Published on Settembre 16th, 2024 | by Massimo Campi
0F.2: Bortoleto nuovo leader
Di Carlo Baffi
A Baku, nella terz’ultima trasferta del campionato, Dürksen e Verschoor vincono rispettivamente la Sprint e la Feature Race. Mentre in classifica Bortoleto sopravanza Hadjar di 4,5 punti, quando mancano quattro gare alla fine. Bene gli italiani, con il rookie Minì 3° il sabato ed Antonelli 3° la domenica, entrambi della Prema Racing.
In virtù della 5^ e 4^ piazza, il 19enne brasiliano Gabriel Bortoleto dell’Invicta Racing balza in testa alla graduatoria piloti. A farne le spese il francese con passaporto algerino Isack Hadjar (anch’egli di 19 anni) protagonista di un fine settimana da dimenticare con un 12° e 14° posto. Un altro doppio zero per l’alfiere della Campos Racing dopo Monza, contro le 40,5 lunghezze recuperate dal sudamericano tra l’Italia e l’Azerbaijan. Nei 21 giri della Sprint, s’è imposto Joshua Dürksen, paraguaiano di Asuncion, classe 2003, portacolori della compagine tedesca AIX. Una gara combattuta, che nei primi giri ha vissuto del duello tra due debuttanti Christian Mansell, australiano della Trident ed il nostro Gabriele Minì. L’attuale vice-campione della F.3, classe 2005, ha ereditato il volante di Oliver Bearman chiamato dalla Haas a sostituire lo squalificato Magnussen nel Gran Premio dell’Azerbaijan. Mansell partiva dalla pole ed ha condotto in testa sino alla tornata 7, quando il palermitano l’ha superato alla fine del lungo rettilineo con una manovra decisa. Minì restava al comando per sette passaggi per poi capitolare sotto il pressing insistente di Dürksen, che nel frattempo aveva passato Mansell. Una volta davanti il pilota dall’AIX allungava, ma la sua fuga sarebbe stata vanificata dall’entrata della Safety-Car al giro 15, complice il fuori pista del giapponese Miyata. Al restart Dürksen non aveva difficoltà a mantenere la leadership, mentre Minì veniva sopravanzato dall’americano Crawford e doveva guardarsi dalla rimonta del francese Martin. Brivido alla 18^ tornata per Bortoleto, che dopo esser stato toccato da Mansell colpiva le barriere riuscendo a rimettersi in linea e continuare senza aver subito rotture. La bandiera a scacchi decretava il successo di Dürksen davanti a Crawford e Minì, splendido terzo dopo aver difeso a denti stretti il suo primo podio in F.2. Bene anche Andrea Kimi Antonelli partito 9° ed arrivato settimo dopo un acceso duello con Maloney e Bortoleto, che ha chiuso 5° baciato dalla fortuna. E veniamo alla main race. Allo spegnimento dei semafori, si sono vissuti attimi di paura complice un brutto botto nelle retrovie. La Dallara dell’indiano Maini (qualificatosi 5°) restava immobile, Hadjar e Cordeel la schivavano, ma Goethe la tamponava violentemente innescando un effetto domino con il capottamento di Martì. Tanti danni per le monoposto e fortunatamente nessuna conseguenza per i piloti, a riprova degli alti standard di sicurezza raggiunti. La bandiera rossa interrompeva la corsa per 40 minuti al fine di rimuovere le vetture incidentate ed i tanti detriti sparsi lungo l’asfalto. Tutto da rifare dunque per Verschoor, Antonelli e Victor Martins che s’erano subito presi le prime tre posizioni. Al restart l’olandese della Trident era ancora lesto a balzare al comando davanti ad Antonelli e Martins, che al giro 7 infilava il futuro pilota Mercedes. Mentre il cronometro scandiva il conto alla rovescia verso la fine, arrivava il momento delle soste del terzetto di testa, in cui il transalpino perdeva terreno nei confronti degli altri due rivali. A questo punto irrompeva Maloney ed erano subito scintille con Antonelli, che cercava di impallinarlo. Peccato che il barbadiano, con le gomme ancora fredde dopo il pit-stop, andava lungo contro le barriere ostacolando il bolognese che veniva a sua volta scavalcato da Martin. Verschoor, saldamente in testa, si involava verso un trionfo sicuro che arrivava in regime di Safety-Car. La neutralizzazione era dovuta all’incidente di Minì finito contro le barriere mentre era in nona posizione. Peccato per Gabriele che stava spingendo ed i due giri veloci ne sono una prova. Sul podio salivano Martins ed Antonelli, buon terzo malgrado il danno riportato alla sospensione anteriore sinistra nel contatto con Maloney. La Prema chiudeva positivamente il weekend in Azerbaijan in cui ha schierato le due grandi speranze dell’automobilismo italiano. Molto toccante il momento della premiazione, in cui Verschoor ha dedicato la vittoria al figlio di Maurizio Salvadori (il proprietario della Trident), scomparso tragicamente nella notte tra sabato e domenica. Luca Salvadori aveva 32 anni ed è rimasto vittima di un fatale incidente durante una gara motociclistica dell’IRRC disputata in Germania. Alla famiglia di Luca, la redazione di Motoremotion porge le più sentite condoglianze.
Classifica Piloti
1° Bortoleto 169,5 – 2° Hadjar 165 – 3° Maloney 135 – 4° Aron 133 – 5° Crawford 116 – 6° Antonelli 113 – 7° Colapinto 96 – 8° Martins 93 – 9° Hauger 85,5 – 10° Verschoor 81 – 11° Maini 74 – 12° Fittipaldi, Durksen 61 – 14° O’Sullivan 59 – 15° Bearman 50 – 16° Martí 43 – 17° Correa 31 – 18° Cordeel, Miyata 29 – 20° Barnard 18 – 21° Staněk 14 – 22° Villagómez 13 – 23° Minì 6 – 24° Browning 4 -25° Mansell 2