Turismo

Published on Agosto 28th, 2024 | by Massimo Campi

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Strada della Tremola un monumento tutto da percorrere

 

Sono pochi chilometri, ma di pura adrenalina e di meraviglia allo stato puro. È la Strada della Tremola, quella che, in Svizzera, collega Airolo con il Passo del San Gottardo. È una via storica, il nome completo è Strada della Tremola San Gottardo, ed è il più lungo monumento viario della Svizzera e figura nell’inventario delle vie di comunicazione storiche della Confederazione Elvetica.

La strada è stata realizzata fra il 1827 e il 1832 su progettazione dell’ingegnere ticinese Francesco Meschini ed era parte dei lavori di ampliamento delle vie di accesso da Basilea e da Chiasso iniziati attorno al 1810.

Con il fondo in granito grigio, è una serpentina di collegamento che sale da Airolo fino al Passo con un dislivello che parte da 1175 m s.l.m. fino a 2106 m s.l.m. La strada si dirama sul versante sinistro della Val Tremola, e nel tratto più importante supera su una lunghezza di quattro chilometri un dislivello di 300 metri in 24 tornanti.

È una strada molto caratteristica ed ogni giorno, nel periodo estivo di apertura, è sempre una meta frequentata da appassionati con ogni mezzo, dalle bici, alle moto alle quattro ruote. La strada è larga da sei a sette metri e affiancata da muri di sostegno alti fino a otto metri ed oggi la Tremola ha praticamente l’aspetto che aveva nel 1951, al termine della sua ricostruzione con il fondo lastricato in granito, i tornati costruiti con vecchi muri a secco, i paracarri in pietra che delimitano la carreggiata verso il vuoto e le indicazioni scritte sulle pietre chilometriche.

La Tremola è un vero e proprio monumento viario, un simbolo ed un capolavoro dell’ingegneria ottocentesca, visto la disponibilità di mezzi dell’epoca. È una delle strade più belle ed iconiche tra i passi alpini, da percorrere anche in rilassatezza ammirando il panorama della valle per poi sbucare in cima al Passo San Gottardo, con il Lago della Piazza e il Lago di San Carlo, l’Albergo e l’Ospizio che già in passato servivano da rifugio e da sosta per i viandanti che attraversavano questo passo lungo la direttrice nord-sud.

Immagini ©Massimo Campi – Roberta De Ponti

 

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About the Author

Perito meccanico, fotografo, giornalista, da oltre 40 anni nel mondo del motorsport. Collaborazioni con diverse testate e siti giornalistici del settore.



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