Published on Settembre 7th, 2022 | by Massimo Campi
0G.P. d’Italia 2017 – 3 settembre 2017
Di Carlo Baffi
La lotta al vertice vede come protagoniste la Ferrari e la Mercedes, che dal 2014, anno in cui è iniziata l’era turbo-ibrida sta dominando. Due titoli per Lewis Hamilton ed uno per Nico Rosberg, che dopo essersi laureato campione la stagione prima s’è ritirato. Il troppo stress accumulato nella lotta fratricida con Lewis, l’ha indotto ad appendere il casco al chiodo. Al suo posto è arrivato il finlandese Valtteri Bottas al suo quinto anno in F.1, di cui quattro trascorsi con la Williams. Se nel 2016 la rossa ha faticato terminando alle spalle di Mercedes e Red Bull, si sta riscattando con la SF70H e pare in grado di tener testa alle Frecce d’Argento. Vettel inizia alla grande con 3 vittorie e 2 secondi posti nei primi sei appuntamenti ed in classifica è primo con 129 punti contro i 104 di Hamilton. Non male come inizio. Che sia l’anno buono per il Cavallino? Ricordiamoci che il titolo piloti latita dal 2007. Ma dopo il G.P. di Monaco ecco puntuale la reazione delle Mercedes e si arriva alla vigilia del Gran Premio d’Italia con Hamilton che ha ridotto il gap da Vettel a sole 7 lunghezze. Nel mondiale costruttori, il Cavallino ha perso la leadership e la “Stella a Tre Punte” l’ha sopravanzato di altrettanti 7 punti. Monza diventa quindi una tappa fondamentale, in cui la rossa deve riscattarsi e fare bottino pieno. La missione non è semplice. Nel round precedente sull’impegnativo circuito di Spa-Francorchamps, Hamilton s’è imposto respingendo gli assalti di Vettel che ha dovuto accontentarsi del secondo posto. Dunque le W08EQ sono in pieno trend positivo confermato nelle libere monzesi sia nella prima che nella seconda sessione. Se la mattina Hamilton precede Bottas, al pomeriggio le posizioni s’invertono. Vettel e Raikkonen invece risultano sempre terzo e quarto, anche se i distacchi non preoccupano. Hamilton calamita l’attenzione dei social, su cui è molto attivo, postando sul proprio profilo Instagram una poesia dedicata a Lady Diana: giovedì 31 agosto era il 20esimo anniversario della sua tragica scomparsa. Attivo anche il mercato piloti e pare imminente l’ingaggio della Sauber-Ferrari del giovane pilota monegasco Charles Leclerc, dominatore in Gp2 e facente parte della Ferrari Driver Academy. E’ previsto pure che Leclerc disputi col team svizzero, già nella stagione in corso, le prove libere in Malesia, Stati Uniti, Messico e Brasile. La giornata di sabato è però condizionata dalla variabile meteo, con una pioggia insistente che si abbatte sul tracciato brianzolo. Condizione che costringe la direzione gara a rinviare le libere, riducendole da 45 a soli 16 minuti. Il tempo non migliora, anzi. Hamilton scende in pista all’inizio delle qualifiche facendo segnare il miglior tempo, ma il peggioramento delle condizioni dell’asfalto impone l’interruzione della sessione.
L’acquaplaning crea grossi rischi, ne sa qualcosa Grosjean che finisce contro le barriere danneggiando la sua Haas-Ferrari, uscendone incolume. I continui rinvii fanno si che dopo ben tre ore i piloti possano affrontare gli ultimi 13 minuti della Q1. Una situazione anomala che costringe tutti quanti a giocare le proprie carte con le gomme da bagnato. Qualcuno azzarda l’uso delle intermedie nella speranza che l’acquazzone diminuisca d’intensità. E’ una sorta di lotteria che alla fine, quando ormai la luce sta diminuendo, Hamilton si conferma mago della pioggia siglando il tempo di 1’35”554 che gli assicura la pole. Per Lewis è la 69esima, una in più del grande Michael Schumacher e quattro più di Aryton Senna il mito. Impresa che il britannico commenta quasi incredulo:” Da piccolo volevo imitare Schumi, ora l’ho superato.” Dietro a lui spuntano le Red Bull di Max Verstappen e Daniel Ricciardo, che però partiranno dal fondo per via delle penalizzazioni dovute alle sostituzioni delle rispettive power unit. Gioco forza, in prima fila partirà il canadese Lance Stroll, in virtù del quarto crono siglato al volante della sua Williams-Mercedes. Un risultato sorprendente per il 18enne, figlio del facoltoso magnate Lawrence Stroll (principale finanziatore della scuderia di “Sir Frank”), alla sua prima stagione in F.1. “Rispetto Hamilton, ma farò la mia gara” afferma Lance. La seconda fila è appannaggio di Esteban Ocon (Force India-Mercedes), francese classe ’96 al suo secondo anno nella massima serie Al suo fianco c’è Bottas. Solo in terza fila troviamo le rosse di Raikkonen e Vettel, il quale ammette:” Non so cosa non andasse, ma in gara abbiamo la velocità per superare”. Alla fine della giornata, saranno ben nove drivers dei venti, i penalizzati sulla griglia. Passata la tempesta, il sole torna a fare capolino la domenica e la maggior parte dei piloti partiranno con la mescola supersoft, soft invece per le Red Bull e la Renault di Jolyon Palmer. Al via Hamilton resiste agli attacchi di Stroll ed Ocon e mantiene il primo posto senza problemi. Raikkonen passa Bottas, poi transitano Vettel, Massa, Verstappen e Perez. Al secondo passaggio Verstappen deve riparare ai box dopo un contatto con Massa alla Roggia, finendo nelle retrovie. Bottas intanto recupera e si issa alle spalle del capofila. Anche Vettel spinge, riuscendo a risalire terzo dopo otto giri. Poco dopo comincia il valzer dei pit-stop. Raikkonen rientra al giro 16, poi tocca ad Ocon, Ricciardo e Stroll che torna in pista dietro a Raikkonen. Daniel Ricciardo nel frattempo si mette in luce e beneficiando delle soste altrui è terzo dietro alle Frecce d’Argento. Per Vettel la sosta è prevista alla 32esima tornata, a cui seguono quelle di Bottas ed Hamilton. I due piloti di Toto Wolff riprendono a viaggiare in testa senza grossi problemi, certi ormai della doppietta. A dare spettacolo è ancora Ricciardo (in quinta posizione) che dopo la fermata al 38esimo giro dei 53 in programma, sfrutta le sue supersoft per attaccare le Ferrari. Fulmina Raikkonen alla tornata 41 e galvanizzato dal ritmo, cerca di raggiungere Vettel alle prese con alcune noie al suo 062. Le ultime battute di gara vedono Stroll respingere gli assalti di Massa e Perez, mentre Verstappen agguanta il decimo posto dopo una pregevole rimonta. Sul gradino più alto del podio sale quindi Hamilton, vincitore per la quarta volta Monza. Secondo è Bottas, con le due monoposto che percorrono il giro successivo alla bandiera a scacchi una accanto all’altro in parata. Un gesto forse un po’ irriverente verso il popolo ferrarista, che deve accontentarsi del terzo posto di Vettel. A seguire, Ricciardo, Raikkonen, Ocon, Stroll, Massa, Perez e Verstappen. In virtù di questo successo, Hamilton scavalca Vettel in classifica. E’ il passo decisivo che lo lancerà verso la conquista del suo quarto titolo iridato. Un epilogo che pesa sugli umori nel box del Cavallino. Il Presidente della Ferrari Sergio Marchionne lascia furioso il box, dove ha assistito alla gara accanto al Premier Paolo Gentiloni:” Rispetto al Belgio – dice il manager – la macchina non è migliorata. Oggi è quasi imbarazzante vedere la differenza tra noi e la Mercedes. Prendevamo quasi un secondo al giro. Bisogna raddoppiare l’impegno. Dobbiamo togliere il sorriso dalla faccia di questi qua (il riferimento è agli uomini della Mercedes). Mi stanno girando le balle.” Frasi colorite, ma che testimoniano quanto il massimo dirigente abbia a cuore le sorti della rossa. Autocritica anche da parte di Maurizio Arrivabene, e dei piloti. A detta del team principal:” Sapevamo di dover correre in difesa. Ma in futuro dobbiamo essere forti su ogni circuito.” Leggermente più ottimista Vettel:” Questa è stata una gara difficile, non avevo il passo delle Mercedes. Però sono fiducioso, ci sono tante novità in arrivo e faremo un grande finale di mondiale.” A fargli eco è pure Raikkonen:” Non è andata come volevamo, ma a Singapore (prossimo round) faremo meglio.” Al settimo cielo è invece Hamilton che osserva:” Francamente non ho capito perché le Ferrari andassero così piano. Pensavo che fossero più vicine come nelle libere. Se fossero state li con noi – prosegue Lewis – forse non avremmo potuto conservare le gomme così a lungo. Forse ci avrebbero spinto più al limite.” Peccato che a guastare la festa del trionfatore ci siano stati dei fischi durante la cerimonia del podio. Protagonisti in negativo i soli beceri che nulla hanno a che fare con gli amanti del motorsport. Hamilton però non s’è risentito:” E’ la passione, succede anche nel calcio, non ne faccio un dramma. Il pubblico di Monza, per me, resta meraviglioso.” Soddisfatto del risultato anche Bottas:” Se mi ritrovo secondo, aiuto Hamilton, non faccio certo stupidaggini.” Sorridente il team boss Red Bull Christian Horner che applaude la prova di Ricciardo, in particolare il suo sorpasso su Raikkonen:” E’ stata una manovra alla Mansell.” E l’australiano di origini italiane confessa:” In quel sorpasso ho indossato i paraocchi, so che Kimi corre sempre pulito e mi sono fidato. Ma ad essere onesto ci avrei provato con chiunque.” Archiviata l’88esima edizione del Gran Premio d’Italia, il mondiale affronterà i restanti sette appuntamenti e la Mercedes proseguirà con un ruolino di marcia superiore alla concorrenza. Lewis Hamilton conquisterà la corona mondiale dopo un nono posto in Messico e nella classifica finale vanterà 363 punti contro i 317 di Vettel. Bottas concluderà terzo assoluto con 305. Vittoria per il team di Brackley anche nel mondiale costruttori, in cui il divario dalla Ferrari sarà di 146 lunghezze.
Immagini © Raul Zacchè/Actualfoto