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Published on Maggio 8th, 2016 | by redazione

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6 Ore di Spa: vince Audi ma che Toyota!

Alla 6 Ore di Spa vittoria dell’Audi, ma che sorpresa la Toyota!

Alla 6 Ore di Spa, seconda prova del Mondiale Endure (Wec) disputata davanti a 56mia spettatori in una giornata insolitamente di sole, nuova vittoria dell’Audi R18, dopo quella annullata di Silverstone per il superamento dei limiti minimi d’altezza da terra della parte anteriore della vettura.

La prima a tagliare il traguardo della 6 Ore di Spa è la vettura della Casa di Ingolstadt con l’equipaggio meno titolato, quello composto dal brasiliano Di Grassi, dal francese Loïc Duval e dal britannico Oliver Jarvis.

La gemella R18 dei plurivincitori della 24 Ore di Le Mans Marcel Fässler, André Lotterer e Benoît Tréluyer si è dovuta accontentare del settimo posto assoluto a causa di soste ai box per ovviare a danni al fondo piatto dopo solo un’ora di gara e al parte anteriore destra per un tamponamento nelle fasi finali, oltre che per problemi di temperatura dell’impianto frenante.

 

Secondo posto assoluto per la Porsche di Romain Dumas, Neel Jani e Marc Lieb, a ben due giri dall’Audi vincitrice. Per la Casa di Stoccarda, dominatrice della stagione 2015 con la supertecnologica 919 Hybrid la 6 Ore di Spa ha rappresentato una spia dall’allarme in vista della 24 Ore di Le Mans del mese prossimo, la corsa che vale una stagione.

Non solo le sue LMP1 hanno perso in velocità nei confronti dei diretti avversari, ma anche in affidabilità. Ad esempio, la #1 dei campioni del mondo in carica Mark Webber, Timo Bernahrd e Brendon Hartley ha sofferto fin dall’inizio problemi all’avantreno che si sono aggravati nel corse delle ore, fino a farla precipitare in 26esima posizione.

Scritto delle due grandi, per un verso o per l’altro in difficoltà sul tracciato belga, veniamo alle belle sorprese della giornata. Con una gestione intelligente, non priva di errori come il tamponamento sul finale alla Source che ha rischiato di mettere fuori gioco l’Oreca 05 Nissan della Manor in lotta per la vittoria nella categoria LMP2, lo svizzero Rebellion Racing ha ribadito il risultato di Silverstone, con il terzo e quarto posto conquistato dalle sue due R-One LMP1 dotate di solo motore termico al quarto posto.

6 Ore di Spa la Toyota che ha condotto per quasi 5 ore

6 Ore di Spa la Toyota che ha condotto per buona parte della gara.

Un discorso a parte merita Toyota, la vera protagonista della 6 Ore di Spa. La sua nuova TS050 Hybrid ha dominato buona parte della gara con la #5 dell’equipaggio Anthony Davidson, Sébastien Buemi e Kazuki Nakajima. Quando ormai sembrava poter controllare la situazione con tranquillità fino al traguardo, nonostante i veementi attacchi dell’Audi poi vincitrice, una vistosa fumata dalla bancata destra del motore metteva fine ai suoi sogni di gloria. La gemella #6 era già ferma i box da un’ora e mezza, ufficialmente per una perdita d’olio.

Insomma, in vista della 24 Ore di Le Mans la Toyota ritorna ad essere una potenziale concorrente alla vittoria, a patto che si trovino le soluzioni ad evidenti problemi di affidabilità, peraltro connessi alla gioventù del progetto TS050.

In LMP2, nonostante la già citata manovra kamikaze della Rebellion #13 alla Source, la lotta per la vittoria è diventata incandescente sul finire della gara. Luis Felipe Derani (Ligier JS P2 Nissan) e Nicolas Lapierre (Alpine A460 Nissan) hanno ingaggiato un furioso ma corretto corpo a corpo, curva dopo curva. Alla fine ha prevalso la grande esperienza di Lapierre, maturata in LMP1 con la Toyota nella stagione 2012. Terzo posto di categoria per la rappresentante della Manor.

In GTE Pro grande affermazione della piacentina AF Corse e della nuovissima Ferrari 488. Il dominio della compagine italiana nei confronti degli avversari è stato assoluto, quasi imbarazzante. Peccato che proprio sul finire, quando già si prospettava un arrivo in parata delle due berlinette dell’AF Corse, quella di Gianmaria Bruni e James Calado abbia dovuto cedere le armi come accaduto a Silverstone, per un problema al motore.

6 Ore di Spa le due Ferrari 488 GTE

6 Ore di Spa le due Ferrari 488 GTE

Seconda vittoria, quindi, per la Ferrari 488 #71 di Davide Rigon e Sam Bird che si stanno candidando come l’equipaggio da battere in questa stagione tra i professionisti delle GT.

Secondo posto, ad un giro dalla Ferrari, la Ford GT di Marino Franchitti, Andy Priaulx ed Harry Tincknell. La nuova Granturismo statunitense, pesantemente sostenuta dalla Ford che l’ha affidata a quel vecchio volpone che risponde al nome di Chip Ganassi, ha messo in mostra un buon potenziale che va però ancora affinato.

La seconda Ford GT in gara è stata protagonista di uno spettacolare e potenzialmente drammatico incidente che fortunatamente si è risolto con contusioni per il pilota, Stefan Mucke. Mentre affrontava ad oltre 220 orari la salita dopo la compressione dell’Eau Rouge, scoppiava lo pneumatico posteriore destro. La Ford impazzita piombava sulle protezioni a tutta velocità per poi rimbalzare al centro della pista. Il pilota veniva estratto dall’abitacolo pressoché incolume.

Infine, nella categoria GTE Am, affermazione dell’Aston Martin Vantage V8 di Paul Dalla Lana – Pedro Lamy – Mathias Lauda davanti alla Ferrari F458 Italia di François Perrodo, Emmanuel Collard, Rui Aguas e alla Chevrolet Corvette C7-Z06 di Yutaka Yamagishi, Pierre Ragues, Paolo Ruberti.

Per la classifica finale della 6 Ore di Spa clicca qui!

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