Published on Gennaio 13th, 2017 | by redazione

Dakar 2017 tappa 10: sempre Peugeot nel dramma sfiorato

Alla Dakar 2017 le  tre Peugeot 3008 DKR ancora in gara hanno realizzato la loro quarta tripletta ed aumentato il vantaggio rispetto gli altri concorrenti in classifica generale.

Ogni tappa della Dakar 2017 può essere una trappola, anche quando il traguardo finale è ormai vicino. Lo sanno bene i superstiti della gara che a tre giorni dalla conclusione della corsa, e dopo l’annullamento di tappa 9,  hanno dovuto affrontare probabilmente la frazione più impegnativa e faticosa.

“Quella di ieri è stata la tappa complicata che temevamo – ha dichiarato Bruno Famin, direttore di Peugeot Sport in gara con tre 3008 DKR – ed era molto pericolosa. Penso che chi ha tracciato la pista abbia azzardato troppo nel posizionare i posti di controllo in punti improbabili. Questo ha creato situazioni pericolose. Per il futuro si dovrà riflettere affinché questo tipo di situazioni si ripeta il meno possibile”.

Stephane Peterhansel tappa 10 Dakar 2017

Uno choccato Peterhansel spiega al termine di tappa 10 come è avvenuto l’incidente con Simon Marcic

Proprio la difficoltà di navigazione è stato all’origine di un incidente che avrebbe potuto avere conseguenze drammatiche che ha avuto per protagonisti l’equipaggio Peterhansel – Cottret (Peugeot 3008 DKR) ed il motociclista sloveno Simon Marcic.

“Tutti continuavano a perdersi nel labirinto del letto del fiume asciutto. In questa situazione ci siamo persi anche noi – ha raccontato all’arrivo di tappa un Stéphane Peterhansel ancora sotto choc – e lo stesso è accaduto a un motociclista che veniva in senso contrario. E’ apparso all’improvviso da dietro un cespuglio e me lo sono trovato davanti. Ho frenato subito più che potevo, e ha frenato anche lui, ma nel frenare è caduto e lo abbiamo colpito. E’ finito sotto la nostra vettura. Allora siamo scesi dall’abitacolo. Era cosciente, ma aveva una frattura esposta della tibia e del perone. Siamo rimasti accanto a lui finché non è arrivato l’elicottero del soccorso medico. Dopo, è stato molto difficile ritrovare il ritmo e concentrarsi. Fortunatamente ci siamo persi meno degli altri e alla fine abbiamo guidato bene. Lo corsa? Beh gli organizzatori ci hanno tolto il tempo passato accanto al motociclista e così abbiamo vinto la speciale. Ora siamo primi in classifica generale”.

Simon Marcic

Lo sfortunato motociclista sloveno Simon Marcic

Anche Sèbastien Loeb, secondo di tappa e secondo nella generale, dopo avere consegnato la leadership della corsa al compagno di squadra Peterhansel, ha parecchio da recriminare sul tracciato della tappa 10: “Ci siamo persi tre o quattro volte. Siamo finiti in una valle e abbiamo capito che era la pista sbagliata. Abbiamo perso tempo in varie occasioni. E’ stato un percorso pieno di trappole e per nulla divertente. Alcuni posti di controllo ci hanno obbligato a passare in punti non adatti a questo tipo di vettura. Era quasi impossibile riuscirci”.

Il meno stressato di tutti in seno alla squadra Peugeot è Cyril Despres, terzo di tappa e terzo nella classifica generale, autore di una prestazione fin qui ben più concreta di quella dell’edizione 2016: “Il nostro ritmo di corsa si è spezzato con l’annullamento della speciale di ieri. Comunque, siamo riusciti ad attaccare a fondo nei primi chilometri. Sapevamo che sarebbe stata una speciale complessa per trovare i giusti punti di riferimento e il punto di uscita dai letti dei fiumi. David, il mio navigatore, ha fatto un ottimo lavoro nella prima parte della speciale. Nella seconda parte ho avuto un colpo di calore e non ho attaccato a fondo come i miei compagni di squadra. Ieri abbiamo perso un po’ di tempo, ma va bene così”.

Depres ora può affrontare le ultime due tappe con maggiore tranquillità. Il suo rivale diretto Nani Roma (Toyota Hi-Lux), con cui si è scambiato la posizione in classifica generale più volte in questi giorni, è incappato in una giornata nera è ad oltre mezzora di distanza.

Tra le moto continua Joan Barreda ha vinto la sua terza speciale e cerca una impossibile rimonta dopo la penalizzazione di un’ora subita quasi all’inizio del rally-raid. La classifica generale è per ora nelle salde mani del britannico Sam Sunderlat, pilota ufficiale Ktm, che ha 30 minuti di vantaggio sull’australiano Matthias Walkner, anch’egli Ktm.


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