Storia

Published on Marzo 7th, 2023 | by Massimo Campi

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Formula Panda: dalla utilitaria alla pista

 

Nel 1983 debutta la F.Panda con il quattro cilindri della Fiat

La F.Monza, con il suo motore della Fiat 500 Giardinetta preparato è ormai alla fine della sua storia negli anni ’70. Creata dall’Autodromo di Monza, sotto l’egida di Romolo Tavoni, la F.Monza è stata una monoposto che ha consentito a tanti giovani di correre in pista, con dei budget contenuti ed ha avuto il pregio di formare piloti, meccanici, preparatori e costruttori che hanno trovato la loro strada nel motorsport a livello professionistico.

il panorama delle formule addestrative italiane si sta espandendo con la F.Italia ed i seguito con la Fiat Abarth che servono a preparare i piloti per la Formula 3 che ha alzato il livello professionale con macchine sempre più sofisticate e performanti. I giovani hanno scoperto il kart ed i migliori e quelli con tante risorse economiche, debuttano direttamente nelle formule maggiori saltando le piccole monoposto addestrative.

Nella F.Monza c’è anche il problema dei ricambi per le parti meccaniche. Il bicilindrico di 500 cc ha avuto molte evoluzioni con diverse parti di ricambio prodotte che non sono nell’elenco ricambi della Fiat e spesso portano ad incomprensioni e malumori in sede di verifica. Inoltre la parte telaistica con le sospensioni derivate dalla vettura di serie ed i freni tamburo è diventata anacronistica nel mondo motoristico che si è evoluto con sospensioni indipendenti e freni a disco.

Serve una nuova vettura, che possa servire veramente ai giovani, con un telaio moderno, motore semplice da preparare ma derivato dalla serie e prestazioni adeguate a formare i piloti alle prime esperienze in pista. Il tutto ovviamente deve avere gli stessi principi della F.Monza con costi contenuti e facilità di gestione.

Nel 1980 la Fiat presenta sul mercato la Panda l’utilitaria disegnata sa Giorgetto Giugiaro che si inserisce nel listino della casa torinese tra i modelli 126 e 127. Dalla seconda eredita il quattro cilindri da 903 cc, il giusto motore, con i suoi 45 cavalli di potenza, come base di partenza per la nuova monoposto pensata da Romolo Tavoni. Il quattro cilindri, 903 cc ad aste e bilancieri ha una lunga storia nel campo sportivo, partita dalle elaborazioni Abarth per le turismo ed è stato impiegato anche nella F.850 che era diventata, negli anni ‘60 l’anello di collegamento tra la F.Monza e la F.3.

Dopo varie riunioni con i commissari tecnici, i piloti, i costruttori ed i preparatori, si arriva a definire un regolamento tecnico che prevede una monoposto con telaio metallico tubolare, schema libero delle sospensioni, mozzi, gruppo frenante e scatola guida della Fiat Panda.

Il quattro cilindri di 903 cc può essere preparato per consentire un incremento della potenza come ricorda Romolo Tavoni “Nel 1981 fu fatta una indagine sugli eventuali costi e risultò che il Fiat 903 cc era il motore più economico. Il motore derivava da quello usato dalla Fiat 850 ed aveva già una buona base di partenza per i preparatori. La differenza tra la F.850 e la F.Panda era però sostanziale, la prima consentiva una preparazione molto spinta con pezzi realizzati appositamente, mentre la Panda consentiva una elaborazione paragonabile a quella di un Gruppo N. Con la vecchia F.850 i costi erano elevati e con potenze elevate i motori erano diventati molto fragili, invece mantenendo un basso livello di preparazione si potevano ancora recuperare i pezzi di seconda mano, ed anche quelli di serie, realizzati in molteplici versioni negli anni, avevano prezzi piuttosto contenuti. Oltre al motore la differenza più sostanziale era quella telaistica. La F.875 Monza impiegava quelle della Giardiniera con la balestra anteriore, triangoli in lamiera al retrotreno, mentre per la Panda erano libere vincolate solo dalle misure di passo e carreggiata. Ogni costruttore era libero di realizzare la propria vettura a suo piacimento ed il primo a realizzare una monoposto è stato Lorenzo Santadrea, una persona fantastica che ha collaborato moltissimo per l’avvio della F.Panda.”

Nella stagione 1983 debutta la nuova monoposto F.Panda con il Fiat 903 cc e sono ben 14 le gare previste di cui  11 a Monza 3 a Varano, tutti validi per il trofeo nazionale CSAI, mentre il trofeo Cadetti si svolge solo a Monza.

Vince Luca Melgrati entrambi i titoli al volante di una Tatuus. Oltre ai trofei il pilota si porta a casa anche una Fiat Abarth. Melgrati ottiene quattro successi e conquista complessivamente sette podi su 10 gare disputate. Melgrati conquista i titoli all’ultima gara lottando contro Artico “Tato” Sandonà, suo compagno di squadra, team manager e costruttore della vettura. Le vetture costruite nella factory brianzola sono le più performanti e l’accoppiamento con i motori preparatori da Alloni le rende velocissime ed affidabili. Le prima gare partono in sordina, ma dopo i primi appuntamenti il parco macchine è composto da una quarantina di vetture e sono diversi i costruttori che si impegnano nella serie oltre a Santandrea e Tatuus. Ermolli, Giudici, Mig, sono della partita e Tralongo, terzo in campionato cadetti, corre con una Menegol.

Nel 1984 la F.Panda ha un grande incremento di partecipanti, con i due campionati, il Cadetti ed il Nazionale, il primo sempre solo a Monza il secondo con gare anche a Varano, Magione, Vallelunga e Pergusa. Il Campione 1984 è Adriano Quartero, pilota esperto che corre con la Dama. Il campione di Casale Monferrato usa tutta la sua esperienza per prevalere su alcuni giovani velocissimi come Tiziano Musani, Giovanni Lavaggi, Stefano Modena, Daniele Mercatelli ed Egidio Madonnini tutti finiti di volta in volta sul podio.

La storia della F.Panda continua fino al 1990, dove viene sostituita dalla nuova F.Fire con il nuovo quattro cilindri di 1.000 cc sempre prodotto dalla Fiat. Rimangono invariati i telai, ma la svolta tecnica è dovuta all’innalzamento dei costi preparazione ed al difficile reperimento di ricambi originale che, come per la F.875 Monza, generava problemi in fase di verifica regolamentare. Il vecchio quattro cilindri ad aste e bilancieri raggiunge nelle preparazioni gli 8.000 giri con conseguenze per la durata dei motori che hanno quasi il doppio della potenza rispetto alla versione di serie. Con il nuovo Fire vengono ulteriormente limitate le potenze ed il regime di rotazione consentendo una durata molto più lunga dei motori.

Negli anni della F.Panda sono diversi i nomi scritti nelle classifiche, alcuni di loro arriveranno ai massimi livelli correndo in Formula 1 e con le vetture sport, come Giovanni Lavaggi, Stefano Modena, Max Papis, per molti altri ci sarà un posto nelle varie categorie sportive. Dopo Melgrati e Quartero, i vari campioni che hanno scritto il nome in cima alle classifiche, nelle varie stagioni sono: Cesare Carabelli, Egidio Madonnini, Paolo De Cristofaro, Bruno Ottini, Fabrizio Bettini, Oliviero Saleri, Fabio Aries, Giuseppe Missaglia, Marco Baroncini, Enrico Alberti, Sandro Corsini.

Immagini © Massimo Campi

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About the Author

Perito meccanico, fotografo, giornalista, da oltre 40 anni nel mondo del motorsport. Collaborazioni con diverse testate e siti giornalistici del settore.



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