Published on Giugno 3rd, 2024 | by Massimo Campi
0Mercedes M25: la prima freccia d’argento
Nel 1934 debutta la prima vettura da competizione della stella a tre punte
Con l’avvento del Partito Nazista, il governo tedesco stanzia sostanziosi fondi per promuovere lo sport automobilistico, vetrina della tecnologia germanica nel mondo. I nuovi regolamenti sportivi prevedono per la corse Grand Prix, la formula 750 kg, ovvero le vetture dovevano rispettare la cifra come peso massimo a vuoto, questo per favorire la tecnologia delle leghe leggere.
La Casa di Stoccarda si dimostrò interessata al progetto di una vera vettura da competizione, la prima dalla nascita del gruppo Daimler-Benz nel 1926. Prima era già stata prodotta la SSKL, derivata da una vettura di serie, non più alla altezza delle nuove realizzazioni previste.
Alla Mercedes nel 1933 viene dato il via al progetto W25, creata dal team guidato da Hans Nibel, con la collaborazione di Max Sailer, che realizzano la monoposto con un telaio in alluminio ed in acciaio pressato con profilo ad U. L’avantreno era a ruote indipendenti con doppi bracci oscillanti, molle elicoidali ed ammortizzatori a frizione, mentre il retrotreno era a ponte De Dion. L’impianto frenante era idraulico a tamburi e lo sterzo a vite senza fine.
La tecnologia del propulsore è innovativa per l’epoca, un 8 cilindri in linea da 3.363 cc con canne in umido e formato da due blocchi di 4 cilindri allineati. La distribuzione a 4 valvole per cilindro + a bialbero in testa e l’alimentazione è composta da due carburatori Mercedes-Benz. Il motore era sovralimentato mediante un compressore volumetrico Roots.
La W25 viene schierata per la prima volta in gara alla corsa dell’AVUS del 27 maggio 1934, dove si deve ritirare dopo pochi giri. La rivincita arriva il 3 giugno 1934, al Nürburgring, con Manfred von Brauchitsch che conquista la vittoria.
La W25 in quella occasione verrà subito ribattezzata “la freccia d’argento” per avere corso con la carrozzeria nuda senza verniciatura. Prima della partenza, le W25 schierate risultarono più pesanti di un chilo rispetto al regolamento. Dopo alcuni tentativi infruttuosi di ridurre il peso, ad Alfren Neubauer, il Direttore Sportivo della squadra, venne l’idea di sverniciare le vetture schierate, lasciando scoperta la carrozzeria in alluminio, riuscendo a rientrare entro la soglia dei 750 kg.
La W25 rimane sulla scena fino al 1936 conquistando gare con i piloti della casa tedesca tra cui l’italiano Luigi Fagioli e l’asso tedesco Rudolf Caracciola. In questi anni la cilindrata del propulsore viene portata fino a 4,7 litri con una potenza di circa 490 cv.
Per la stagione 1937 venne progettata e realizzata la nuova W125.