Stéphane Peterhansel, navigato da Jean-Paul Cottret, vince la Dakar 2016 e consegna a Peugeot il quinto successo in questa massacrante gara, dopo quelli conquistati nella seconda metà degli anni Ottanta con la 205 T16 Grand Raid e con la 405 T16 Grand Raid.
Il successo di Peterhansel è particolarmente significativo per la Casa francese sia sul piano sportiv,o perché arriva alla sua seconda partecipazione alla Dakar “trasferita” in Sud America, sia su quello tecnico. Infatti, ha vinto con la 2008 DKR a due sole ruote motrici ed ha portato al traguardo tre delle quattro vetture iscritte: al primo posto (Stéphane Peterhansel), al settimo (Cyril Despres) e al nono, con il debuttante di lusso Sébastien Loeb.
Stéphane Peterhansel: “Abbiamo fatto una corsa pulita, con una giornata di forte attacco, e ci siamo ritrovati in testa con un vantaggio molto comodo da gestire: 50 minuti a tre giorni dalla fine. Dopo, abbiamo messo in atto una gestione intelligente”
L’unica 2008 DKR che manca all’appello è stata quella dello spagnolo Carlos Sainz, costretta al ritiro a quattro giornate dalla conclusione quando era saldamente al comando della classifica generale davanti al compagno di squadra Stéphane Peterhansel.
Resi i dovuti onori a quest’ultimo, al sue dodicesimo successo in questa manifestazione (sei in moto e sei in auto), una parte del merito della vittoria della Peugeot va a Cyril Despres, alla sua seconda partecipazione con una quattro ruote, che nella seconda settimana di gara si è messo al servizio dei compagni in testa alla classifica, trasformandosi in una vera e propria assistenza in corsa.
Se Stéphane Peterhansel ha potuto rintuzzare gli attacchi portati dal qatariota Nasser Al-Attiyah (Mini), vincitore dell’edizione 2015, nelle ultime tappe è stato anche grazie all’aiuto e al supporto di Cyril Despres.
Sì, perché quando Peugeot stava accarezzando l’idea di una doppietta sono arrivati forature, cappottamenti (se sa qualcosa Sébastien Loeb), problemi alla trasmissione, cali di potenza che hanno tenuto con il fiato sospeso il team francese.
Comunque sia, “il bilancio supera le nostre aspettative – ha dichiarato al traguardo Bruno Famin, direttore di Peugeot Sport – perché siamo venuti qui per mostrare le prestazioni della vettura. Abbiamo corso benissimo durante tutto il rally in tutti i tipi di condizioni. Questo è il segno che abbiamo vinto la scommessa tecnica che avevamo fatto. Abbiamo avuto qualche piccolo problema tecnico, il che ci fa pensare che la nostra 2008 DKR abbia ancora un margine di progresso da sfruttare. Siamo contentissimi di questo risultato e speriamo di poterlo confermare l’anno prossimo ottenendo, magari con una tripletta!”.
La classifica finale comunque rimane ancora sub judice per il ricorso presentato alla Fia dal team Mini, quello di Nasser Al-Attiyah, per un presunto rifornimento irregolare effettuato proprio sulla 2008 DKR di Stéphane Peterhansel.