Published on Giugno 17th, 2016 | by Massimo Campi
0Americani a Le Mans
La gara della Sarthe è stata anche per gli Americani terreno di conquista
Ford contro Ferrari, una delle battaglie più epiche sulla Sarthe, dove la potenza economica del nuovo continente ha avuto la meglio sulla piccola fabbrica italiana, ma ha anche cambiato la storia della 24 Ore di Le Mans. Con una mostra dedicata alle vetture americane, le Mans ha voluto ricordare tante epiche battaglie, ma anche vetture ed uomini che hanno lasciato il segno nella maratona francese. Proprio nel 1966 la Ford riusciva a conquistare la gara, con la GT 40 gestita da Carrol Shelby e pilotata da Chris Amon e Bruce McLaren. Il podio di quella storica edizione era completato dalle vetture gemelle di Ken Miles/Dennis Hulme e Ronnie Bucknum/Dick Hutcherson con la vettura della Essex Whire, altra squadra americana. Ma oltre alle Ford vincenti ci sono tante altre vetture come la Cunningham C4R del 1952 di Briggs Cunningham e Bill Spear, che ebbe poca fortuna abbandonando la gara dopo sole quattro ore. Cunningham ci riprovò nel 1960 con la Corvette, l’antenata di quella che ha vinto anche lo scorso anno. Poi ci sono gli americani che hanno lasciato un segno a Le Mans, come Steve McQueen e la 908 Flunder dalla Solaris che partecipò alla edizione del 1970 con le varie telecamere a bordo per riprendere la corsa dalla pista, una serie di riprese che daranno un grande contributo al suo film, il più bello dedicato a questa corsa.
Nel 1979 i fratelli americani Bill e Don Wittingthon, con Klaus Ludwig, vincevano la gara con Porsche 935 K3, ma con quella macchina, del Dick Barbour Racing giunse secondo lo stesso preparatore-pilota con Rolf Stommelen a Paul Newman, il mito di Hollywood che amava le corse e soprattutto quella francese. Come sponsor avevano la Haiiayan Tropic, banda di majorettes in puro stile americano che si presentarono sulla linea di partenza in bikini suscitando l’interesse di tutte le tribune.
Gli americani sono stati anche quelli con le vetture derivate dalle stock car, ammesse alla gara negli anni ’80 per rinforzare gli schieramenti e cercare di riavvicinare il mondo oltreoceano a quello delle grandi gare di durata.
Infine le Dodge Viper degli anni ’90 che dominavano le gare delle granturismo e le Corvette che hanno vinto diverse volte sul tracciato francese. Ora tocca alla nuova Ford GT scrivere nuove pagine di questa gara.
immagini © Massimo Campi