91 passaggi. Ad impressionare però sono state nuovamente Williams e McLaren. In una sessione dove le temperature si sono rialzate (fino a 33° l’asfalto), ma col vento forte (ha persino rotto il vetro della cabina del direttore di gara causando bandiera rossa), Leclerc è stato il migliore la mattina fermando le lancette dei cronometri sull’1’30”811. Il “Principino girava con poco carburante a bordo. A soli 77 millesimi s’è portato Antonelli, autore di un’altra prova convincente. Terzo Norris, veloce nei long-run (1’30”943) e quarto Verstappen. Sebbene riaffacciatosi nelle zone alte, il Campione del Mondo non s’è esaltato sulla RB21 ancora alla ricerca del giusto bilanciamento. Dall’Inghilterra è arrivata una nuova ala anteriore, la ricerca dei dati sperimentando nuove regolazioni è proseguita anche nel pomeriggio ed i miglioramenti non sono mancati. “Mad Max” s’è portato al comando con 1’29”566, bruciato nel finale da Russell, che dopo le simulazioni gara, ha siglato 1’29”545 con la sua Freccia d’Argento. Segnale che la W16E viaggia anche col caldo. In terza piazza ha fatto capolino la Williams, questa volta con Alexander Albon: 1’29”690 il tempo del 28enne thailandese con passaporto britannico, con ben 137 tornate all’attivo senza alcun intoppo. E ciò la dice lunga sulla consistenza di questa FW47. Un po’ opaca è parsa la Ferrari. Il tempo di Leclerc è stato ampiamente superato ed Hamilton ha registrato il suo miglior crono in 1’30”345, che l’ha relegato sesto tra l’Alpine di Gasly e la Racing Bulls di Tsunoda. Sul finire del sesto ed ultimo turno, il britannico è pure rimasto fermo ai box per un presunto problema tecnico. Decisamente sottotono l’Aston Martin con Fernando Alonso che ha sostituito Lance Stroll indisposto. Se il canadese è risultato 13° (1’31”699), l’iberico ha chiuso 16° (1’32”084).

Il bilancio finale di questo trittico prima dell’esordio a Melbourne del prossimo 16 marzo, ha visto quindi al comando Sainz con 1’29”348, a seguire Hamilton 1’29”379, Leclerc 1’29”431, Russell 1’29”545 e Verstappen 1’29”566. Detto ciò, teniamoci bene a mente il formidabile passo gara della McLaren, che dopo il best-lap del primo giorno, non è più andata a caccia della miglior perfomance sul giro secco. Non ne aveva bisogno.

 

 

redazione
redazionehttp://www.motoremotion.it/
Un gruppo di appassionati vi tiene informati, sul sito e via Facebook, su quanto avviene, anche dietro le quinte, nel mondo delle competizioni motoristiche internazionali.

ARTICOLI CORRELATI