Published on Agosto 30th, 2020 | by redazione
0Gran Premio Italia nella storia: 4 settembre 1960 vince Phil Hill
Il campione americano vince con la Ferrari nel 1960 – di Carlo Baffi
In una stagione che aveva visto il dominio della Cooper-Climax (con motore posteriore) di Jack Brabham, la Formula Uno sbarcava a Monza con l’australiano Campione del Mondo per il secondo anno consecutivo e forte di ben cinque vittorie di fila. Per la Ferrari invece erano tempi duri e la corsa monzese rappresentava un’ottima chance per riscattare in parte le delusioni patite. Mancavano infatti le scuderie britanniche (Cooper, BRM e Lotus) per via del boicottaggio nei confronti degli organizzatori, rei di aver introdotto l’Anello di Alta Velocità, che i concorrenti avrebbero dovuto percorrere oltre al consueto circuito stradale. A detta dei costruttori d’oltre Manica era troppo rischioso affrontare la pavimentazione sconnessa delle sopraelevate, che avrebbe messo a dura prova le parti meccaniche delle loro monoposto per i 50 giri stabiliti. Una distanza tradotta in 500 km. Per cui, al fine di riempire la griglia, al posto degli assenti furono iscritte alla gara auto di privati e vetture di Formula 2. Le qualifiche videro prevalere le Ferrari 2500 cc, con pole position dell’americano Phil Hill, seguito dal connazionale Richie Ginther e dal belga Willy Mairesse. Al quinto posto s’era piazzata la Ferrari 156 F.2 affidata al tedesco Wolfgang Von Trips. Il XX° Gran Premio d’Europa e XXI° d’Italia prese il via alle ore 15 della domenica, con le rosse di Ginther e Hill velocissime ad andare in fuga. Dietro di loro Scarlatti, Mairesse, Naylor, Hermann, Barth e Von Trips. Mentre i due di testa procedevano con un buon margine di vantaggio, alle loro spalle risaliva al terzo posto Giulio Cabianca autore di una bella rimonta al volante della sua Cooper-Castellotti.
Le posizioni di testa restavano immutate anche dopo le soste, ma al 26° passaggio, ecco il colpo di scena. Hill sferrava l’attacco avendo la meglio su Ginther, mentre alle loro spalle si trovavano le altre due rosse di Mairesse e Von Trips. Il tedesco però, quando mancavano dieci tornate al termine, venne richiamato ai box per un controllo ai pneumatici. Seppur ripartito subito senza sostituzioni, perse la sua posizione superato da Cabianca e Scarlatti. La gara non avrebbe più registrato alcun cambiamento con Phil Hill vittorioso alla media record di 212,534, meglio di quella fatta registrare da Stirling Moss con la Maserati nel ’56 (208,787), sempre sulla stessa distanza. Lo statunitense di Miami, classe 1927, siglò così il suo primo successo in F.1 su un circuito storico e davanti ai tanti ferraristi accorsi in Autodromo. A completare la giornata trionfale del Cavallino, furono il secondo posto di Ginther ed il terzo di Mairesse. Grande soddisfazione anche per la quarta piazza del nostro Cabianca, giunto davanti a Scarlatti e Von Trips.