Chiuso il 2020 sulla neve di Monza, il WRC apre il 2021 sulla più tradizionale neve del Montecarlo, quest’anno in versione molto ghiacciata.
Esteban Ocon, che ha avuto l’opportunità di provare il percorso delle prime due speciali con una Alpine A110S, ha poi dichiarato tutta l’ammirazione per i piloti del WRC che, a suo dire, hanno “attributi” d’acciaio per spingere così forte su queste strade.
Perché qui ogni errore si paga, e si paga caro. Come per Teemu Suninen, fino a quel punto in testa alla prima speciale. Una corsa che finisce qui: sottosterzo e brutta legnata contro la montagna. Nessuna conseguenza fisica, ma Suninen è out.
Non comincia bene per il campione in carica Sei Ogier, che presenta subito noie ai freni. Il francese guida cauto, ma porta comunque a casa un buon 5 posto.
Il più veloce in apertura è Ott Tanak, che vince le prime due prove inaugurali.
Ogier si rifà con gli interessi nelle prime 3 speciali del Venerdì, cominciate con il buio. Il Francese le vince tutte e tre, e con ampio margine.
Evans prova a stare vicino al compagno di team, ma trova la strada sporcata dai passaggi precedenti e non può spingere come vorrebbe.
Le condizioni di strada miste e mutevoli tradiscono il vincitore del 2020 Neuville, che si aspettava più ghiaccio e neve, e che non riesce ad essere veloce.
Anche Tanak non riesce a spingere sul fondo davvero insidioso, Tanak che poi deve vedersela anche con la perdita di potenza del suo motore e un parabrezza appannato che non vuole pulirsi. Chiuderà comunque la giornata terzo.
A fine giornata Ogier deve fare i conti con una foratura che gli fa perdere 30 sec e la leadership della gara, mentre Evans ne approfitta e prende il comando.
SABATO
Si comincia ancora con il buio.
Ogier velocissimo col buio, meno nelle prove successive, si riprende la prima posizione ma non riesce a staccare definitivamente Evans, che rimane attaccato al Francese nonostante questo errore su un tornate ghiacciato.
Toyota domina questo Montecarlo: 3° è Rovampera con la terza Yaris.
È sempre la stessa speciale a tradire Tanak. Lo scorso anno con un volo spaventoso ad alta velocità, quest’anno “solo” con due forature.
Se per la prima c’è il ricambio, per la seconda no. Tanak conclude con 3 ruote ed un cerchio. E su 3 ruote raggiunge il parco assistenza:il che gli costa una grossa penalità per “guida pericolosa”: una gara di stop. Penalità al momento sospesa, che diverrà effettiva se, nella stagione, si ripeterà un evento simile.
La domenica si apre con Ogier in pieno controllo, velocissimo e persino rilassato.
Elfyn Evans prova a spingere per mettere pressione al campione del mondo, ma più il traguardo si avvicina e più il gallese sembra potersi accontentare del secondo posto e della doppietta per il team Toyota.
C’è solo Neuville a rovinare il completo trionfo Toyota del nuovo team Manager Latvala. Il belga, che si presenta con un nuovo navigatore per questa stagione, aveva faticato nelle prime fasi con il buio, per poi essere sempre più performante.
Rovampera trovava invece la strada “inguidabile” e si beccava più di 50 secondi nella prima speciale della domenica.
La domenica – ed il rally di Montecarlo – si chiudono con la power stage. Rovampera ritrova un po’ di ritmo, ma non basta per riprendere Neuville, che, con Sordo, limita i danni per Hunday.
Elfyn evans ammetterà di essere stato molto veloce, ma solo a tratti: è mancata infatti la costanza per poter battere Ogier.
Un Ogier granitico e inarrivabile, che vince anche la power stage e si porta a casa un altro Montecarlo, l’ottavo in carriera, con oltre mezzo minuto di vantaggio.
Sia chiaro a tutti: è ancora lui l’uomo da battere.
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