Published on Giugno 15th, 2018 | by Massimo Campi
0Giancarlo Fisichella alla sua nona Le Mans
Giancarlo Fisichella quest’anno corre a Le Mans con la Ferrari della Spirit of Race, una GT nella categoria Am, in equipaggio con Thomas Flohr e Federico Castellacci con il compito di coach del team.
“Correre a Le Mans è sempre una cosa unica, sono alla mia nona edizione, ne ho vinte due, ma quasta edizione rappresenta una nuova sfida, nella categoria “Am” insieme a due piloti, un semiprofessionista ed un gentleman driver, la gara si svolgerà in funzione del loro passo e della loro consistenza nel sapere sfruttare tutte le fasi di questa competizione. Siamo comunque un bel gruppo, mi trovo bene con Castellacci e Flohr, nel primo turno di prove siamo stati tra i più veloci, ma le Porsche quest’anno sono nettamente superiori.”
Quale è il compito del pilota professionista nella categoria GT-Am?
“Il mio principale compito è quello del maestro e del coordinatore, durante i test si studiano le strategie e le regolazioni, basandoci sulla telemetria. Nelle prove libere abbiamo montato anche una telecamera nell’abitacolo che mi è servita per fare notare ai miei compagni eventuali errori e come correggere determinati comportamenti. Alla fine, dopo tanto lavoro e molti consigli ho visto una loro costante progressione con l’abbassamento dei tempi sul giro. Il mio compito è principalmente quello e sono stato molto felice nel vedere un costante miglioramento nei tempi unito ad una maggiore sicurezza in pista.”
Difficoltà della 24 Ore di Le Mans
“Qui tutto è difficile, in 24 ore può succedere di tutto, basta una piccola distrazione per mandare all’aria il lavoro di diversi mesi. Bisogna stare particolarmente attenti alle vetture più veloci che girano 30 secondi più forte della nostra vettura, inoltre abbiamo pochissimo carico aerodinamico e la vettura va gestita partendo da questi presupposti.”