Formula 1

Published on Luglio 13th, 2023 | by Massimo Campi

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Alberto Ascari 13 luglio 1918

È stato uno dei due campioni mondiali di Formula 1 italiani, parliamo di Alberto Ascari nato il 13 luglio 1918 a Milano. Alberto era figlio di Antonio, uno dei più famosi campioni dell’Alfa Romeo negli anni ’30.

Una carriera iniziata prima della Guerra Mondiale, la passione la eredita dal padre prematuramente scomparso ed esordisce in moto il 28 giugno 1936 con una Sertum in una gara di durata: la 24 Ore attraverso l’Alta Italia. La prima vittoria arriva il 4 luglio nella regolarità del Circuito del Lario. Poi corre in pista, in salita, ma sono le quattro ruote che attirano il giovane Alberto e nel 1940 è al via della Mille Miglia con la Auto Avio Costruzioni 815 realizzata da Enzo Ferrari.

Poche settimane dopo, l’entrata in guerra dell’Italia mette in pausa l’attività sportiva di Alberto, che doveva occuparsi delle attività di famiglia, la fiorente concessionaria e officina FIAT Ascari di Milano e una società di trasporti per l’esercito italiano in Nordafrica, in cui era socio di Luigi Villoresi. Alla fine del secondo conflitto mondiale fu proprio quest’ultimo a convincerlo a riprendere a correre e, insieme, nel 1949 saranno compagni di squadra nella Scuderia di Enzo Ferrari. Nel frattempo, Alberto aveva messo su famiglia, sposando Mietta ed erano anche nati i loro due figli, Patrizia e Antonio.

Ritorna alla gare nel dopoguerra e la prima vittoria arriva nel 1947 sul Circuito di Modena con una Maserati A6GCS e nell’anno successivo è in Formula 1 dove vince a San Remo. Ascari è una delle giovani promesse italiane, corre con Alfa Romeo e Maserati, ed infine con Ferrari quando parte il Campionato Mondiale di Formula 1 all’inizio degli anni ’50. Corre con le monoposto di Formula 1 Formula 2 ed il primo successo mondiale arriva al GP di Germanio sul tracciato del Nurburgring nel 1951.

Le grandi stagioni di Ascari sono il 1952 e 1953, con la Ferrari 500 F2 il pilota milanese vince praticamente tutto ciò che poteva vincere: undici vittorie su quattrodici gare e doppietta iridata. Dopo i due titoli mondiali emigra alla Lancia e scompare durante una prova a Monza il 26 maggio 1955 mentre era al volante della Ferrari dell’amico Castellotti.

Alberto Ascari è stato un pilota molto veloce, dal bello stile, quando andava in testa ad una gara era difficile raggiungerlo, ma soffriva alcune la bagarre. “Ciccio”, questo il suo soprannome, aveva un carattere aperto e amichevole ed era noto per essere un pilota non soltanto velocissimo ma anche sempre in controllo di sé, senza dunque dover oltrepassare i limiti per prevalere sugli avversari.

Tra le sue caratteristiche c’era la superstizione: Ascari non sopportava i gatti neri ed in particolare il numero 13 con tutti i suoi multipli che segneranno la sua vita. Era nato il 13 di luglio 1918 e le lettere che formano il nome ed il cognome sono 13. Il suo esordio in F.1 avvenne il 13 maggio 1950, ottenne 13 vittorie con la Ferrari e 17 podi. La Lancia sulla quale era volato in mare aveva il numero 26, un multiplo di 13 e sarà lo stesso numero del giorno della fatale uscita di pista a Monza. Quando si dice…le coincidenze!

 

 

 

 

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Perito meccanico, fotografo, giornalista, da oltre 40 anni nel mondo del motorsport. Collaborazioni con diverse testate e siti giornalistici del settore.



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