Wec Audi R8 del 2000

Published on Ottobre 26th, 2016 | by Bruno Brida

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L’Audi si ritira dal Mondiale Endurance

Dopo 18 anni di successi, l’Audi abbandona il Mondiale Endurance e quindi la partecipazione alla 24 Ore di Le Mans.

Sulla decisione del ritiro dell’Audi presa dal suo consiglio d’amministrazione, hanno pesato la grigia prestazione della sua R18 in questa stagione e, soprattutto, le conseguenze economiche a cui deve far fronte il Gruppo Vw per le pesanti sanzioni dovute allo scandalo noto come Dieselgate.

L’Audi non esce però dal motorsport perché ha confermato il programma Dtm  e, soprattutto, perché concentrerà tutte le risorse sulla partecipazione diretta al campionato di Formula E, a partire dalla stagione 2017/2018.

Fine di un’era

audi-r8Con l’ormai prossima uscita dell’Audi dalle grande gare di durata, finisce un’era sportiva. Era l’ormai lontano 1999 quando la Cada dei quattro anelli debuttava quasi timidamente nel mondo delle grandi gare endurance con due versioni della stessa vettura: R8 R (spider) ed R8 C (coupé).

Dal 2000 e per tre edizioni consecutive la R18 divenne padrona incontrastata della 24 Ore di Le Mans, per poi indossare la livrea della cugina Bentley (bisognosa di rilancio) e vincere sotto mentite spoglie l’edizione del 2003.

Nel 2006 l’Audi è stata la prima Casa a vincere la 24 Ore con una vettura turbodiesel, l’ormai storica R10 TDI, sul gradino più alto del podio francese anche nel 2008 e nel 2009, striscia interrotta dall’affermazione della Peugeot 908 HDi FAP.

Poi Audi ancora prima nel 2010 con la R15 TDI, nel 2011 con la R18 TDI, nel 2013 con la R18 e-tron quattro (prima affermazione di un’ibrida) e nel 2014 ancora con la R18 e-tron quattro. Poi è arrivata la Porsche con la sua supertecnologica 919 Hybrid.

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About the Author

Laureato in ingegneria. Giornalista da oltre 40 anni nel settore motoristico, produzione e sportivo. Consulente della comunicazione. Esperienze: redattore di Quattroruote, caporedattore di Autoruore 4x4, caporedattore centrale della Gazzetta di Crema e della Gazzetta di Monza, direttore di Paddock.



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