Il diesel è sotto accusa anche a Sochi GP Russia: prove libere tra gasolio e pioggia

Formula 1 La seconda sessione di prove libere per il Gran Premio di Russia a Sochi è stata disturbata dalla forte pioggia. Nella foto, la partena dai box sotto la pioggia della Williams di Felipe Massa, miglior tempo della sessione.

Published on Ottobre 9th, 2015 | by redazione

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GP Russia: prove libere tra gasolio e pioggia

Il diesel è sotto accusa anche a Sochi, pista del GP Russia, dopo la truffa sui valori delle emissioni Volkswagen!

Per fortuna in Crimea il danno è solo all’orgoglio russo. Poco prima dell’inizio della prima sessione di prove libere per il GP Russia, infatti, la direzione di gara ha scoperto che su gran parte del circuito, ed in particolare sulla curva 8, c’erano grosse chiazze di gasolio fuoriuscito, come poi scoperto, dal serbatoio di uno dei mezzi che durante la notte – ironia del caso – avevano pulito la pista.

A questo punto, tutti i commissari di percorso si sono dati da fare, a suon di acqua, sapone e spazzolone, a “bonificare” l’asfalto.

La prima sessione di prove libere è iniziata così con un ritardo di 30 minuti sulla tabella di marcia e con i piloti che hanno optato per le rain, tenendo conto della pista bagnata per la pulizia, ad eccezione di Felipe Massa e di Valteri Bottas che hanno scelto le intermedie.

La sessione si è vivacizzata solo ad un quarto d’ora dalla conclusione, con il grip dell’asfalto tornato accettabile. Alla fine, il miglior tempo è stato realizzato da Nico Hulkenbeg (Force India, 1m44.355), 52 millesimi meglio di Nico Rosberg (che ha dedicato parte della sessione a simulazioni di partenza), e 63 millesimi meglio di Sebastian Vettel.

Tutte le squadre hanno rimandato gran parte del lavoro di messa a punto delle vetture alla sessione pomeridiana … che si è disputata sotto una pesante pioggia col risultato che quasi tutti sono rimasti all’asciutto dei loro box e solo otto “capitani coraggiosi” hanno tentato di dare un senso alla giornata con una prestazione cronometrica.

Al termine della FP2, Felipe Massa (Williams) ha realizzato il miglior tempo in 2m00.458. Seguono Sebastian Vettel (Scuderia Ferrari, +0,201 s), Valtteri Bottasa (Williams, +0,230 s), Max Verstappen (Toro Rosso, 0,348 s), Fernando Alonso (McLaren, 0,619 s), Daniil Kvyat (Red Bull, +0,960 s), Carlos Sainz (Toro Rosso, +2,347 s), Jenson Button (McLaren, +2,387 s).

Il fatto più importante della giornata, anche se ormai abituale, è l’ennesimo problema sulla power-unit Honda che ha costretto Fernando Alonso a rientrare ai box lentamente nella FP2. Rispetto al Giappone questa unità è stata notevolmente modificata, tant’è che domenica, per il GP Russia, in griglia il pilota spagnolo dovrà sopportare l’ennesima penalizzazione.

Certa anche la penalizzazione (come al solito più virtuale che reale) di 20 posizioni a Roberto Mehri (Marussia) perché sulla sua power-unit Ferrari è stato cambiato tutto il cambiabile: dal turbocompressore alla MGU-H.

E alla Ferrari che si dice di questa prima giornata di libere così strana? “Mah … qualcosa abbiamo imparato, ma niente di veramente utile per il fine settimana. La prima impressione – dice Sebastian Vettel – è che la vettura è buona, ma più di così non posso dire perché non si è girato abbastanza. Per domani e domenica le previsione danno asciutto. Vedremo”.

Il commento delle altre squadre è stato “un venerdì completamente unite!”.

La curiosità

Il primo GP Russia si tenne 102 anni fa, a San Pietroburgo, e fu vinto dal pilota locale Georgy Suvorin al volante di una Benz, l’antenata dell’attuale Mercedes. La gara venne ripetuta l’anno successivo e venne vinta dal tedesco Willy Scholl su un’ altra Benz. La prima idea di un Gran Premio moderno in Russia venne lanciata nel 1980: il “Gran Premio dell’Unione Sovietica” si sarebbe dovuto correre su un circuito nei pressi di Mosca, ma questo progetto non è venuto mai alla luce fino all’attuale Gran Premio di Russia inaugurato nel 2014 nel Parco Olimpico di Sochi.


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