Vetture

Published on Novembre 21st, 2023 | by Massimo Campi

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Alfa GT Sprint la coupè della Giulia con la sua linea particolare.

 

La Giulia GT Sprint è una delle vetture più iconiche della produzione Alfa Romeo ed è stata presentata il 9 settembre 1963. La Sprint GT è una vettura che si stacca subito dalla Giulia berlina per diventare una vettura con una propria identità e non una semplice versione coupè della berlina. Per arrivare alla definizione delle forme e del suo stile è stato un lavoro come al solito piuttosto complesso con varie vicende e contrasti interni che però hanno dato un risultato di tutto rispetto ed una vettura che è rimasta nella storia.

La presentazione avviene il 9 settembre del 1963 ad Arese con una cerimonia meno emblematica rispetto alle altre vetture. In realtà si vuole concentrare l’attenzione della stampa sulla nuova struttura di Arese che entra ulteriormente in funzione con la Giulia Sprint GT. A presentare la vettura ci sono Giuseppe Luraghi, Orazio Satta e Nuccio Bertone che ha fatto il design della vettura, firmato da Giorgetto Giugiaro che lavorava nella sua struttura. È presente anche Nino Farina, il campione del mondo del 1950, come testimonial per l’Alfa Romeo. La presentazione viene fatta all’interno della catena di montaggio in cui viene temporaneamente interrotta la produzione per fare affluire la stampa. Il messaggio è quello del passaggio di consegne tra gli stabilimenti mostrando la piena attività di Arese con la produzione della nuova vettura e della Giulia Berlina che era stata inizialmente prodotta al Portello.

Il progetto della Sprint GT nasce quasi contemporaneamente a quello della Giulia Berlina il primo disegno, marchiato 105.02 presenta un design fortemente derivato da quello della Giulietta Sprint cercando di rendere più abitabile la parte posteriore dell’abitacolo per ospitare quattro persone. Viene fissato un passo di 2,350 metri e questo sarà il dato basilare per la definizione finale della vettura che è studiata inizialmente dal Centro Stile dell’Alfa Romeo. Nel febbraio 1960 inizia a mutare il design con delle linee meno arrotondate e più spigolose.

A fine primavera dello stesso anno inizia la collaborazione con Bertone che realizza un modello in plastilina in scala 1:10 in cui già si intuiscono le forme della fiancata. In seguito vengono definiti i vari dettagli tra cui lo scalino del cofano anteriore. La parte che subirà più modifiche è l’interno.

Il frontale alto e squadrato fa venire diversi dubbi, la direzione Alfa richiede anche una verifica aerodinamica e vengono fatte ipotesi con musi molto più bassi ed un posteriore rastremato come quello della 2600. Fortunatamente questi progetti vengono abbandonati e le prestazioni aerodinamiche verranno ritenute adeguate per la nuova vettura. Inizialmente la plancia è derivata da quella della Giulietta ma il volante è già di nuova foggia ed alla fine si arriva alla plancia definitiva dopo diverse soluzioni.

Per la linea della carrozzeria bisogna sottolineare che l’Alfa Romeo studia una linea autonoma e ben definita e non una semplice coupè derivata dalla berlina. Spesso venivano realizzate vetture coupè tagliando ed accorciando le linee delle berline nella parte posteriore con lunotti più inclinati e rastremati. La Sprint GT invece nasce come idea autonoma e diversificata, un vero pregio delle realizzazioni Alfa Romeo, che ha anche prodotto la Spider con una linea completamente diversa dalle altre due Giulia della stessa famiglia, dimostrando anche molta creatività nel design. Uno degli elementi caratteristici della Sprint GT sono le linee della fiancata, quella in alto che la divide in due e quella in basso. Anche il muso è particolare con lo scudetto centrale ed i due fari tondi molto vicini che le danno una espressione ben definita unita agli indicatori verticali alle estremità.

Tra il progetto ed il debutto della Sprint GT sono passati due anni e mezzo dovuti all’ingegnerizzazione della vettura che venne eseguita con l’aiuto della carrozzeria Karmann in Germania per la produzione degli stampi che era stata scelta inizialmente da Bertone.

Inizialmente vengono previste due versioni la normale e quella lusso, ma si optò con la variante di alcuni allestimenti più curati e costosi tra cui i sedili in pelle. Con il carrozziere piemontese i rapporti non sono sempre stati idilliaci e spesso si sono avute liti e discussioni. Bertone aveva previsto di fare una parte di produzione della Giulia Sprint GT con l’allestimento lusso, ma non riusciva a fare fronte alla produzione richiesta ed alla fine la direzione di Arese optò per una costruzione completamente interna con il grande disappunto del carrozziere piemontese che perdeva una grossa fonte di guadagno.

La Giulia Sprint GT aiuterà sarà uno dei vari elementi del grande successo commerciale dell’Alfa Romeo nei primi anni ’60 che vede la fabbrica di Arese aumentare considerevolmente la produzione ed i volumi di vendita.

 

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About the Author

Perito meccanico, fotografo, giornalista, da oltre 40 anni nel mondo del motorsport. Collaborazioni con diverse testate e siti giornalistici del settore.



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