Published on Novembre 8th, 2024 | by Massimo Campi
0SCOOTERMANIA: NON SOLO VESPA & LAMBRETTA A NOVEGRO – MOSTRA SCAMBIO
Foto ©Massimo Campi
L’87a edizione della Mostra Scambio di auto, moto, ricambi e cicli d’epoca, che si svolge dall’8 al 10 novembre 2024, presenta come attrazione principale una ricchissima esposizione di scooter. Non solo Vespa e Lambretta. Quest’ultima era il mito indiscusso della Milano operaia. La rivale, invece, faceva il giro del mondo con “Vacanze romane”, il famosissimo film del 1953 diretto da William Wyler e interpretato da Gregory Peck e Audrey Hepburn.
La movimentazione è una necessità che ha sempre spinto l’essere umano a studiare e sviluppare macchine per il trasporto. Necessità che ha assunto un valore primario al termine dell’ultimo conflitto mondiale, quando si è verificata una spasmodica ricerca di veicoli economici, sia nel prezzo di acquisto che di manutenzione, tanto da orientare le industrie a convertirsi dalla produzione militare a quella di mezzi di trasporto. Nascono così, alla fine degli anni Quaranta, la Vespa, la Lambretta e tanti altri marchi.
Il tappeto rosso della 87a Mostra Scambio di Novegro, questa volta è tutto riservato agli scooter. La mostra tematica “Scootermania: non solo Vespa & Lambretta” è il motivo di richiamo che conduce i visitatori lungo un percorso di un importante mezzo secolo scorso, attraverso modelli legati indissolubilmente all’industrializzazione e, nella fattispecie, alla motorizzazione su due ruote. Alla manifestazione non mancano esemplari che hanno fatto la storia del motociclismo italiano e internazionale.
Lungo il percorso storico, in particolare, si potranno ammirare meravigliosi veicoli. Per fare qualche nome: Zeffiro e Ghibli dell’Aermacchi, Ducati, Mondial, MotoBi, Zundapp Bella, NSU Prima, Rumi Formichino e tanti altri.
Rispunta una sfida dal sapore nostalgico: Vespa contro Lambretta, come nel dopoguerra, quando i due scooter rivali dividevano il popolo dei neomotorizzati creando una contrapposizione quasi filosofica. La Vespa, disegnata nel 1946 da Corradino D’Ascanio, avrebbe continuato a vivere, evolvendosi negli anni, fino a diventare un’icona mondiale, declinata in decine di modelli.
E la Lambretta? Lambrettwist, cantavano i Cetra, in uno spot di settore per tenere in vita il motoveicolo che soffriva la crisi, la concorrenza, la tendenza, la moda, tutta quella roba lì per la quale alla fine ha dovuto arrendersi nel 1971, traslocando in India e oggi tornando a casa, un po’ diversa, costruita nei più economici stabilimenti di Paesi asiatici.
Peccato, perché a Milano, Milano e dintorni, non c’era partita vera tra vespisti e lambrettisti: vincevano i secondi con tre o quattro giri di vantaggio, non soltanto per la velocità che premiava l’articolo, nato là dove c’era l’erba e oggi ci sono rottami arrugginiti, vetrate in frantumi, vicino al fiume Lambro, quartiere di Lambrate, da cui e per cui il famoso Ferdinando Innocenti chiamò il veicolo Lambretta. La Vespa era più fricchettona, di gran moda, roba da centrosud, sole e gita ai castelli. Qui, tra il nebiun, il magun e il panetun, veniva meglio quella specie di Lego dei tubi e delle cromature.
Tra gli scooter milanesi in mostra, ci sono la Lambretta 125 m(A) del 1948, la Lambretta 125 LC del 1950, la Lambretta 125 E del 1953 e la Lambretta 200 DL del 1970.
Tra i vari scooter di Pontedera, invece, sono esposte la Vespa 98 del 1947, la Vespa 125 del 1951 e la Vespa 125 U del 1953.